venerdì 21 dicembre 2018

La Carmagnola , oltre ad essere l'inno della rivoluzione francese.



La Carmagnola

Vi siete mai posto il quesito, che cosa è la Carmagnola?

La prima risposta che ti viene spontanea, proveniente da qualche reminiscenza storica scolastica, è che : “ è il canto rivoluzionario della “Rivoluzione Francese “ o meglio era il canto popolare dei Sanculotti, di autore anonimo, creato durante il ritorno delle truppe rivoluzionarie francesi dall’Italia. Ufficialmente la Carrmagnola,  è un’antica danza , nata probabilmente a Carmagnola , quindi è originaria di una zona tipica piemontese, dove si coltivava e si filava la canapa per farne abbigliamenti particolari e vari tipi di corde. 



Classico Inno " le Carmagnole "

Tale canto popolare, “la Carmagnola“, divenne l’inno dei Sanculotti,  che lo introdussero e lo intonavano già nel 1792 in concomitanza della Convenzione Nazionale di Francia  e quando avvenne l’arresto del Re francese dell’epoca, Luigi XVI e poi durante l’avvento del Regime del Terrore voluto e propiziato da Massimilliano de Robespierre, detto l’incorruttibile. 
La carmagnola (in francese “La Carmagnole”), quindi  è un canto ed una danza che riscosse una grande popolarità durante la Rivoluzione francese. divenendo così l’inno di tale stravolgente cambiamento epocale dell’ordinamento dello stato della Francia, da Monarchia a Repubblica.






Classico Inno e danza dei Sanculotti " la carmagnole "



Il termine “ Carmagnola “ era oltre al nome della danza,  che si ballava nella  piana piemontese di Campagnola, era anche una antica parola greca (αρμανιόλα (karmaniòla), che significa appunto "ghigliottina". 

 
LA CARMAGNOLE, Giubba di canapa dei sanculotti.



La Carmagnola era detto,  pure, l’abbigliamento di canapa degli operai stagionali settecenteschi, che risiedevano nel paese di San Bernardo di Carmagnola, quando  si spostavano al porto di Marsiglia per fabbricare e preparare corde per bastimenti e navigli vari. che consisteva  in una giubba particolare.
 Tale giubba , detta appunto le carmagnole, era in sostanza una giacca (di canapa) a falde dritte e corte, importata a Parigi nel 18° secolo da emigranti piemontesi e indossata in seguito da federali marsigliesi, quando  entrarono a Parigi nel 1792 , diventando così:  l'emblema  dell'uguaglianza.
La Carmagnola infine, adornata con il berretto frigio e  con la coccarda tricolore, indossata su  dei pantaloni da marinaio lunghi e di taglio ampio con patta davanti e tre bottoni, sostenuti dalle bretelle,  sotto un gilet e calzando zoccoli da contadino ai piedi., divenne  in questo modo “il  costume sanculotto”.

Abbigliamento di Sanculotto

 


Tale inno “ la Carmagnola ” inneggiante alla Libertà, all’Uguaglianza ed alla Fratellanza, ebbe una grande popolarità in tutta Europa  specie in Italia, dopo la conquista Napoleonica dell’intera nazione.

Infine, quando il re di Napoli dell’epoca, il borbone  Ferdinando e sua moglie la Regina Carolina di Austria, sorella di Maria Antonietta, scapparono in Sicilia per l’arrivo dei francesi e fu proclamata la Repubblica partenopea di Napoli, si  iniziò la riconquista del Regno con l’aiuto delle truppe dei Sanfedisti , seguaci dei Borboni al comando del Cardinale Ruffo.

La riconquista del Regno, in risposta dell’ossessionante inno         ” la carmagnole “, fu intonato con la stessa musica, ma con un testo diverso, inneggiante alla famiglia reale borbonica, che metteva in ridicolo i valori  della cosiddetta Rivoluzione francese, che divenne poi l’inno dei sanfedisti noto come “il canto dei sanfedisti”, risposta polemica alla nota canzone della Carmagnola. 





                                                      il canto dei sanfedisti




Il canto dei Sanfedisti, cantata da Enzo Gragnaniello

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