domenica 19 agosto 2007

Napoli : Capo Posillipo




'Ncoppe 'o Cape 'e Pusilleche addiruse
Su capo di Posillipo profumato (la collina profumato)








Posillipo visto dalla baia di Mergellina

Posillipo è il promontorio di rara bellezza che chiude ad ovest il territorio della città di Napoli e si prolunga verso il mare dividendo la baia di Napoli da quella di Pozzuoli. Le sue gialle pareti di tufo si innalzano ripide sul mare ma digradano dolcemente verso il centro della città, offrendo una affascinante e multiforme combinazione di scorci panoramici sulla costa che ha sempre attirato grandi personalità della nobiltà e dell'arte, che qui sono venute a costruire le proprie ville rifugio o a ispirarsi.



Il termine deriva da "Pausylipon" che in greco significa "Pausa dal dolore" e che era il nome della sontuosa villa romana che sorgeva proprio su Capo Posillipo e di cui restano oggi visibili i resti del teatro, dell'Odeon, delle terme e di un ninfeo. La villa apparteneva a Publio Vedio Pollione, uno dei principali sostenitori di Ottaviano Augusto e protagonista della vita politica di Roma nel periodo della sua transizione verso l'impero. Alla sua morte la villa passò sotto la proprietà dell'imperatore e divenne una delle più belle e ricche tra quelle conosciute.




Ruderi della casa di Publio Vedio Pollione  nei pressi di Marechiaro
(nota come Casa degli spiriti)




L'isolotto della " Gaiola"  (ìn italiano  gabbia per uccelli)
sulla punta estrama del Capo di Posillipo




La villa del Pausylipon si estendeva tra Marechiaro e Nisida, che oggi delimitano l'oasi naturale protetta del "Parco sommerso della Gaiola", dal nome degli isolotti al centro dell'area, proprio sulla punta estrema meridionale del promontorio.




Marechiaro è un affascinante piccolo borgo marinaro rivolto verso il centro del Golfo di Napoli, il Vesuvio e la Penisola Sorrentina, che ha ispirato una delle più belle canzoni classiche napoletane, "A Marechiaro" scritta da Salvatore Di Giacomo. Alle spalle del borgo si trova la caratteristica chiesetta di Santa Maria del Faro, che contiene alcuni resti della villa romana e che la tradizione vuole sorgesse sul luogo dell'antico faro romano.

La finestra che ispirò al poeta Salvatore Di Giacomo
la famosa canzone " Marechiaro"



Nisida è una piccola isola di origine vulcanica che si trova di fronte al versante di Posillipo che guarda i Campi Flegrei, chiamato Coroglio, a cui è collegata da un istmo lungo circa 300 metri. In epoca romana era un luogo privilegiato: in una villa di Nisida fu organizzato il quartier generale di Bruto e Cassio durante la congiura contro Cesare e le lotte che seguirono. Durante il MedioEvo fu adibita a luogo di riposo per la Regina Giovanna d'Angiò prima e dei Duchi di Amalfi poi. Riserva di caccia per Murat, quando passò ai Borboni fu trasformata in colonia penale. Ancora oggi, pur nel timido riaffacciarsi di una nuova fruizione turistica, ospita il Carcere Minorile.



l'isola di Nisida vista dal parco Virgiliano del capo di Posillipo












Ma il punto panoramico più spettacolare di Posillipo è sicuramente il Parco Vergiliano sulla sommità della collina dove, tra alberi e strutture sportive, è possibile spaziare con lo sguardo su tutto il Golfo di Napoli e sui Campi Flegrei. La magnificenza di questo panorama era tale che influenzò la produzione artistica di una intera generazione di pittori paesaggisti dell'Ottocento, conosciuti proprio con l'etichetta di "Scuola di Posillipo" e che tanto ha contribuito a diffondere nella aristocrazia europea il mito delle bellezze di Napoli e del suo Golfo.


Squarcio del grande Parco Virgiliano (detto anche Parco delle Rimembranze)




Alle spalle della collina di Posillipo (e all'inizio dei Campi Flegrei) si trova infine il litorale di Bagnoli, estremo lembo occidentale della città di Napoli, che oggi è al centro di un imponente piano di recupero e riconversione, teso a restituirle la straordinaria bellezza che aveva prima che qui fosse insediata una acciaieria durante gli anni della industrializzazione e del boom economico. Al posto di alcuni capannoni della vecchia acciaieria si trova oggi la Città della Scienza, un tentativo di rinnovare la tradizionale idea di esposizione museale e rivolto principalmente agli studenti per avvicinarli alle nuove tecnologie.


Gli arenili delle spiaggia di Bagnoli







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