mercoledì 3 dicembre 2025

Buon giorno – Buon Mercoledì 3 Dicembre 2025

 

Buon giorno – Buon Mercoledì  3  Dicembre 2025

- San Francesco Saverio – San Claudio – Santa Ilaria-

-

Manipolare e  pretendere che una persona, anche se è un familiare, si comporti diversamente da com'è,  sia nel suo modo di pensare e di esprimere la sua opinione, non è  il solo un modo per far capire che    ascoltare, e un  degno di rispetto.

Insomma il rispettare è un atteggiamento da assumere nel rendersi conto che ogni persona ha diritto di rappresentare se stesso, specie quando è convinto  del proprio valore e della propria dignità.

Il rispetto è una forma di vita gratuita e non desume  condizioni particolari per esercitarlo, quindi non può esistere il “Ti rispetto se…”. Spesso però il rispetto, non è esercitato, nè attuato nei propri confronti, quando si vuole a tutti i costi aver ragione e si è convinti, che la propria posizione è l’unica possibile.

La mancanza di rispetto è una violenza vera e propria, e può provocare dissensi inconciliabili non solo verbali, ma a volta anche cruenta.. Osservare il rispetto è quindi  un comportamento  rituale non solo verso gli altri, ma anche verso norme e vari regolamenti,  che consentono di sentirsi un individuo degno di considerazione, e da  imitare per vivere in una società democratica, dove sono previsti diritti e doveri uguali per tutti.

Ho apprezzando i commenti fi invito a continuare nel descrivervi le curiosità storiche degli antichi mestieri soppressi, vi posterò ugualmente un personaggio particolare, una specie di imbonitore, capace  di annullare ogni malefico sortilegi, e rendevano il luogo, asperso di incenso, immune. dalle fatture, che recavano malocchi

'O 'Ncenziere

‘O ‘Ncenziere era un venditore ambulante d’incenso, o meglio vagabondo, che andava da un capo all’altro della città irrorando fumi di incenso a destra ed a manca, come rimedio contro il malocchio e la mala sorte.

La figura d’ ‘o ‘ Ncenziere era rappresentata da un omone dalla gobba pronunciata, che camminava lentamente a causa di una malformazione delle gambe, vestiva con pantaloni alla zuava, camicia scura sotto un frac dismesso con fregi ed orpelli vari, nonché in testa recava una feluca inghirlandata di amuleti, (ciondoli di piccoli gobbetti di color rosso, larve di serpenti, scheletri rinsecchiti di rane).

L’incenso, che irrorava (a suo dire) serviva a tener lontano Jettatori provetti di malocchi ed a scacciare la scalogna, che si era insinuata in un negozio, in una famiglia pronunciando la cantilena celebre :

”:Aglie, fravaglie, e fattura ca unu quaglia "

‘E ‘Ncenziere , come i sacerdoti dell’antico Egitto erano convinti, che il potere dell’incenso e biascicando la vecchia litania :

(‘Na carta ‘e ‘ncienze, ‘nu sorde!
‘Ncienze sante, ‘ncienze ricche!
Sciò, sciò, ciucciuvettele!
Male lenghe, uocchie sicche, !)

facevano intendere di essere capaci di annullare ogni malefico sortilegio e rendevano il luogo, asperso di incenso, immune. dalle fatture, che recavano malocchi.

L’incenso, come la mirra e l’oro, furono i doni portati dai Re Magi alla grotta di Betlem alla nascita di Gesù Cristo ed erano già a quel tempo simbolo di onoranze dei Re Sacerdoti ai loro Dio.

 Attualmente l’incenso lo si usa nelle cerimonie solenni della chiesa cattolica sia cristiana, che ortodossa, e per purificare i morti nel loro viaggio per l’aldilà.

 

Le immaggini sottostanti sono:

Incenziere, irroratore ambulante di incenso;

Il re Magio , Baldassarre, che porta inc;enso a Gesù;

Venditore d'incenso di oggi.




 

 

 

 

2 commenti:

  1. Ne posterò ancora altri mestieri e personaggi di un tempo, che ho e abbiamo vissuto quelli dela mia generazione nel dopoguerra. grazie per un vostro commento, buona giornata.

    RispondiElimina