domenica 9 giugno 2024

i Presidenti della Repubblica Italiana

 

Dopo il Referendum del 2 giugno 1946 , dove il risultato elettorale, anche, se provvisorio, il 13 giugno  risultò, la vittoria alla Repubblica. Si dovette aspettare  il 18 giugno,  dello stesso mese, quando avvenne e fu emessa la ratifica dei risultati definitivi, pronunciata dalla Suprema Corte di Cassazione per la proclamazione ufficiale della Repubblica italiana.  Intanto nello steso giorno 18 giugno1946, ancora  capo supremo dello Stato italiano, Re Umberto II,  lasciò Roma per andare in esilio, a bordo di un aereo, che era diretto verso il Portogallo a Cascais. L’aereo, però, fece, uno scalo tecnico a Barcellona in Spagna, e  così si trovò in esilio, in una terra straniera, e dopo pochi giorni si riunì con la moglie, Maria Josè e tutti i suoi 4 figli,  poiché l’avevano preceduto qualche giorno prima”. Tra l'esilio del Re e l'insediamento la del nuovo Potere politico,” la Repubblica”, non essendoci un capo dello stato per l’effettiva proclamazione, fu scelto Alcide De Gasperi, quale  Presidente del Consiglio dei ministri  e divenne anche Capo provvisorio dello Stato, con l’invito perentorio del ministro degli interni, Palmiro Togliatti, a coprire anche la carica di Capo provvisorio dello Stato ad interim. Carica che esercitò, esattamente dal 13 giugno 1946 al 1 luglio 1946, finché fu eletto Capo provvisorio dello Stato ad interim,  Enrico De Nicola, dall’ Assemblea  costituente della Consulta Nazionale di Liberazione.

De Nicola fu scelto ed eletto Capo provvisorio dello Stato il 28 giugno 1946 (al primo scrutinio con 396 voti su 501): ha prestato giuramento il 1° luglio successivo.

Dimessosi dalla carica,  fu rieletto, Capo provvisorio dello Stato, il 26 giugno 1947 (al primo scrutinio con 405 voti su 523). Ma solo dal 1° gennaio 1948, Enrico De Nicola, ha assunto il titolo di “Presidente della Repubblica”, a norma della prima disposizione transitoria della Costituzione,.

Ufficialmente i presidenti dello stato, eletti secondo le modalità previste dalla Costituzione, dall’assemblea unificata del Parlamento,( Camera dei Deputati e Il Senato). Son 12 (Dodici) a tutti oggi, con il Presidente Sergio Mattarella.

Il primo presidente eletto secondo le modalità previste dalla Costituzione fu Luigi Einaudi.

Il presidente eletto, con il più ampio margine di voti,  fu Sandro Pertini, nel 1978, che ottenne l'82,3% dei consensi (832 voti su 1011). Il presidente eletto, invece, nel 1971, fu Giovanni Leone, con il minor numero di consensi: il 51,4% (518 voti su 1008). La sua elezione fu anche la più difficile e lunga della storia repubblicana, in quanto richiese (23 scrutini), per cui i lavori parlamentari pere la sua elezione, durarono quasi 25 giorni.

 Le elezioni più brevi furono quelle di Francesco Cossiga nel (1985) e di Carlo Azeglio Ciampi nel (1999), anche perché la loro elezione avvenne al primo scrutinio.

 La durata della carica è di 7 (Sette) anni ma non tutti giunsero al compimento del settimo anno, come Antonio Segni, che fu

il primo presidente a dimettersi anticipatamente, nel 1964, a causa di una trombosi cerebrale. Invece, i presidenti, Giovanni Lrone nel 1978 e Francesco Cossiga (nel) si dimisero pochi mesi prima del termine del loro mandato a causa di contrasti con il Parlamento e i media.

Una deroga al mandato dei sette anni, avvenne per Giorgio Napolitano, in quanto fu il primo presidente ad essere eletto per più di un mandato, mentre l’attuale Presidente , Sergio Mattarella, è  il primo per durata del mandato.

Altre considerazioni sulla Presidenza dello stato, sono :

- quella di Enrico De Nicola, che fu la più breve, durò sattamente (4 mesi e 12 giorni).

- quella di Francesco Cossiga che fu il presidente più giovane, eletto a 56 anni, va ricordato e menzionato, poi,  il più anziano Presidente, che fu, Giorgio  Napolitano, eletto per il secondo mandato a 87 anni mentre  Sandro Pertini, avente 81 anni, fu il più anziano Presidente, eletto al momento dell'elezione per il primo mandato .