La Stele di Rosetta |
La scrittura geroglifica fu decifrata e compresa appieno, quando venne ritrovato quello che si può definire il primo dizionario o il primo traduttore dell’antichità: La Stele di Rosetta.
Il ritrovamento della Stele è attribuito al capitano francese Pierre-François Bouchard, l'ufficiale che dirigeva le opere di fortificazione nella città portuale di Rosetta (l'odierna Rashid), nel delta del Nilo il 15 luglio del 1799.
Il ritrovamento della Stele è attribuito al capitano francese Pierre-François Bouchard, l'ufficiale che dirigeva le opere di fortificazione nella città portuale di Rosetta (l'odierna Rashid), nel delta del Nilo il 15 luglio del 1799.
Bouchard trovò la lastra mentre seguiva i lavori di costruzione di Fort de Rachid, detto già allora Fort Julien, vicino alla città e, anziché gettarla via, la tenne da parte per vedere se poteva essere di un qualche interesse.
Attualmente. la Stele di Rosetta si può ammirare al British Museum. e come tutti i capolavori dell'antichità a prima vista si rimane un po’ delusi, perché è piuttosto piccola e scura; ciò dimostra una volta di più che occorre essere quello che è colossale è importante; spesso l segreti importanti e le grandi scoperte sono racchiusi nelle piccole cose e negli oggetti più impensati.
La Stele di Rosetta è una lastra in basalto di 114 x 72 cm, che pesa circa 760 kg e riporta un'iscrizione con tre differenti grafie: geroglifico, demotico e greco (dall'alto in basso).
Precisiamo che sia il demotico, che geroglifico sono semplicemente due differenti grafie dell'idioma egizio
Attualmente. la Stele di Rosetta si può ammirare al British Museum. e come tutti i capolavori dell'antichità a prima vista si rimane un po’ delusi, perché è piuttosto piccola e scura; ciò dimostra una volta di più che occorre essere quello che è colossale è importante; spesso l segreti importanti e le grandi scoperte sono racchiusi nelle piccole cose e negli oggetti più impensati.
La Stele di Rosetta è una lastra in basalto di 114 x 72 cm, che pesa circa 760 kg e riporta un'iscrizione con tre differenti grafie: geroglifico, demotico e greco (dall'alto in basso).
Precisiamo che sia il demotico, che geroglifico sono semplicemente due differenti grafie dell'idioma egizio
La grafia detta, Geroglifico, era usato per testi monumentali o di particolare importanza, mentre il Demotico, più semplificato, era usato per documenti ordinari. La terza grafia, il Greco, poiche anchessa era molto usata e conosciuta ripeteva il suo significato.infatti, la Stele offrì una chiave decisiva per poter procedere alla comprensione dei geroglifici, e ciò avvenne nel 1822 ad opera di Jean-François Champollion, archeologo ed egittologo che diceva di sé:
«Sono tutto dell'Egitto e l'Egitto è tutto per me».
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