domenica 4 febbraio 2018

L'orologio cosmico di Piazza Dante a Napoli

L'orologio cosmico di Piazza Dante a Napoli

Piazza Dante a Napoli
Facciata del Convitto Vittorio Emanuele
Con orologio solare e astronomico

Facciata del Convitto Vittorio Emanuele
Con orologio solare e astronomico
Orologio astronomico dI  NAPOLI
 sulla facciata del Convitto vittorio Emanuele


Il raro e forse unico esemplare in Europa di orologio astronomico, il più piccolo, vanto dell'astronomia a livello europeo si trova a Napoli.
Quanti di voi, napoletani, compreso il sottoscritto, non l’hanno ancora fatto prima, a soffermarsi ed ammirare con la dovuta attenzione questa meraviglia, che abbiamo nella nostra città. 
Forse perché per anni è rimasto fermo, ma da quando una docente di geografia astronomica del Convitto  Vittorio Emanuele a Piazza Dante, Daniela Salvatore, incuriosita dall’Equazione del Tempo, ne ha approfondito la storia e ne ha scritto un piccolo libro. L’opuscolo  ha fatto si che si è proceduto a spese della Fondazione Banco di Napoli, a finanziare l’intervento di riparazione dell’orologio nel 2008. come lo è, ora, funzionante.
Detto orologio astronomico, si trova come un orologio più piccolo, posto al di sotto dell'orologio grande realizzato nel 1853 e sistemato dall'architetto Gaetano Genovese al sommo della nicchia centrale in cima alla torretta della stupenda facciata vanvitelliana del convitto Vittorio Emanuele in Piazza Dante, costruito nel 1757 per onorare il re Carlo III di Borbone, dal Vanvitelli.
Detto orologio ha una unica lancetta e che porta nella parte superiore una sequenza di numeri 15,10, 5, 0, 5,10,15.  Tale complesso congegno indica lo sfasamento tra l'ora solare reale e l'ora solare media, una differenza che non supera i 16 minuti. Le differenze di valori negativi (i ritardi) e quelli positivi (gli anticipi) sono rilevabili sul lato destro e sul  lato sinistro del quadrante dell'orologio, e  sono calcolati mediante un'espressione detta : Equazione del tempo, cioè lo scostamento di minuti e il tempo solare medio. tale funzione è quella che è in grado di cogliere con esattezza lo Zenith,  il punto più alto del sole.
 Vale a dire quell’attimo che noi chiamiamo mezzogiorno e, quindi, l’esatta ora. Quello che noi viviamo, spiegano gli esperti, è un giorno convenzionale in quanto non tutti i giorni solari hanno la stessa durata perchè la culminazione non avviene con una scadenza regolare. Il discostarsi quotidiano dal valore medio è di poche decine di secondi, ma nell’arco di mesi si può arrivare ad anticipi e ritardi anche di 15 minuti. Non potendo correre dietro ai ritardi e agli anticipi del sole si è adottato un giorno solare medio

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