Decima puntata (prima parte)
Dopo il processo di Piazza del Plebiscito.
Storia di Casa Savoia Umberto II di Savoia
La Luogotenenza e il Re di Maggio
“Professò, salutammece! S’è fatte tarde! So’ quase l’une e nun voglie ca m’aspettane p’accumicià a mangià’! Songhe state sempe puntuale dint’a vita mia, e pure mò, non me voglie cuntraddì!
'Nce vedimme dimane, si nun site impegnate!
M’appassiona sentirve raccuntà ‘o finale ‘e comme va a fernì ‘a vita ‘e Umberto II°, ‘o Re ‘e Magge.”
Il buon Castagna, velocemente, così, si congedò e dopo esserci fraternamente salutati e riproposto di rivederci quanto prima, scomparve dalla mia vista.
Passarono giorni e finalmente dopo una settimana, ci rivedemmo sempre al solito, allo stesso bar a Via Cervantes nei pressi della famosa Piazza Municipio.
“ Mio caro Castagna! Ciao come va la vita! Eccoci ritrovati, sediamoci e se ti fa piacere, ti finirò di raccontare la vita del Re Umberto II, intanto pigliamoci un bel caffè ristretto”.
Così improntai il continuare, là dove avevamo smesso.
“Va bene, riprendiamo, allora, stavamo dicendo:
Si era alla fine di un’epoca, stava per finire un regno, si era alle ultime battute per cambiare registro in corso d’opera. Sembra di raccontare una commedia con tragiche avventure ed inattese ed insperate soluzioni.
“Pruvessò, nun me interessene le vostre osservazione! Nè le vostre riflessioni posticipate! La storia non si può cambiare, desidero conoscere solo come sono andati i fatti e perché?”
M'interruppe il buon Castagna ed io ripresi a dire:
“Mio caro Castagna, dopo la fuga del Governo Badoglio, (governo voluto e nominato dal Re Vittorio Emanuele III°, dopo la sfiducia al Duce del 25 luglio 1943 del Gran Consiglio del Regime e il conseguente arresto di Mussolini), a Brindisi che, si ebbe con tutta l’intera famiglia reale, per mettersi al sicuro, al riparo delle truppe alleate, che intanto dopo lo sbarco in Sicilia, occuparono, conquistandola, buona parte dell’Italia meridionale.
Le forze politiche del CNL (Comitato di Liberazione Nazionale), rappresentante tutte le forze politiche antifasciste, riunitesi a Salerno per la prima volta, decisero di sbarazzarsi anche del vecchio Sovrano (Vittorio Emanuele III°, perché lo ritenevano colluso col fascismo di Mussolini e della sua politica razzista che era stata avallata dallo stesso.
Questa decisione trovò l’opposizione del Comando delle truppe d’occupazione degli alleati e si rimandò il tutto ad una consultazione referendaria da tenersi appena l’Italia intera fosse stata liberata dall’occupazione nazista. Intanto le prerogative reali del Sovrano (Vitt.Emanuele III) con un compromesso accettato da tutte le forze politiche e dal Comando delle truppe Alleate) ritennero che avrebbero dovuto passare al principe Umberto, che fu designato Luogotenente Generale del Regno d’Italia.
Tale Nomina, fu suggerita e caldeggiata dall’ex Presidente della Camera, Onorevole Enrico De Nicola, per convincere il vecchio sovrano, (Vittorio Emanuele III) a cedere al figlio le prerogative reali senza, tuttavia, perdere la dignità di Re e, mettersi da parte per un po’, per non far perdere definitivamente il potere di rappresentanza dello stato all’istituzione monarchica”.
“Professò, spiegateme buone, ‘O vecchie, comm’ ‘a pigliaje?” Interrogò il buon Tore Castagna
“Chille ere tuoste, ere permalose, comme faccette ad agliottere chille pinnele, accussì amare? Scusate professore, mi spiego meglio, ve lo dico in italiano “ Come la prese il buon vecchio Sovrano? Quello era un tipo rigido, duro, permaloso. Come fece ad inghiottire una pillola, così amara? “
Risposi senza perdere tempo: “Non capacitatosi immediatamente, andava profferendo in dialetto piemontese, quasi come una cantilena, che ( in casa Savoia si comanda uno per volta)” .
Forse fu la stagione primaverile, la speranza, che la bufera della guerra stava volgendo alla fine e si attendevano giorni migliori con un futuro più sereno, si rassegnò a trascorrere quel periodo transitorio nell’amena collina posillipina, a Napoli, a villa Rosebery nell’insolita veste di pescatore, qualcuno andava sussurrando “ ‘o Piscatore do’ mare ‘e Pusilleche”.
Intanto Umberto da Luogotenente del Regno si accordò con le forze politiche del CNL e firmò, anche, su pressione del comando delle truppe alleate americane ed inglesi, l’ormai, divenuto famoso, Decreto Legislativo Luogotenenziale numero 151 del 25 giugno 1944, che stabiliva che “ Dopo la liberazione del territorio nazionale, le forme istituzionali sarebbero state scelte dal popolo italiano, che a tal fine – avrebbe eletto – a suffragio universale, diretto e segreto, un’Assemblea Costituente per deliberare la nuova costituzione dello stato, dando per la prima volta il voto alle donne.
Durante il periodo luogotenenziale, Umberto II° di Savoia, che va dal 2 giugno 1944 al 8 maggio 1946, fu anche istituita con la sua firma, una Commissione per redigere “lo Statuto di Sicilia”, che promulgherà in seguito, esattamente il 15 maggio 1946, quando dopo il 9 maggio 1946 divenne Re. Statuto della Sicilia, che istituì l’autonomia della Regione Sicilia e permise i cardini e la legislazione isolana che tuttora si ricadono”
“Nu poche, ‘o Re, ho facette Umberto, professò! Ma comme fuje ca po’, quanne se facette ‘o referendum nun ‘o vulettere? Nce fujene bruoglie, vutajene pure ‘e femmene, fuje ‘na cosa giuste, ‘e cuntegge de’ vote fujene esatte, precise o nce stevene schede sbagliate, ritenute nulle, ca s’erene cuntrullà e, po', nun se facette niente? Agge sempe sentute ‘e dicere ca ‘o risultate nun fuje schiacciante p’ ‘a Repubblica? Vurria sapè a verità, si ‘a sapite?”
Le foto e le immagini sottostanti sono:
Sua Maesrà Re Umberto II° di Savoia Re Vittorio Emanuee III° a Brindisi, che passa in rassegnauna formazione del Regio Esercito Dopo La firma dell'Armistizio a Cassibile
La stretta di mano tra Il gen Castellano Per L'Itraliaed il Gen. Eisenaur per gli Alleati I capi fondatori della Repubblica Italiana
i Ministri del 1° Governo De gasperi 10 Dicembre 1945
Nenni, Ruini, Vernocchi, De Gasperi, Togliatti. Simboli dei partiti che rappresentavano il popolo alla prima elezione del 1948 e furono così fino al 1072; On. Enrico De Nicola Ex Presidente della Camera Prima del Fascismo, poi 1° presidente della Repubblica Italian
Curiosità storiche e mitologiche. Posti e luoghi di Napoli. Mestieri antichi napoeltani. Poesie in Napoletano. Racconti dialogici tra i due alter-ego dell'autore del blog: Sasà (lo scansafatiche, l'es) e il professore (il saggio, il super-io) sullo sfondo di una Napoli con le sue bellezze e contraddizioni.
giovedì 2 ottobre 2025
La Luogotenenza e il Re di Maggio decima puntata (prima parte
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E' sola prima parte della luogotenenza di Umberto Ii di savoia, cisarà quantto ptima il seguito
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