giovedì 24 luglio 2025

316 xyriosità aroeica

Buon Giorno – Buon Giovedì 24 luglio 2025

--- San Cristina – San Liborio -- San Saverio ---

 

 Stiamo vivendo un particolare periodo di continue preoccupazioni, (pandemie, conflitti, rincari di materie prime fondamentali, con l’eventuale aumento dei Dazi americani, e l’inflazione. Ora anche le zanzare, che sono insetti, che pungono per nutrirsi di sangue e possono trasmettere febbre alta, causare prurito, gonfiore e in alcuni casi, reazioni allergiche e a volte, nelle persone anziane, la morte

Siamo invasi anche dalle “Blatte”, che sono insetti notturni, che si nutrono di materia organica in decomposizione. Non pungono e non sono considerate pericolose per la salute umana, anche se possono contaminare gli alimenti. 

Tutto ciò ci fa stare in un'inquietante costante ansia, ma  dobbiamo, superare questa insensato torpore, ragionando, riflettendo e prendendo le necessarie precauzioni, come evitare di tenere finestre e balconi aperti per il caldo, specie la notte. restando al sicuro. Cambiare l’andazzo della realtà, è impossibile, occorre  non pensarci molto, cercando di evitare le conseguenze     L’osservanza delle regole della convivenza, per rispettare non solo gli esseri umani, ma soprattutto l’insieme mondo animale e vegetale, che permette di esistere, e non esssere ”Menefreghista”.

Intanto dopo questa amara constazione, ugualmente come al solito, vi posterò una mia curiosità storica su uno speciale quartiere di Napoli, che attualmente fa parte della 2°(seconda) municipalità  come ora è divisa la città partenopea.

316^puntata delle Curiosità Storiche

di Sasà ‘O Professore

Il quartiere di Montesanto

Il quartiere di Montesanto a Napoli deve il suo nome alla chiesa di Santa Maria di Montesanto, che si trovava in quella zona. La chiesa, costruita intorno al XVII secolo, diede il nome prima alla piazza e poi all'intero quartiere. In precedenza, l'area era conosciuta come Biancomangiare, per via di una meringa, (un dolce a base di albume di uova e zucchero a velo, tipica della pasticceria partenopea  con aggiunta di panna montata),che veniva prodotta lì. e il nome "Montesanto" deriva dalla chiesa, diventando poi il toponimo del quartiere. 

Napoli, ora non è più divisa in “Quartieri”, ma in dieci Municipalità, che raggruppano diversi quartieri, ciascuno con la sua storia e identità. Le Municipalità infatti offrono servizi di prossimità e hanno una certa autonomia organizzativa.

Il quartiere Montesanto fa parte della Seconda Municipalità di Napoli, precisamente da quando sono state istituite le dieci municipalità nel comune, il 10 febbraio 2005. Montesanto è uno dei quartieri che compongono la Municipalità 2, insieme ad Avvocata, Montecalvario, Mercato, Pendino e Porto

Il quartiere Montesanto a Napoli trae origine non solo dalla chiesa di Santa Maria di Montesanto, che ha dato il nome alla piazza e poi all'intero quartiere. Inizialmente, le attuali via Tarsia e Montesanto, che segnano il confine tra i quartieri Avvocata e Montecalvario, fungevano da fasce di rispetto esterne alle mura cinquecentesche di Toledo, sviluppandosi poi come vie di comunicazione e collettori di traffico tra la collina e le porte della città. A Montesanto esiste una funicolare, inaugurata nel 1891che collega il Vomero con il quartiere, contribuendo alla sua crescita e importanza

Montesanto è una zona di Napoli che fa parte del quartiere Montecalvario, situata tra i Quartieri Spagnoli e Piazza Dante., dove è inoltre presente l'ospedale dei Pellegrini. La zona di Montesanto è quindi, molto nota per i collegamenti delle ferrovie, della metro e della funicolare.

Nel rione o ex quartiere, Montesanto, esiste la stazione delle linee ferroviarie Cumana e Circumflegrea. nonché della Stazione di Napoli Montesanto stazione della linea 2, della metropolitana di Napoli. e infine della Funicolare

nota come la Funicolare di Montesanto, che collega il Vomero con la parte bassa della città di Napoli.

Esiste anche lo Scalone di Montesanto che fu costruito dal famoso architetto del passato, e volute da il noto Gaetano Filangieri, nel 1869, che è una magnifica scalinata caratterizzata da una pavimentazione in pietra lavica, che parte dal Corso Vittorio Emanuele, si riallaccia idealmente con la Pedamentina di San Martino, e sfocia direttamente in Piazza Montesanto (già Rione Filangieri

 

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