Piazzetta di Ponte Caracciiolo a Chiaiano |
La strada che porta alla zona ospedaliera “ la Nuova Toscanella”
Non
tutti sanno che la strada, nota come “Nuova Toscanella”, fu prevista
nell’ambito del piano ospedaliero dal ventennio fascista prima
dell’ultimo conflitto mondiale e fu realizzata solo nel dopo-guerra
negli anni 50/60 dello scorso secolo.
Dal
centro di Chiaiano – Polvica, per raggiungere il borgo di Ponte
Caracciolo, da dove si entrava facilmente al costituente Polo
ospedaliero, (Cardarelli, Monaldi, il nascente nuovo Policlinico ed il
rosso Ospedale del Cotugno), esisteva solo la vecchia Cupa Toscanella, che era un’angusta stradina di campagna, che iniziava da Via Barone a Polvica e si portava presso un piccolo borgo, dove esisteva un'osteria ed un incrocio di strade diverse. Il
piccolo Borgo era la Toscanella ed il suo incrocio prese nome di
Fondina (Abbascia ‘a Funnina), dove vi era una famosa Cappella dedicata
alla madonna, di S.Maria di Costantinopoli , ora divenuta solo un
rudere.
Dall’incrocio della Toscanella è possibile e lo è tutto oggi, raggiungere sia il Frullone, sia la zona di San Rocco e quindi Napoli, ed ancora da questo medesimo incrocio si può raggiungere la masseria dei Quaranta, da dove, grazie all’attraversamento della più piccola masseria di Nicola Bisogni si giunge facilmente il Borgo di Ponte Caracciolo.Alla fine degli anni ’50 durante l’amministrazione comunale del Sindaco, Achille Lauro, il comandante monarchico, espropriata buona parte dei terreni collinari, agricoli e boschivi, della Toscanella, come già prevista nel completare il complesso ospedaliero ante bellum) fu realizzata e costruita l’attuale Via Nuova Toscanella, che collega la zona di Ponte Caracciolo e i caseggiati di Via Barone di Polvica – Chiaiano, ed infine, ora, attraverso la nuovissima via dei Ciliegi anche la strada provinciale, S. Maria a Cubito e l’asse mediano.
Rudere della Cappella della Toscanella a Via Fondina a Chiaiano |
Targa della Cupa della Toscanella, dopo la via Fondina a Chiaiano
Dall’incrocio della Toscanella è possibile e lo è tutto oggi, raggiungere sia il Frullone, sia la zona di San Rocco e quindi Napoli, ed ancora da questo medesimo incrocio si può raggiungere la masseria dei Quaranta, da dove, grazie all’attraversamento della più piccola masseria di Nicola Bisogni si giunge facilmente il Borgo di Ponte Caracciolo.Alla fine degli anni ’50 durante l’amministrazione comunale del Sindaco, Achille Lauro, il comandante monarchico, espropriata buona parte dei terreni collinari, agricoli e boschivi, della Toscanella, come già prevista nel completare il complesso ospedaliero ante bellum) fu realizzata e costruita l’attuale Via Nuova Toscanella, che collega la zona di Ponte Caracciolo e i caseggiati di Via Barone di Polvica – Chiaiano, ed infine, ora, attraverso la nuovissima via dei Ciliegi anche la strada provinciale, S. Maria a Cubito e l’asse mediano.
In quell'occasione si
assistette ad una mobilitazione lavorativa di massa, mai vista prima, i
disoccupati della zona, (i Chiaianesi senza arte, ne parte),
parteciparono alla costruzione della nuova strada “ la Toscanella “ per
mezzo dei famosi Cantieri-Scuola. Cantieri-Scuola d’edilizia mobile,
creati nel dopoguerra per assorbire la disoccupazione dilagante dopo la
chiusura di fabbriche e l’abbandono dell’attività agricola, furono
l’unica opportunità di lavoro per sfamare la cittadinanza postbellica.
Dopo tale momentanea occupazione, i lavoratori utilizzati nei cantieri
scuola trovarono poi una sistemazione definitiva nell’apparato
costituendosi del Comune, divenendo così lavoratori stabili negli enti
allora formatisi per servizi vari, quali la nettezza urbana, il corpo di
vigilanza municipale, e tanti altri servizi specializzati.
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