Non tutti sanno che :
la prima banconota da 500 lire emessa dalla Banca d'Italia con impresso il proprio nome " BANCA D'iTALIA su di esse, " vede la luce nel 1896". Fu disegnata da Rinaldo Barbetti, un artista senese. Banconote con questo etichetta e disegno, dopo la caduta del fascismo con variazioni minime, furono stampate ancora sino al 1950. Andarono fuori corso il 30 giugno 1953.
La prima banconota dopo la proclamazione della Repubblica a seguito del referendum, facendo riferimento alla natura prevalentemente agricola della Nazione italiana:
La prima banconota dopo la proclamazione della Repubblica a seguito del referendum, facendo riferimento alla natura prevalentemente agricola della Nazione italiana:
Fu chiamata l' "Italia ornata di spighe"
La banconota da 500 lire emessa il 1947. |
Fu emesso appena dopo la proclamzzione della Repubblica Italiana in base al decreto ministeriale del 14 e 15 agosto 1947. Era stampato dall'officina carte valori della Banca d'Italia su carta bianca filigranata in pasta, e misurava 146 × 70 mm. Sul fronte raffigurava, a sinistra, il volto di Cerere ornata di spighe, tratto dal dipinto “Venere, Giunone e Cerere” di Raffaello Sanzio , presente nella Loggia di Psiche alla Farnesina a Roma, simboleggia allegoricamente l'Italia. A destra si trova la filigrana. La banconota recava la firma di Luigi Einaudi, Governatore della Banca D'Italia dell'epoca. Accanto alla nuova, la Banca d'Italia continuò a stampare le banconote da 500 lire dalle dimensioni decisamente più ampie, uguali a quelle emesse sotto il regno di Umberto I, di Vittorio Emanuele III e di Umberto II. Tutte queste banconote uscirono di corso il 30 giugno 1953.
Sino al 1958, quando lo stato non emise una moneta metallica di pari valore, non furono più disponibili tagli da 500 lire in banconote.
Nel periodo transitorio, dopo la caduta del governo Mussolini e durante la lotta partigiana (tra il 1943 e il 1946, nel periodo di occupazione dell'Italia da parte degli Alleati, il comando statunitense stampò le famose " AM - Lire " tra cui una banconota da 500 Am-lire con lo stesso formato del dollaro americano e recante le indicazioni del valore in inglese ed italiano.
500 Am-lire
BANCONOTA DA 500 Am - liRE ( ANNI 1943/ 1946) |
Non solo banconte da 500 Am-lire crcolarono in quel periodo a seguito del proclama del generale Alexander, comandante in capo delle forze alleate in Italia:che stabiliva:
“Con il presente proclama è istituita una
circolazione monetaria in lire della specie di biglietti militari alleati del
taglio di una, due, cinque, dieci, cinquanta, cento, cinquecento e mille lire;
tale moneta ha corso legale per pagamenti di qualsiasi importo nel territorio
soggetto al Governo Militare, e nessuno può rifiutarsi di accettarla in
pagamento per qualsiasi importo.”
Le banconte "AM-LIRE" ovvero (Allied Military Currency) banconote d’occupazione delle truppe Alleate nella seconda guerra mondiale, che hanno segnato, nel bene e nel male una parte della storia d’Italia.
Nella notte tra il 9 e il 10 luglio 1943 le truppe angloamericane sbarcarono in Sicilia e, con perdite inferiori alle previsioni, data la scarsa resistenza degli italiani, in poco più di un mese occuparono tutta l’isola. In previsione dell’invasione dell’Italia, le autorità americane, avevano predisposto la produzione di cartamoneta d’occupazione, la prima da loro utilizzata in questa guerra: seguiranno emissioni analoghe per la Francia, l’Austria, la Germania, il Giappone.
i biglietti da 1-2-5 e 10 lire avevano forma quadrata, i tagli superiori, 50-100-500 e 1000 lire, rettangolare, dello stesso formato dei dollari.-
I tagli furono stampati del valore . ecco gli esemplari:_
Tagli da 1 Am lireda 2 am lire
da 5 am lire
da 10 am lire
da 50 am lire
da 100 am lire
da 500 am lire
e
taglio da 1000 am lire
Tutti i biglietti riportano sul retro, in inglese, le quattro libertà sancite nella Costituzione americana:
Retro delle banconote Am .Lire ( 1943/ 1946) |
- freedom of speech – libertà di parola
- freedom of religion – libertà di religione
- freedom from want – libertà dal bisogno
- freedom from fear – libertà dalla paura
A partire dal 12 dicembre 1946, a seguito dell’accordo raggiunto tra il governo italiano e gli Alleati, le am-lire cessarono di essere moneta d’occupazione e passarono sotto la gestione della Banca d’Italia, che le riconobbe come cartamoneta di propria emissione; tale gestione ebbe termine il 30 giugno 1950, quando le am-lire furono dichiarate fuori corso
Aretusa
Nel 1966 fu stampata la cartamoneta da 500 lire. Il fronte rappresenta la testa della ninfa Aretusa attorniata da vari simboli: i delfini e l’aquila con i serpenti. Le cornucopie appaiono invece in filigrana. Le dimensioni sono 110 x 55 mm. Era un biglietto di stato a corso legale, non emesso dalla Banca d'Italia, ma stampato dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e firmato dal tesoriere del ministero del tesoro. Si trattava, dunque, di un titolo non pagabile dalla Banca d'Italia, ma emesso direttamente dallo stato. Era in effetti dal punto di vista legale una moneta, ossia un titolo il cui signoraggio spettava allo stato e non ad una Banca, come dimostra la dicitura "Repubblica Italiana" al posto di "Banca d'Italia". In effetti sostituiva, per motivi di costi la moneta argentea da 500 i cui costi di produzione avevano ormai raggiunto il valore effettivo, a causa del crescere della quotazione dell'Argento.
Mercurio
Nel 1974, 1976 e 1979 fu emesso il biglietto di stato da 500 lire con la testa alata del dio Mercurio. Le dimensioni erano 115 × 59 mm. Si trattava anche in questo caso di un biglietto di stato stampato dal Poligrafico dello Stato. È stata l'ultima emissione repubblicana in cartamoneta che fu sostituita, nel 1982, da una moneta bimetallica.
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