La mia Città
“Se mi domandassero, perché sono innamorato della mia città?”
Così risponderei:
Non avendo la risposta subito, ma poi pensandoci cercherei di esprimere il mio grande amore e iniziare col dire:
“Immaginate un’antica regina, bellissima e potente, con familiari importanti e amici altrettanto belli, colti e intelligenti".
Dopo aver passato, moltissimi anni, e conosciuta dal mondo intero, arrivò gente invidiosa del Nord, che la privò del suo regno, la spogliò delle sue ricchezze e costrinsero la gran parte delle sue persone illustre che vi erano nate, e i tanti ingegni, che avevano contribuito a farla grande, a esiliare per far conoscere la loro cultura e bravura.
Quella regina esiste ancora, ma non è apprezzata come prima, perché è ormai vecchia, stanca e trasandata, molte delle bellezze per le quali erano ammirate e osannate, sono decrepite e quasi dimenticate, perché il tempo le ha degradate. La sua potenza e il suo regno, ormai, non esistono più, è tutto in rovina, restano di tanta vecchia gloria solo i suoi ultimi figli e i pochi amici, che le sono rimasti fedeli.
Perdonate è solo frutto di ricordi e di orgoglio dei tempi passati, ormai spariti, forse per sempre. Quella regina è Napoli, amici miei, ed io, indegnamente mi considero uno dei suoi ultimi figli e spero di riuscire a tramandare il mio amore per Lei ai posteri per tenere sempre vivo il suo inconfondibile fascino ammaliatore.
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