giovedì 25 maggio 2017

Il medico condotto



Il medico Condotto

Chi era questo speciale Medico, il cosiddetto ” Medico condotto”, che la mia generazione ha conosciuto e ricorda ancora adesso con grande affetto per le cure, necessarie ed utili, ricevute da lui quando necessitavano.
Era chiamato Condotto, perchè era un medico stipendiato  secondo un contratto di “condotta” con l’ente, generalmente il Comune, con cui stipulava  il rapporto per adempiere la funzione medica. La parola Condotta derivava dall'antico significato di “condurre” inteso come “stipendiare”, che  comportava un'assistenza medica continua (diurna e notturna) di una comunità e con due sole settimane di ferie all’anno..
Una legge affermò la sua funzione necessaria  per la cura e la prevenzione della saluta pubblica.
La sua origine ufficiale è datata 1865 e la legge reca il numero 2248.
Tale legge 2248/1865 affidava la tutela della Sanità pubblica a livello centrale al Ministero dell’Interno ed a livello periferico ai Sindaci e ai Prefetti.
Viene istituita, quindi, la figura del Medico Condotto ed ha funzioni di cura e prevenzione della salute pubblica e riveste la qualifica di Ufficiale sanitario dello Stato.
La finalità del medico condotto era quella di assicurare la difesa della salute pubblica sotto il profilo igienico-sanitario ed era la garanzia delle condizioni di salute  della popolazione e svolgeva una attività di pubblico interesse, perché problema di ordine pubblico e di polizia sanitaria.

Il comune di Chiaiano, anche, si dotò del suo Medico condotto  fino a che non fu abolito il 1988 e fu sostituito dal Medico di Famiglia.
Il primo medico condotto, come si evince dalle delibere comunali del Comune di Chiaiano, fu il Dottor   De Laurentiis Francesco nel 1883, coadiuvato per l’esteso territorio comunale dai giovani medici : Marano Francesco e Minichino.
Dopo la morte del dott. De Laurentiis Francesco e le dimissioni dei suoi coadiutori, nel 1891 fu indetto un pubblico concorso per coprire tale incarico e compito speciale.  Intanto la funzione di Medico condotto fu assolta dall’Ufficiale sanitario provvisoriamente, dott. Della Monica Alfredo, nell'attesa della nomina di un nuovo medico condotto. Il medico Condotto fu scelto nella persona del dott. Taliercio Annibale, che svolse tale funzione inizialmente, coadiuvando con l’ufficiale sanitario.
Il dottor Taliercio Annibale fu inquadrato definitivamente quale Medico condotto il 1896, esattamente con delibera del 28/4/1896.

Fu un eccellente Medico Condotto, si prodigò tanto per far istituire l’ambulatorio per la cura gratuita infermi poveri.
Fu una garanzia per la salute pubblica prodigandosi affinché il Comune acquistasse un locale, da adibire a Lazzaretto,  per la cura di malattie infettive ,specie il colera , che imperversava su tutto il territorio napoletano,  anche a Chiaiano e ne diresse la direzione sanitaria.







 Tale locale fu il famoso ( ‘o Palazze do’ Spirite) adibito poi  a lazzaretto che si incontra tuttora sulla via Comunale Margherita, prima del Cimitero all’altezza della terrazza nota come (‘ncoppa  ‘a Saurella o Savorella). Per la cronaca, il palazzotto del Lazzaretto era di proprietà di un certo Marigliano Giuseppe Maria, costò £ 5.156,67 e fu pagato con i soldi di un prestito della cassa DD.PP.





'o palazze d' 'o Spirete ( antico Lazzaretto) di Chiaiano
  


Spesso Il dott. Taliercio Annibale, fu in conflitto con l’autorità comunale di Chiaiano, perché spesso non gli erano riconosciuti, sia l’onerosa opera svolta, né i diritti ed indennità speciali a lui dovutogli, previsti per legge.
Per questi continui contrasti, spesso era sospeso dalle sue mansioni di medico condotto e la sua funzione era supplita dal dott. Della Monica Alfredo, quale Ufficiale Sanitario del Comune. Nell’ ottobre del 1919 il dott. Taliercio Annibale fu collocato a riposo definitivamente.
Per sopraggiunti limiti d'età anche il dott. Della Monica si dimise, e fu nominato provvisoriamente nel febbraio del 1920 un giovane dott. dei Camaldoli per rivestire il compito di Medico Condotto, il dott. Giovanni Di Marino.
La nomina definitiva di Medico Condotto, del dott. Di Marino Giovanni, fu ratificata solo il 25 aprile del 1921.
Chi fu Il dott. Di marino Giovanni: Il medico condotto di Chiaiano, è presto detto.

 

 Il Dottor Di Marino, fu l’ultimo vero Medico Condotto di Chiaiano, la sua opera fu efficacissima prima e dopo l’ultima guerra. Durante l’ultimo conflitto, anche con scarsi mezzi si prodigò ad assistere ogni malato e poiché era anche un ottimo chirurgo, operava ove il caso con interventi di bisturi per eliminare infezioni.
Coadiuvò con la “ Vammana” l’ostetrica Signora Rosa Cerullo nei parti più difficili, quando occorreva il suo specifico apporto. Entrambi senza risparmiarsi mai, né di giorno, né di notte, hanno permesso alla mia generazione di vivere la loro stagione di vita negli anni successivi al dopoguerra.
Un aneddoto che desidero ricordare del dott. Giovanni De Marino, il medico condotto di Chiaiano, è che si prodigò con tutte le sue forze ed esperienza ad alleviare le fitte e le sofferenze di mio padre, operato d’urgenza da lui stesso, di un’infezione di un favo ad una spalla durante un bombardamento. Il giorno dopo lasciando la propria famiglia, si recò presso il letto del mio genitore, dichiarando: “Ma che te credive, ca m’ere scurdate ‘e te! Ie a te penzave, e nun te veneve a medecarte “!
Mio padre si sentì cosi rinfrancato e sollevato, da quel gesto, così umano e caritatevole, che non lo dimenticò mai più, anzi lo ripeteva fino alla noia per esaltare le virtù non sole terapeutiche del dott. Di Marino, ma per additarcelo come un vero grande uomo, paragonandolo come un santo protettore.   

martedì 9 maggio 2017

Piazza Nicola Romano




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Piazza Nicola Romano 





Toponomastica Chiaianese
Perché a Chiaiano esiste una piazza nota come :
                           Piazza Nicola Romano

Diciamo subito, Nicola Romano, o meglio il Cavalier Nicola Romano, è stato un grande cittadino di Chiaiano, scelto e nominato Sindaco del territorio a Nord di Napoli, conosciuto come il Comune di Chiaiano ed Uniti.
Romano Nicola, quindi, è stato il Sindaco del Comune di Chiaiano ed Uniti dal 1883 fino al 1901.
Fino al 1988 coprì la carica e la funzione di Sindaco, perché fu scelto e nominato con decreto Reale  su  designazione  e proposta del Prefetto della Provincia di Napoli e Circondari limitrofi .  Fu accettato e ben voluto dal Decurionato cittadino ( il consiglio comunale, come si chiamava a quell’epoca, che era composto dai 10 Capifamiglia scelti da una lista allestita ogni tre anni fra tutte le famiglie più facoltose dell'intero territorio comunale) a svolgere tale incarico anche perché il Sindaco di allora, rappresentava il governo nazionale, come un Ufficiale di Governo, vedi legge n 2248 del 20 marzo 1865).
Nicola Romano , quindi fu Sindaco di Chiaiano ed Uniti, nominato e scelto fino al 1987 dalla lista di Consiglieri Comunali composta dai Capi famiglia della Zona facoltosi, che non avevano rapporti di conflittualità né pendenze economiche con la nuova istituzione territoriale ( il Comune) e che sapevano leggere e scrivere e far di conto ed avevano la maggiore età, mentre dal 1988 eletto direttamente dal consiglio comunale.
Fu un Sindaco modello per quell’epoca; - uno dei suoi obiettivi principali fu l’istruzione pubblica, tanto che si adoperò durante tutto il suo mandato a trasferire la vecchia scuola rurale elementare, che esisteva solo nella famosa tenuta di Campodisola e  fece costruire una nuova scuola presso la casa municipale comunale al corso Umberto I  all’inizio di via Napoli, in modo che poteva essere raggiunta  e servire i fanciulli e le fanciulle di entrambe le frazioni di Chiaiano e Polvica. 

















 


 Per il resto dei ragazzi dell’ampio Comune,  come quelli, che risiedevano nelle frazioni di calori di Basso, S. Croce ed a Nazareth, fittò con apposite delibere comunali locali da adibire all’istruzione elementare con classi anche miste per portarvi l’istruzione anche in quei lontani posti . Si adoperò ad instaurare condizioni igieniche sanitarie, creando orinatoi pubblici, le condotte mediche sanitarie soprattutto per i meno abbienti e le condotte pubbliche ostetriche per le partorienti di ogni ceto sociale. Durante le grandi epidemie, colera, la spagnola, fittò i locali nei pressi del cimitero (‘o palazze de’ Spirite) per adibirlo a Lazzaretto .
S’interessò di portare l’acqua del Serino a tutta la cittadinanza facendo allestire condotte per il trasporto della prezioso liquido dalle cisterne di Napoli a tutto il territorio del Comune di Chiaiano ed uniti, facendo costruire ampie e capaci cisterne nelle vari borghi del quartiere.
Gli fu intestata la piazza principale nella frazione di Polvica, perché era stato lui, che la concepì facendo confluire in essa, sia la Via Croce di Polvica, quale innesto alla più importante via Margherita , per arrivare con speditezza al cimitero e proseguire poi verso l’altra frazione di S.Croce, per poi proseguire fino a Nazareth ed ai Camaldoli.
A nord della piazza fece confluire Via barone, quale sbocco della vecchia Cupa Toscanella, dove un tempo nel crocevia esisteva una locanda osteria, nota come (Abbascia ‘a Funnina) in altre parole giù alla fondina e da cui si poteva arrivare attraverso viadotti scavati dall’acqua piovana nel terreno, sia ai confini della località Furlone, che a Ponte Caracciolo. Infine alla sinistra della piazza, confluiva Via Chiesa di Polvica che sfociava nella vecchia Via Arco di Polvica , che s’innestava nell’antica Via vecchia Napoli attraversando parte della vicina località di Marianella.
Nicola Romano si prodigò anche per il trasporto pubblico, s'interessò sia degli Omnibus, i famosi sciaraballi e poi trasformati in Tranvay , noto come i Tranvay del Belgio, prima a trazione a  vapore e poi con l’avvento dell’elettricità con i famosi tranvay con i binari e le coincidenze.
La sua migliore opera d'interessamento fu la lastrificazione delle strade pubbliche con brecciame in modo da poterle percorrere facilmente anche nel periodo piovoso invernale.
Fu un Sindaco al servizio della cittadinanza senza mai venir meno al suo compito, tanto che ancora oggi è ricordato con il toponimo della piazza di Polvica.
Piazza Nicola Romano, è stato teatro negli anni cinquanta del dopo guerra, di feste canoro musicali inneggiando il santo patrono di Polvica,  S.Nicola e durante le prime campagne elettorali con l’avvento della Repubblica in affollatissimi comizi politici dei partiti  che avevano sanzionato con il Referendum del 2 giugno 1946 la novella Repubblica Italiana.