lunedì 25 settembre 2017

E' Muschilli ed i Muschigliune







I Muschille ed i Muschigliune


 Chi erano e cosa rappresentavano questi epiteti o simboli di fine Ottocento, inizio Novecento nella periferia di Napoli, territorio di Nord-Est napoletana, quando s'identificava come il paese agricolo per antonomasia, il noto: Comune di Chiaiano ed Uniti?
 La risposta è semplice e chiarificativa. Stiamo parlando della nascita di due partiti politici locali, sorti agli albori della scelta democratica (della fine ottocento ed inizio Novecento), quando si doveva eleggere il Decurionato ed il sindaco del Territorio comprendente la zona collinare dei Camaldoli comprensiva di vari borghi aggregati o meglio caseggiati agricoli formanti il Comune di Chiaiano ed Uniti.
 Con la legge n. 164 del maggio 1898 fu stabilito che il sindaco e la  giunta di un comune, si doveva procedere per la loro elezione direttamente dai consiglieri comunali e rimanevano in carica 4 anni, mentre prima erano designati dal prefetto e nominati dal Ministero dell’Interni.
Da quel momento, dal 1898, s'iniziò a parlare della nascita di partiti politici, con raggruppamenti di persone, che rappresentavano cartelli di feudi elettorali.
Il potere dei notabili s’identificò in una netta scissione con cartelli con idee contrastanti come la destra e la sinistra. La destra era lo schieramento dei liberali, che rappresentava la classe dominante, l’aristocrazia, i ricchi padroni terrieri, vecchi nobili decaduti del passato regime borbonico, mentre la sinistra erano la massa dei lavoratori che per vivere traevano la loro ricchezza dalle sole mani e con il lavoro che producevano per ricavare il sostentamento per vivere, erano quindi bifolchi, zappaterra, cavapietre, muratori, falegnami che sfogavano la loro rabbia la sera in osteria, in cui ci si poteva stordire ubriacandosi dopo una pesante giornata lavorativa.
A Chiaiano i movimenti politici nascenti italiani, i liberali, la destra ed i repubblicani, la sinistra anche qui si fecero sentire e così nacquero come, attese e bisogni di riferimento, i Muschille ed i Muschigliune.

E’ inutile, meglio precisare che i Muschille, sono i proletari, coloro i quali con il solo lavoro manuale sopportavano pazientemente ogni sopruso per sopravvivere lavorando nella loro specialità, dieci e più ore al giorno, mentre i Muschighiune erano i nullafacenti, i ricchi padroni terrieri, nobili decaduti che occupavano ancora posti di prestigio, come l’esattorie sia nazionali quelle daziarie od occupazioni  ben remunerate tra le fitte maglie della burocrazia statale, e vivevano  senza sudare a spese dei lavoratori e braccianti vessati dal governo e dalle autorità locali preposte e  difendevano  solo i loro interessi e privilegi .
Queste famiglie facoltose e notabilati s’interessarono della politica di Chiaiano fin dall’inizio nuovo secolo, “il Novecento”e s'identificarono il più delle volte nell’assise comunale, “l’allora Decurionato” come si legge nelle delibere del Comune di Chiaiano ed Uniti dal 1883 a prima del suo scioglimento avvenuto 1926.

La politica a quei tempi non si faceva o meglio non si esercitava, tenendo comizi o propagandando le proprie idee e convincimento con orazioni o dibattiti pubblici  per fare proselitismo, ma si manifestava facendo conoscere le proprie idee, utilizzando motivetti ironici a mo di sfottò, portati all’una ed all’altra fazione, quasi come una canzone tormentone ogni volta che s’incontrava un rappresentante della compagine politica avversaria.
Il luogo della nascita di questi scontri ironici, erano per lo più, le osterie, le cantine, mentre le riunioni politiche decisionali si tenevano al chiuso nei saloni delle congreghe delle parrocchie dei vari borghi, che, non erano altro che  associazioni cattoliche inneggiando ai santi patroni  locali, come quella della Congrega dell’immacolata di Polvica, attigua alla chiesa di S. Nicola di Bari, o quella di San Giovanni nella Chiesa di Chiaiano o quella di San Antonio a Santa Croce.
 Gli operai, i braccianti, gli artigiani in genere come i falegnami, i fabbri, erano noti come " i Muschille e si riunivano nelle osterie, mentre i padroni e la pseudo nobiltà ed i burocrati, " 'e Muschigliune", nelle sacrestie delle congreghe.
 Per intenderci, i Muschille, grazie anche ai loro rappresentanti all’interno del Decurionato (il Consiglio Comunale dell’epoca) erano la sinistra ottocentesca, che si batteva per far rispettare le leggi, le conquiste ottenute di diritti pubblici di tutti i lavoratori.
I Muschigliune erano per lo più rappresentati da esponenti del vecchio nobiliato borbonico, che si erano distinti  a spacciarsi per liberali, che aveva il solo unico scopo (difendere la propria agiatezza accumulata ed i loro interessi)  divenendo così a loro volta servi della novella burocrazia nobiliare terriera ecclesiastica, specie del governo della nascente Unita d’Italia, presieduta dalla nobile famiglia piemontese dei Savoia. Queste famiglie, che si ritenevano amanti della libertà,  considerati rappresentanti del partito dei liberali;  erano : i Bunel, i Lucina, i Desiderio.















Cappella dei Conti Lucina, attigua al palazzo del Lucina
Nei pressi di Via Chiesa Chiaiano ( areta 'e treglia)








I Desiderio,


Masseria di Campodisola, appartenuta ai Conti Desiderio
ubicata nei pressi Terravicina (Via S, Maria a Cubito) 






Che spesso oltre a farsi eleggere come consiglieri comunali, diventavano anche Sindaci del Piccolo Comune di " Chiaiano ed Uniti ".
Chi furono, invece, i più noti muschilli di fine Ottocento e inizio Novecento, come si evince dai verbali delle sedute del Consiglio Comunale del Comune di Chiaiano ed Uniti fino alla sua Cessazione del 1926.

I Muschilli erano i lavoratori, gli artigiani ed i contadini, che iniziarono a farsi sentire e rivendicare i propri sacrosanti diritti per poter vivere un dignitosa esistenza, ed unendosi combattevano i soprusi, l’arroganza di chi li governava localmente con la scusa, che erano ignoranti, analfabeti, (appena qualcuno di essi sapeva leggere e far di conto). I Muschili anch’essi furono rappresentati nel consiglio comunale del Comune di Chiaiano ed Uniti come:
i consiglieri comunali, (i Napolano, i Montesano, gli Strigari, i Sarnelli, i Marfella, i Finamore, ed i Rusciano.

Il più famoso dei Muschilli, fu un certo oste, un cantiniere di Polvica,      Giovanni Rusciano, un sensale ortofrutticolo all'epoca conosciuto pure,   come    'O Prufessore Asse 'e Coppe, che riusciva a riunire la maggioranza dei giovani del contado chiaianese con la musica, insegnando, a chi teneva orecchio, a suonare il mandolino od il violino con il famoso metodo dei numeri, come il metodo bontempi attuale.
'O Prufessore Asse 'e Coppe, sapeva di politica, perché spesso andava e veniva nella città di Napoli per esercitare il suo mestiere, dove s'informava e trasmetteva, poi, ai suoi allievi i grandi ideali di libertà, di giustizia e nello stesso tempo con semplici discorsi convincenti, inculcava un senso di speranza ai lavoratori per un avvenire migliore, ed ai giovani, di non disperare, perchè ci sarebbe stato  di sicuro un cambiamento ai soprusi dei notabili ed alle angarie dei padroni  terrieri.  
Principi, che dopo la sua morte, alla nascita della Repubblica Italiana, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, furono ripresi e riproposti dai suoi concittadini del borgo di Polvica ed infine adottati da un suo discendente, che divennero con forza negli anni settanta fino alla fine del secolo la bandiera dei partiti di Sinistra.












giovedì 7 settembre 2017

I Terremoti, I Sisma, le Scosse Telluriche





Sismografo ( misuratore  della potenza del terremoto)




Il terremoto, la parola deriva  (dal latino: terrae motus, che vuol dire "movimento della terra"), detto anche sisma , termine che deriva dal greco cioè "scossa, ", a sua volata derivazione del verbo "scuotere" per questo abbiamo le cosiddette : Scosse Telluriche (dal latino Tellus, che era il nome della dea romana, che indicava la Terra), sono vibrazioni o assestamenti improvvisi della crosta terrestre, provocati dallo spostamento improvviso di una massa rocciosanel sottosuolo

 
La dea romana Tellus, che poi fu venerata come cerere



Tellus è la dea romana con cui si definiva la Terra ( Gea ) ed era la protettrice della fecondità, dei morti e contro i terremoti.
Il suo culto, probabilmente più antico della religione ufficiale romana, pare ricollegarsi a quello similare della Grande Madre. Veniva celebrato il 15 aprile con la festa delle Fordicidia; col tempo, fu associato a quello di Cerere sino a fondersi con esso.
Tellus, sempre con Cerere, è citata da Ovidio come una delle "madri delle messi" (frugum matre



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Il santo protettore dei terremoti secondo la Chiesa cattolica è .



Emidio di Ascoli
è stato un vescovo romano, 
 è venerato come martire dalla Chiesa cattolica;
 è il santo patrono della città di Ascoli Piceno
è il santo  protettore contro il terremoto.






Emidio di Ascoli (Treviri, 273Ascoli Piceno, 5 agosto 303 o 309) è stato un vescovo romano, venerato come martire cefaloforodalla Chiesa cattolica; è il santo patronodella cittàe della Diocesi di Ascoli Piceno e della cittadina di Leporano, protettore contro il terremoto

L'ipocentro e l'intensità del sisma ( il terremoto); quest'ultima può essere valutata attraverso le cosiddette scale sismiche, principalmente la Scala Richter, la Scala Mercalli e la Scala di magnitudo del momento sismico

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 Scala Mercalli




 
Terremoto a Valvidia (Cile) del 22 maggio 1960


Il terremoto più disastroso , col grado di 9,5  della scala Richter o della scala Mercalli fu quello  del 22-05-!960 a Valvidia in Cile.

 
Terremoto a Valvidia (Cile) del 22 maggio 1960




Il terremoto più distruttivo è ancora, fino ad oggi,  quello di San Francisco del 1906, con una magnitudo di 7,8, che provocò la morte di più di 3 000 persone anche a causa dei vasti incendi che si generarono in seguito e che distrussero l'80% della città.


San Franisco , ( foto aerea dopo il terremoto del 1906)




Il terremoto documentato, prima di quello storico famoso del 79 d.c, (che seppellì sotto una coltre di cenere le tre città di Pompei ,Ercolano e Stabia) come si evince dai papiri di Ercolano ,che furono trovati nella storica villa dei Pisoni  ad Ercolano, fu quello del 5 febbraio del 62 d.c. che danneggiò alcuni monumenti di Pompei, di Ercolano nonché il famoso teatro romano di Napoli (l’odeon di via Anticaglia e via cinque santi)

 
Il teatro Odeon di Napoli dell'età romana dove si esibiva Nerone)




Svetonio, uno scrittore romano dell’età imperiale specializzato in bibliografie,  narrò le gesta di Nerone a Napoli. Stando ai racconti dell’uomo, l’imperatore Nerone fece il suo debutto trionfale nel capoluogo campano nelle inedite vesti di un cantante all’interno del prestigioso teatro. Nerone non si fermò nella performance neppure quando si rese conto che le gradinate dell’anfiteatro erano scosse da ondate sismiche. affermando che anche gli dei  lo stavano applaudendo.