La Seconda puntata del Fantastico processo di piazza del Plebiscito, descrive e narra il Dibattimento, che si tenne fuori Palazzo Reale nella Piazza del PLebiscito
Prima parte
della “Seconda Puntata”
Il
Dibattimento fuori Palazzo Reale nella piazza
Uscendo
dall’androne verso la grandiosa piazza del Plebiscito, quasi come mi era
capitato spesso nella mia vita reale, quella di partecipare ed assistere a
grandi manifestazioni pubbliche con grandissimi oratori in occasione d'elezioni
politiche e di scioperi generali per rivendicazioni sociali ed economiche,
quasi come per incanto, intravidi apparire verso l’emiciclo del colonnato all’altezza
delle statue a cavallo di Carlo III e Ferdinando IV, un grande palco montato,
come una sorta di Aula di tribunale all’aperto, con banconi per i giudici,
tavole e sedie a destra ed a manca per l’accusa e per la difesa e sotto il
palco in mezzo a delle transenne, la giuria, che sedeva su tre fila di scanni,
circa 50 persone, mischiate tra donne ed uomini, che rappresentavano il popolo,
in ogni sua scala sociale senza alcuna distinzione; in quanto erano presenti (Benestanti,
Indigenti, Imprenditori, Dirigenti, Operai, Impiegati, Professori,
Intellettuali, Professionisti, ex Senatori e Deputati, Ex Ministri, Poeti,
Musicisti), insomma c’erano tutte le categorie sociali del vero popolo
napoletano, mentre ai lati, su gradinate
di legno a forma di anfiteatro, sedevano tanta gente incuriosita per assistere
ad un inusitato spettacolo.
Sul palco in
piedi a presiedere momentaneamente l'improvvisato tribunale, c’era l’ultimo Sindaco del Regno di Napoli, (Don
Giuseppe Pignone del Carretto, il principe d'Alessandria, nonché marchese di
Oriolo) che,
insieme a (Don Liborio Romano, l’ultimo Ministro degli
interni all’epoca di Re Francischiello), andò a consegnare le chiavi della
città al generale Garibaldi a Salerno, dopo la fuga del Re Borbone il 7
settembre del 1860), che mi chiamò e mi invitò ad insediarmi come
Giudice-Moderatore di quel fantastico processo.
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