Buon Giorno – Buona Domenica 12 Ottobre 2025
-- San Felice--- Sant’ Orsola -– Sant’ Edoardo –
Buon giorno, finalmente tra le tante notizie che ci fanno rattristare e preoccupare,specie per i due conflitti in essere, quando si apprende una buona, che ci fa sperare che dopo l’annuncio dell’accordo di una tregua del conflitto israelita e palestinese, si possa con la firma dei governanti delle due parti, alla presenza dell’attuale presidente dell’Onu, Gutierres, si addiverrà finalmente ad una pace duratura. Sono previsti nell’accordo, che nelle successive 24 ore, ci sarà lo scambio dei vari ostaggi e prigionieri, con il ritorno alla proprie case Le trattative sono state lunghe e complesse, ma il buon senso alla fine ha trionfato.
Ugualmente però, oggi vi posterò, come promesso ieri una mia curiosità mitologica per mettere in risalto, che il bene supremo l’amore, a volte discusso e contrastato.
Eccovi la Curiosità mitologica:
Il Mito di Adone - L'amore eterno
Chi era “ Adone, e che rappresentò ? Vi piace saperne di più ?
EccoVi ……..accontentati.
Facendo seguito, come preannunciato
nella commovente storia di amore, quella di Pigmalione con la statua da lui
stesso creata, Galatea, somigliante Afrodite, ecco a parlarvi di
Adone, mitico personaggio dell’antichità, rappresentante il frutto dell’amore
incestuoso tra un padre e una figlia, è un altro esempio di amore, come veniva
inteso nelle credenze degli antichi greci, che erano soliti immaginare un
connubio tra il naturale ed l’innaturale, giustificando spesso il sottile
passaggio dall’ umano all’eterno.
A Cinira, nipote di Pigmalione. fondatore della città di Pafo sull’isola di
Cipro, gli nacque una figlia ( Mirra o Smirra), che, appena divenne una
leggiadra giovinetta, s’innamorò perdutamente del padre. Mirra si considerava
bellissima e spesso si vantava di avere i capelli più belli della stessa
Afrodite (Venere) la dea della bellezza e per questo fu punita. La punizione consistette
nel fatto che, Mirra, (per volere degli Dei olimpici, che mal sopportavano
questi affronti dai mortali), presa da irrefrenabile passione pel padre, con
inganno inebriò il genitore con essenze irresistibili e giacque con lui per
dodici notti consecutive.
Durante l’ultima notte al bagliore di un lume nascosto Cinira si destò
dall’ebbrezza e scorta chi era la compagna di letto e scoperto l’inganno, andò
su tutte le furie e brandendo la spada si scagliò con veemenza contro la figlia
per ucciderla.
Mirra, per sfuggire alla morte e
conscia che portava in seno un bambino, concepito in quell’amore proibito, e
piena di vergogna, pregò gli dei di scomparire e di non esistere né tra i vivi
, né tra i morti.
Padre Zeus (Giove) s’impietosì e trasformò Mirra in un albero, che piange con
le lacrime più aromatiche nel partorire il proprio frutto, il frutto del legno
( Adone).
Divenuta albero, Mirra partorì così il suo primo frutto (Adone) che era un bambino bellissimo, tanto che Afrodite (Venere), lo nascose chiudendolo in una cassa, che consegnò a Proserpina o Persefone (la dea degli Inferi) perché la custodisse. Proserpina, incuriosita del contenuto, aprì la cassa e visto il bel bambino , non volle più restituirlo.
Tra le due
Dee nacque così una contesa, che, fu risolta da padre Giove con questo
verdetto, il fanciullo, finché non diventava adulto, una parte dell’anno la
trascorreva da solo, un’altra parte con Proserpina ed un’altra con Afrodite.
Intanto Ares (Marte) roso dalla gelosia per le attenzioni amorose, che Afrodite
profondeva per il fanciullo, durante una battuta di caccia fece ferire a morte
da un cinghiale il bel Adone, Il cui sangue, spargendosi per tutta la
boscaglia, dove ricadeva, faceva sorgere anemoni rossi variopinti, che però
appassivano molto presto.
Il Mito di Adone sta a simboleggiare nel cinghiale la stagione invernale, che
spegne la vita della natura ( la morte apparente, il periodo che Adone
trascorre presso Proserpina negli inferi), e nell’amore eterno voluto da
Afrodite finché non si congiunge con Adone, che si manifesta nella rinascita
della vegetazione in primavera con il rifiorire nei campi dei primi fiori anche
se dopo breve tempo appassiscono.
(le primule – il sangue di Adone)),
Le immagini sottostanti sono:
L' albero della mirra nell 'isola di Socotra;
Venere e Adone
Primula rossa (anemoni rossi)
La primula bianca , denominata anche “ Primavera”perchè rappresenta il primo fiore che rinasce dal letargo invernale






l'amore come lo intendevano gli antichi greci sapevano anche con altri miti , che vi parleo e dettaglierò alle prossime puntate, Narciso e Ermafrodito
RispondiEliminaAppassionante lettura, buona domenica , Professore
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