Buon Giorno – Buon Mercoledì 5 Novembre 2025
--- San Zaccaria --- Santa Elisabetta --- San Gerardo ---
Quasi come un copione scritto, che si verifica con puntuale esattezza in questo periodo, sta per aversi meteorologicamente, la famosa estate di “San Martino”, quando ogni mosto diventa vino, e le mele campane, note come le “Annurche”, dopo essere state raccolte ancora acerbe dagli alberi e messe a maturare al sole nei melari, diventano mangiabili dal sapore fragrante e inimitabile per la loro squisitezza.
Matura, anche, un altro prodotto, quasi medicinale, preparato e messo a riposare nel mese di giugno, che diventa, se degustato, come un ottimo digestivo, ed è l’inimitabile, “Nucillo”, , ricavata dal suo mallo, un liquore con l’essenza del mallo delle noci. La natura, infine, in questo periodo, si riposa per rigenerarsi al meglio in primavera.
Accettare il susseguirsi degli avvenimenti naturali, durante le stagioni, senza grossi e improvvisi mutamenti particolari, fa parte della nostra esistenza per poter affermare che la vita è una cosa meravigliosa ed è bello esserne protagonisti.
Vivendo questi momenti natuali della realtà, vi posterò ugualmente un’altra mia interessante curiosità particolare inerente antichi mestiere aboliti, specie a Napoli. per distogliere la mente dalle continue trepidazioni e vivere la quotidianetà come un tempo, specie mangiando e gustando i prodotti, che maturano in questo periodo.
La curiosità storica di un antico mestiere abolito è
L'ACQUIVITARE
L’Acquavitare, antico mestiere, non è altro che il Distillatore, il Liquorista, chi fabbrica bibite alcoliche, ricavandole dalla spremitura di vinaccia, mescolate a essenze ed erbe aromatiche
L’Acquavitare a
Napoli, era anche il venditore ambulante di liquori in bicchierini, detti Prese,
come : nel detto (mo’ me facce ‘na presa d’annese = ora mi bevo o mi
faccio un bicchierino di anice).
I
principali liquori, che vendeva l’Acquavitare erano :
'E DOCE (Liquori
dolci, come -i Rosoli, 'o Limuncelle, 'o Cafè
sport;)
Il principe dei liquori dolci è chiamato prepotentemente il " Rosolio ".(‘O Resollio)
'O Resolio, ‘o Rossolio, è un “liquore preparato in casa con alcool, zucchero e acqua nella stessa proporzione, con in più un’essenza, che gli dà nome”., tipico all'arancia, al mandarino, al caffè, alla fragola.
Cio nonostante l’etimologia, che si
attribuisce è quella di " Ros-Solis"; cioè rugiada di sole. Come dal
fiore "rosolida", che proviene dal greco, col significato di
coperto di rugiada.
I petali delle rosolide, infatti, sembrano essere ricoperti di rugiada.
anticamente poi, con la sua essenza la farmacopea faceva uno speciale elisir
denominato " ros solis ".
La parola "Ros Solis" si sviluppò in rosolio, interpretato come
liquore fatto con delle speciali rose. Nella realta i petali di rose
servono a poco nella definizione del nome
In particolare la vera ricetta, consigliava di prepararlo tenendo imbottigliati
insieme per una settimana l'alcool (a cui erano stati precedentemente aggiunti
le scorze di tre arance macerate per quaranta giorni e della vaniglia) e uno
sciroppo realizzato semplicemente con zucchero e acqua.
'O Limuncello , liquore dolce di color giallo citrino ottenuto dalla buccia dei limoni tipici della costiera amalfitana e delle isole del golfo campano ( Capri e Procida ed Ischia), in special modo come il limone di Sorrento (il "femminello") o lo sfusato amalfitano ed i limoni a bombolone di Capri e Procida.
Il termine "limoncello" è consentito solo per i liquori prodotti con gli agrumi IGP della penisola sorrentina e nelle regioni meridionali, mentre, quando è prodotto in quelle settentrionali come la Liguria od il Veneto, si chiama limoncino.
Come il rosolio è un liquore dolce ottenuto dalla macerazione, in alcool delle scorze del limone ed eventualmente di altri agrumi, miscelata in seguito con uno sciroppo di acqua e zucchero.
Caffè
Sport , il un liquore dolce dal color marroncino
chiaro e si prepara con chicchi di caffè, precedentemente tostati in casa
con (l'abbrustolature), finchè non si raggiunge un bel colore chiaro. Versati i
chicchi tostati in un mortaio e tritati finemente; sono messi in un vaso
di cristallo con l'alcool e lasciati in infusione per quattro giorni. Trascorso
il tempo, sciolto lo zucchero nell'acqua facendolo bollire per qualche minuto,
si lascia raffreddare e si versa nel vaso, dove si trova il caffè.
L'infuso dovrà essere lasciato riposare per altri otto giorni dopo di che,
filtrate il liquido e travasatelo nell'apposita bottiglia.
'E FORTE= (Liquori con grado alcolico superiore ai 30 gradi) come: ‘a Centerba, 'a Rumma, l' Annese e 'a Sammuca
'A
Cienterba, è un liquore con alto grado alcoolico (70°, per la
precisione) ricavato dalla distillazione di erbe mediche aromatiche montane
(cento-erbe). Inventato da un farmacista abbruzzese, “ Beniamino Toro”, che per primo l'aveva
utilizzato, come medicamento contro la peste e poi divenne negli anni un liquore
dal gusto raffinato e secco.
Il cienterba è uno dei più forti liquori italiani oltre che uno dei più
rinomati. sovente è utilizzato spesso come "correttivo" nel
caffè e in pasticceria.
'A Rumma, deriva dal parola " Rum" acquavite ottenuta per lo piú dalla distillazione della melassa di canna da zucchero fermentata e se ne ricava un bollente, infernale, e terribile liquore.".
Il vocabolo inglese, “Rum” è derivata da rum = bustious 'chiassoso, violento', con allusione al comportamento degli ubriachi, bevitori della suddetta acquavita.; la voce napoletana" rumma "è coniata su quella inglese con una tipica paragoge di una a finale e raddoppiamemento della m etimologica fino a formare la seconda sillaba, ma della voce rumma, come altrove tramme←tram, barre←bar etc
Se poi si pensa al detto dove c'entra 'a rumma allora:
"Aje voglia ‘e mettere rumma: ‘nu strunzo nun addiventa maje bbabbà"
(È inutile aggiungere rum, uno stronzo non diverrà mai un babà.)
Significato: è questo: Per quanto tu tenti di edulcorarlo, uno stronzo non potrà mai diventare un dolce saporito come un babà; alla stessa stregua: per quanto lo si cerchi di migliorare, uno sciocco non potrà mai cambiare in meglio la propria natura;
L'
Annese, L'anice è un liquore digestivo dal
gradevole aroma di anice da consumare a fine pasto, spesso come digestivo.
Molte ricette di dolci, dessert, biscotti di Lagaccio, zeppole fritte e caffè
corretto hanno un gusto gradevole dal sapore unico se preparati con
liquore proveniente dalla macerazione di semi di anice verde,
un liquore di facile preparazione come per tutti gli altri liquori anche in
casa, avendo a disposizione la ricetta e gli ingredienti giusti.
'A Sammuca , la Sambuca è un liquore dolce leggermente forte, di sapore molto simile all'anice ,difatti come base essenziale è realizzata la sua essenza con semi di anice tipo stellato e successivamente elaborata tramite la mescolanza di varie erbe naturali in numero variabile, che fungono da agenti aromatizzanti del liquore stesso.
'e STOMATECHE.(Liquori
digestivi- detti 'A MMERICINA)
Ammennela
cu'
'o cafè amare, ‘o Nucillo
Ammennela cu' 'o Cafè
amare
è
il classico liquore digestivo, noto come liquore amaretto con il sapore
delle mandorle amare misto al caffè molto forte.
Dopo aver pestato le noci di mandorle amare in un mortaio di marmo, ponetele a
macerare con l'alcool in un vaso ermetico per una settimana avendo cura di rimestare
due volte al giorno. Aggiungete acqua e zucchero e Filtrate. Unite l'acqua di
fiori d'arancio e caffè molto intenso, che avrete preparato a
parte, versando 20 gradi di acqua calda potrà essere, servito dopo
qualche mese.
'O Nucille
=è
il liquore ricavato dal mallo delle noci, se distillato al nord è chiamato
Nocino, mentre, noi a napoli, al sud è chiamato 'O Nucille.
La pianta delle noci mantenne sempre un alone
di leggenda, legata alla presenza di streghe e incantesimi, che si comunicò
alla preparazione del liquore.
Tradizionalmente, infatti, le noci venivano raccolte nella notte di San
Giovanni dalla donna più esperta nella preparazione che, salita sull'albero a
piedi scalzi, staccava solo le noci migliori a mano e senza intaccarne la
buccia. Lasciate alla rugiada notturna per l'intera nottata, si mettevano in
infusione il giorno dopo. La loro preparazione terminava la vigilia di
Ognissanti, cioè la notte di Halloween.
La tradizione vuole che dopo averle staccate dall'albero il giorno prima del
24 giugno ( il giorno della festa di San Giovanni), le noci con tutto il
mallo vengono tagliate in quattro spicchi e vanno messe in un bocciolo di
vetro a bocca larga, coprendole interamente con alcool puro distillato e
lasciandole macerare al sole per non più di due tre mesi. Dopodiché si aggiunge
mescolandolo all’infuso che nel frattempo si è prodotto spezie varie,
come la cannella, i fiori di garofano e lo zucchero sciolto in acqua
calda . Dopo una filtrazione della mescolanza ottenuta e l'imbottigliamento
si raccomanda di bere il liquore così ottenuto se non almeno trascorsi
due mesi.
' O Nucille è chiamato anche " 'a
mmrericina " ,se utilizzato per dolori di stomaco, come la
pesantezza dovuta ad un'abbondante scorpacciata.
'A MESCOLANZA
(
Antenato dell’odierno Cocktail), ricavato con ricette personali
mescolando vari ingredienti e resti di liquori rimasti, sono le note bottiglie di liquori vari
contenti dei miscugli alcoolici per fare ( i cocktail)
Attualmente
L'acquivitaro , il liquorista è svolto abitualmente da un barrista di alto
livello in grandi hotel od in rinomati ristoranti e si chiama col nome scic
"Barman"
Chi è astemio, stia alla larga dagli alcoolici , specie i liquori, chi non lo è, li può bere sempre, perchè danno allegria, ma si ricordi sempre berli con moderazione ( ricurdateve " 'Na sola Presa" - 'nu bicchierine)
Le immagini sottostanti sono:
L’Acquavitaro ambulante all'inzio del novecento per le strade di Napoli Bicchierino da liquore (detto anche presa di liquore); Liquore Rosolio all’arancia fatto in casa;
Bottiglia di liquore di noc





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