Capitolo venticinquesimo
CHIAIANO negli anni Settanta
Nascono le Circoscrizioni ed il primo Consigli di Quartiere
I
problemi d'ogni periferia, come quelli di un quartiere come Chiaiano, erano
disattesi dall’amministrazione comunale in quegli anni, anche perché, pure se
vitali e da essere risolti per i residenti, non avevano un interesse specifico e
necessario, poiché erano ritenuti non urgenti, e considerati lontani dalla vita
del centro città. La loro soddisfazione
incideva poco per far capovolgere i consensi elettorali, ormai acquisiti
stabilmente dal potere dominante, clerico democristiano dell’epoca, che era
subentrato a quello del precedente periodo laurino del filomonarchico Achille
Lauro degli anni ’60, che si basava, per ottenere il consenso, facendo
sviluppare il sistema delle raccomandazioni, del clientelismo più spudorato e del
populismo più becero.
Sopraggiungendo una nuova classe dirigente ed un tipo d'informazione più capillare dei tempi, che stavano cambiando, per ottenere i fondamentali diritti sacrosanti, sanciti nella Carta costituzionale, non più solo enunciati, ma nella realtà, mai realizzati per il bene soprattutto della collettività. La Sinistra Napoletana nel 1975 ebbe il sopravvento, anche se con una maggioranza risicata, e iniziò così una stagione di speranza, che culminò con l’elezione a "Sindaco del Comune di Napoli" del Comunista, Maurizio Valenzi.
Alla metà degli anni Settanta iniziava così una stagione politica nuova, grazie pure alla legge n. 278 del 1976, l’istituzione del Decentramento Amministrativo Comunale, che prevedeva la suddivisione del territorio delle grandi città, capoluogo di Provincia, in Circoscrizioni, cui avrebbe dovuto corrispondere consigli territoriali, chiamati a rappresentare le esigenze ed il fabbisogno della relativa quota di cittadini di competenza.
La Prima volta gli elementi delle assise delle Circoscrizione, meglio noti in seguito come (Consigli di Quartiere) furono nominati direttamente dai partiti presenti in Consiglio Comunale in rapporto alla loro rappresentanza. Sì stabili quindi che Il territorio della città di Napoli fosse diviso in 20 circoscrizioni (quartieri) ed ognuno di esse dovesse essere composto da 20 consiglieri al minimo o 25 al massimo in relazione alla quantità della popolazione, che comprendeva.
Si ebbero Circoscrizioni con 20 Consiglieri di Quartiere ciascuna, anche le più piccole, come Chiaiano e San Pietro a Paterno, poiché,quando l’elezione avvenne direttamente dal popolo, queste ultime divennero composte di un consiglio di 15 soli componenti, mentre tutti gli altri 20.
Il primo presidente del Consiglio di Quartiere di Chiaiano con la funzione di "Aggiunto del Sindaco", fu nominato“ Gianfranco Ferrone, Socialista, (non era un Chiaianese doc, ma un immigrato degli anni 60, abitante e residente del Rione (Incis), di edilizia pubblica residenziale realizzato sulla collina di Via Tirone dall’Ing. M. Ridolfi).
I consiglieri nominati dalle sezioni locali di partito per la prima volta furono 20, in rapporto ai partiti, cosi com'erano rappresentati nel consiglio comunale di Napoli, quindi furono designati
6 Comunisti, Di Biase Felice (rappresentate di commercio – libri ), Sequino Raffaele (artigiano –sarto), Diodato Vincenzo ( rappresentate di articoli calzaturieri, poi sostituito da Zazzaro Michele – operaio aeritalia, subentrante a Diodato V.–) Riccio Alberto ( pensionato poi sostituito da Granata Giuseppe dipendente ferrovie dello stato subentrante a Riccio A. –), Martino Raffaele ( pensionato - rappresentante di S.Croce -), Napolano Raffaele ( commerciante );
2 Socialisti, Femmiano Giovanni (Insegnante Elementare), Ferrone Gianfranco (impiegato. Beni Culturali).;
1 PRI - Orini Vittorio, (pensionato)
1 PSDI, -Marrone Salvatore (coltivatore diretto, rappresentante del Tirone).
6 - DC, Chiarolanza Vittorio( impiegato ente ospedaliero), Di Guida Tobia (imprenditore prodotti caseari), Di Maro Antonio (imprenditore edile), Moscariello Giuseppe (impiegato dell’Amm. Stato , Rusciano Giuseppe,(Agricoltore), Varriale Luigi, (Impiegato,rappresentante.Località Camaldoli), Del Core Antonio, (rappresentante Località Camaldoli)
2 - MSI, Traverso Raffaele (impiegato statale), Ruggiero Salvatore (Commerciante),
1- P.D.I.U.M ,Ruggiero Pasquale ,( detto pure muzio scevola - Commercialista);
1 - PLI, Sicchieri Gaetano (pensionato). *
Fu solo un’enunciazione di decentramento amministrativo, perché nella realtà il potere non fu mai delegato alle circoscrizioni, neanche formalmente.
I consigli di quartiere funzionarono solo come paravento del potere decisionale dei vari assessori della giunta comunale e pur essendoci infuocate assemble con grandi dibattimenti nelle aule dei parlamentini rionali, non potevano deliberare alcunché, poiché le loro decisioni conclusive avevano solo parere consultivo con il pretesto, che i rappresentanti politici presenti non erano stati eletti democraticamente e direttamente da consultazioni popolari, ma solo preposti e nominati dalle segreterie territoriali dei partiti.
Attraverso queste esperienze molti dei consiglieri di quartiere fecero le ossa ed ambirono poi a cimentarsi in competizioni politiche più importanti, come candidati a partecipare all’elezione dei Consigli Comunali, Provinciali, nonché Regionali.
Continuerà con nuovi capitoli appena sarà possibile
E’ gradito un commento d’incoraggiamento a proseguire
w la trottola !!!
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