venerdì 10 ottobre 2008

Storia di Chiaiano 5 pun/ partiti dei dopoguerra


5^ puntata

 Capitolo decimo 
   Nascita dei partiti politici nel dopoguerra


Dopo il Referemdum istituzionale del 1946,  Chiaiano, ebbe anch'essa la nascita dei partiti politici con una propria sede locale, ricalcando quelli cittadini e nazionali, in ottemperanza delle imminenti elezioni, sia politiche, per eleggere il Parlamento Nazionale, sia amministrative, per eleggere il Consiglio Comunale della Città, che si fossero tenutedi lì a poco. In poche parole la vita, dopo la bruttura della guerra e della Dittatura Fascista, riprende il suo corso, s'inizia un'aria nuova di libertà, dopo gli anni bui, dettati  dal fascismo mussoliniano con un oscurantismo culturale autarchico.
Dopo le associazioni cattoliche, anche i partiti politici si costituiscono, quali rappresentanti dei ceti di diversa estrazione  sociale, così, per la classe lavoratrice, formata per lo più di operai e  braccianti, si fondarono così localmente, il Partito Comunista Italiano, avente come simbolo quello della  sola falce e martello e stella su una bandiera rossa, sovrapposta al tricolore, ed  il Partito Socialista Italiano, quello che aveva come simbolo un falcetto ed un martello su un libro aperto con lo sfondo di un sole nascente.

Simbolo del Partito Comunista Italiano
Simbolo del Partito Socialista Italiano















Il primo segretario del locale Partito Comunista Italiano fu Giacinto Rossi, un ferroviere calabrese, che aveva trovato casa proprio a Chiaiano-Polvica, che riuscì a creare un buon numero di iscritti e così si potette aprire la prima sede in piazza Nicola Romano a Polvica, che rese famosa tale piazza, dopo il buon successo elettorale del 1948 , facendola definire dagli avversari politici "la Piazza Rossa", difatti quasi il 90% degli abitanti del comprensorio di Polvica (frazione di Chiaiano) votò Partito Comunista.In realta.
 La costituzione del Partito Comunista fu pensata e nacque nella "Cantina e Pasquale 'o Scuonceche", che era ubicata sul Corso Chiaiano di fronte al Municipio del Quartiere e guarda caso , dopo circa 4O anni, divenne la definitiva sede e la fine della sua attività. 
Il primo partito rappresentante la Sinistra, fu, però, localmente presente il "Partito Socialista Italiano", quello per intenderci, di Pietro Nenni, come detto pocanzi, la sede prescelta fu un basso ubicato di fronte alla sede della D.C. (Democrazia Cristiana) sulla Via Santa Maria a Cubito sottostante il palazzo di Giovanni Chianese, dove attualmente esiste l'Autoscuola Musella. Il primo segretario del P.S.I. di Chiaiano, fu Pasquale Ferraro,un ferrotranviere dell'azienda tranviaria " ATAN "che con altri colleghi riuscì a coagulare intorno al suo partito la gran massa di lavoratori, di giovani studenti e futuri intellettuali.

Gli altri partiti politici, che rappresentavano il cosiddetto ceto medio, i notabili, i parzonali (i padroni terrieri) furono localmente, il più numeroso di consensi elettorali era il partito della D.C. ( la democrazia Cristiana) , dove confluirono automaticamente i cattolici (quelli del vecchio Partito Popolare), per la grande propaganda che veniva  fatta nelle chiese a suo favore, avendo il papa, Pio XII, scomunicati sia i Socialisti che i Comunisti, e lasciati fuori dal Governo della nazione, perchè  cosi voluto dagli americani nella concessione degli aiuti economici, nota come " Piano Marshal".
La sede del partito della D.C. fu creata in locali in basso del Palazzo Giordano, quello che guarda il Corso Chiaiano (prima conosciuto come Corso Umberto I), pare fossero gli stessi locali utilizzati dal vecchio partito dei “Fasci di Mussolini” , il  suo primo segretario politico locale fu il cavaliere  Bellotti, un arzillo vecchietto, che camminava col bastone,  poi in seguito segretario fu  fatto il cattolico, Giovannino Diodato, impiegato degli uffici comunali  di Palazzo San Giacomo.

Simbolo del Partito della D.C..
All'inizio Del Corso Chiaiano sul lato destro, dove attualmente c'è il Bar Centrale, nacque per i nostalgici del vecchio regime fascista, divenuto, poi, Il partito MSI  (Movimento Sociale Italiano) avente come simnbolo un'ara sprigionante una fiamma con i tre colori del tricolore (rosso, bianco e verde), il suo primo segretario fu un certo Smeraglia, tra i suoi più ferventi adepti furono , Pasquale Morfino (ex Giudice Conciliatore della Zona), Traversa Raffaele. che fu poi il rappresentate negli anni settanta di tale partito nel Consiglio di Quartiere di Chiaiano, e l'indimenticabile "Mimì 'o Capitano".
Simbolo del M.S.I. del 1948
Nacquero infine Il Partito Social Democratico, quello noto come il partito  di Saragat, dopo la famosa scissione di Palazzo Barberini del Psi, che si presentava  col simbolo di un cerchio racchiudendo un Sole nascente ed ebbe la sua sede provvisoria nel locale del " Salone do' 'ngignere" ubicato lungo il Corso Chiaiano difronte allo spiazzo  dove c'era la segheria ed il deposito di legname, dei Chianese. Legname  prodotto ed accatastato, proveniente dalla  locale Selva di Chiaiano, dove vi erano, anche, accatastate con grosse file le famose " Chiancarelle" (traversine di legno utilizzate per fare soffitti e tetti).

Simbolo del Partito P.S.D.I.
 e poi, dopo la sconfitta della monarchia (quella del Regno Sabaudo). si ebbe anche la costituzione del  " Partito Monarchico, noto come il partito di Achille Lauro.
Tale partito era simboleggiato da una stella a cinque punte con al centro una corona regale, tanto che era chiamato, anche, il partito della "Stella e Corona" ed era rapprasentato nel nostro quartiere dalla famiglia di Giovanni Chianese, che fu pure candidato per tale partito, affiancato nella frazione di Polvica dalla famiglie dei Monteasi.
Simbolo del Partito Monarchico ; Stella e Corona

 Mancò solo a quell'epoca  la  sede del partito del - Uomo Qualunque - di Gugliemo Giannini, 



Simbolo del partito dell' Uomo Qualunque

 non trovando adepti nel nostro quartiere, ne voti di simpatizzanti e quindi non si radicò e nelle successive tornate elettorali scomparve definitivamente  dal contesto politico sia cittadino che nazionale.
Alcuni partiti, poi, per fare un fronte unico si coalizzarono e si presentarono alle elezioni politiche con il simbolo della effige della testa di Garibardi, mentre all'elezione per eleggere il Consiglio Provinciale della città , utilizzarono come simbolo, il Golfo di Napoli con lo sfondo del Vesuvio,  mentre il partito della D.C. contrapponeva  il suo simbolo lo scudo crociato, dove si conficcavano le falci e frecce e così difendeva la Nazione e le città dai compagni Comunisti e Socialisti, definendoli  rivoluzionari russo-bolscevichi.
 La testa Di Garibaldi ,simbolo del Fronte Democratico
Manifesto Contrapposto della D.C. 1948



Si assisteva,  quindi a comizi tenuti da bravi oratori di tutti i vari partiti, dove assistevano pochi, ma generosi iscritti e simpatizzanti, che temevano ancora rappresaglie degli spioni delle Questure, retaggio del passato regime fascista.



1 commento:

  1. vedo che sei già molto avanti, il mio è senz'altro un incoraggiamento a proseguire, un po' di storia dei territori fa sempre bene (e farebbe bene anche a chi in quei territori viene senza conoscerne molto)
    torno con un po' di tempo a leggere il tutto con calma.
    a presto

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