Buon Giorno – Buon Giovedì 9 Ottobre 2025
--- San Dionigi --- San Diomede – San Diodato ---
L’unico sentimento, che primeggia sempre nella vita di ogni essere umano, è l’amore, che accomuna, fraternizza e spira tanta solidarietà, mentre il suo opposto, l’odio, crea solo inimicizia, rincorsa alla sopraffazione con azioni violenti per imporre il proprio punto di vista sugli altri.
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Meglio amare in tutti i modi, perché produce comprensione, affetto incondizionato per raggiungere quella cosiddetta pace, che permette ogni attività, ogni possibile situazione favorevole per una vita serena, gioiosa e speranzosa per tutti.
Si può affermare, perciò, che “Amare Qualcuno o Gualcosa” rende l’uomo dolce, affettuoso, che spinge all’imitazione degli altri esseri umani per vivere la propria esistenza concretamente su questo nostro meraviglioso pianeta, la Terra.
Intanto stamane si apprende con gioia dai telegiornali che si sta per addivenire ad una tregua del conflitto Israele–palestinese, e alle ore 11 di oggi, co sarà la firma del primo accordo con la scambio dei prigionieri
Dopo questo tanto sperato accordo, vi postrerò una curiosità mitologica, che insegna che la nostra vita non più essere immortale e necessita viverla serenamente.
l mito di titono
Chi era “Titone", e perché è ricordato?
Vi piace saperlo?
EccoVi ……..accontentati
Titono, era un principe troiano, nato da Strimo (che era figlia del dio-fiume Scamandro-Troade-) e da Laomedonte, che era noto come il fratello di Priamo (il famoso Re di Troia).
Titone era un giovane dalla straordinaria bellezza e, perciò venne notato da Eos (la dea dell'Aurora, nota pure come la dea "dalle dita di rosa", che apriva le porte del cielo al carro del sole), che appena lo vide, s'innamorò immediatamente del suo volto. tanto che dal desiderio di averlo tutto per sé, lo rapì e lo portò in Etiopia. Eos (la dea Aurora) pur amando Titone perdutamente, non era felice, anche se estasiata dallo stesso, per la rigogliosa bellezza, era comunque consapevole, che il suo amante, che era un mortale, ed era quindi destinato a morire, mentre lei, essendo dea, possedeva al contrario l'immortalità. Intanto dalla loro unione vennero alla luce due figli: Emazione e Memnone (quest'ultimo tristemente ricordato per le note vicende legate alla guerra di Troia).
Memmone, infatti, perì per mano di Achille, ma la madre ne ottenne l'immortalità, per la qual cosa le lacrime versate da Lei, (la dea dell'Aurora) sono le gocce di rugiada, che si ammirano ogni mattino sulle foglie nei campi).
Eos (Aurora) chiese a Zeus per il suo compagno,Titone, la condizione di immortalità, dimenticando, però nella richiesta di fargli ottenere anche l'eterna giovinezza.
Zeus (Giove) acconsentì ed esaudì il desiderio di Eos, così mentre lei rimaneva identica, Titono, invece, viveva, certo, ma invecchiava giorno dopo giorno, anno dopo anno. Il suo vigoroso corpo si rattrappiva, la sua voce soave si incupiva, il bel ragazzo si trasformava pian piano in un uomo maturo, in un anziano piacente, in un vecchiocadente, e infine in un moribondo senza speranza di pace.
Titone però, restava tuttavia un problema per Aurora, che, infine, lo trasformò in una cicala, al punto che fu necessario metterlo in un cestino di vimini per la conseguente infermità.
La trasformazione in cicala rappresenta l'elogio vivente ad una vita breve e gaudente.
Il rapimento di Titono da parte di Eos (la dea Aurora) dipendeva da una punizione inflitta alla stessa. perché un tempo unitasi ad Ares, aveva suscitato l'ira di Afrodite, che ne fece un'eterna innamorata.
Di tutta la vicenda, Mimnermo, coglie l'aspetto più tragico: l'immortalità senza giovinezza, dunque una vecchiaia eterna, e proprio la decadenza fisica e mentale, per il poeta, era il male incontrastabile della condizione umana, nonché il suo cruccio costante, infatti scriveva:
"ma poi quando si è dileguato il termine della stagione di giovinezza, allora la condizione di chi è morto è preferibile alla vita.
"le immagini sottostanti sono:
Aurora e Titone, in un vaso attico
Titone vecchio e la giovane ed eterna Aurora
care lettrici ed lettori, Questa purtroppo è la viyta . se la curiosità è stata interessante lasciate un cmmento ve ne sono grato e mi iinvita a proseguire a narrarvi altre curiosità mitologiche. grazie.
RispondiEliminaI Miti, quelli antichi, ci parlano della nostra vita, con tutte le fragilità e debolezze e ci invitano alla riflessione, cosa che non avviene con i fugaci miti odierni.
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