i Mezzi di Trasporto a Napoli:
Napoli, città affacciata sul mare e intrisa di storia, ha visto l'evoluzione dei trasporti riflettere i cambiamenti sociali, culturali e urbanistici del territorio. Dai carri trainati dai cavalli alle linee metropolitane ultramoderne, ogni fase racconta qualcosa dell’anima partenopea.
Fino al Settecento, gli spostamenti erano affidati a carrozze private e carri a trazione animale. Nel 1875 nasce la prima rete tranviaria, gestita inizialmente da società private, poi unificata e elettrificata nei primi del Novecento.I tram diventano protagonisti della mobilità urbana fino agli anni ’50, quando vengono progressivamente sostituiti dagli autobus
Attualmente il sistema dei trasporti pubblici di Napoli si compone di una rete di 3 linee metropolitane, un servizio ferroviario metropolitano formato da 2 linee, un servizio ferroviario extraurbano formato da 6 linee, una rete ettometrica composta da 4 funicolari e 5 ascensori, una rete tranviaria composta da 3 linee, una rete filoviaria composta da 4 linee, una rete automobilistica urbana e interurbana formata da più di 80 linee.un sistema autostradale composto da 4 tra autostrade e tangenziali e un aeroporto, il quarto d'Italia per passeggeri.
Iniziamo col dire che la rete dei trasporti pubblici è affidata a diversi gestori: ANM, EAV e Trenitalia, tra cui il principale è ANM. La gestione tariffaria è affidata al consorzio UnicoCampania
Dei mezzi di trasporti più utlizzati, ora, è la metropolitana di Napoli, che entrò in servizio il 28 marzo 1993, con l'apertura della prima tratta della linea 1, dopo diciassette anni di lavori. Negli anni successivi, la rete si è espansa con l’aggiunta di altre linee, tra cui la linea 6, inaugurata nel 2007 e la linea 11 "arcobaleno" inaugurata nel 2005.
Asse portante della rete di trasporti pubblici della città, con oltre 90 000 passeggeri al giorno e 40 milioni di passeggeri l'anno, si compone di 3 linee per un totale di 36,4 km e 33 stazioni, risultando essere la terza più estesa e trafficata metropolitana d'Italia. Le linee sono identificate con un numero. La metropolitana, oltre a coprire grandi porzioni del territorio cittadino, si estende anche nell'hinterland napoletano, in particolare nella zona Giuglianese a nord est di Napoli e nell'Agro aversano in provincia di Caserta; sono 4 le stazioni oltre i confini comunali. Di seguito una tabella che riporta le caratteristiche principali di ogni linea. Inoltre a Napoli ci sono quattro funicolari e cinque ascensori pubblici, che svolgono un ruolo importante nel trasporto urbano. Le funicolari collegano il centro città con le zone collinari del Vomero e Posillipo, mentre gli ascensori collegano diverse zone della città, spesso superando dislivelli importanti.
le Funicolari più usate sono:
1)Funicolare Centrale: Collega Piazza Augusteo (vicino a Via Toledo) con il quartiere collinare del Vomero. 2)Funicolare di Chiaia: Collega Via del Parco Margherita con Via Cimarosa al Vomero.
3)Funicolare di Montesanto: Collega la stazione di Montesanto con il Vomero.
4)Funicolare di Mergellina: Collega il quartiere di Mergellina con Via Manzoni, a Posillipo.
Le funicolari a Napoli svolgono da oltre un secolo un ruolo fondamentale per il collegamento dei quartieri collinari al resto della città, anche se da qualche anno tale funzione è garantita in alternativa anche dalla linea 1 della metropolitana. Le funicolari Centrale, di Chiaia e di Montesanto servono il quartiere Vomero, mentre quella di Mergellina funge da collegamento tra Posillipo e il mare.
Gli Ascensori di Napoli, sono invece 5 (cinque)
1) Ascensore Acton collega via Acton e piazza del plebiscito
2) Ascensore Chiaia collega via Nicotera con via Chiaia. In particolare, si trova a fianco del ponte di Chiaia
3) Ascensore del monte Echia collegail borgo di Santa Lucia con il belvedere di Pizzofalcone
4) Ascensore della Sanità collega il ponte della Sanità con il rione Sanità, nello specifico il ponte e i contigui corso Amedeo di Savoia e via Santa Teresa degli Scalzi
5) Ascensore dei Ventaglieri collega la zona del Parco Ventaglieri, nella zona di Montesanto, con il corso Vittorio Emanuele. In particolare, collega la parte bassa di Montesanto (vicino alla Pignasecca) con la parte alta, nei pressi di via Avellino a Tarsia, adiacente a via Salvator Rosa e al corso Vittorio Emanuele. L'impianto, inaugurato nel 2014,
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