Buon giorno – Buon Sabato 6 Dicembre 2025
-- San Nicola – Santa Dionisia – Sant’Asella ---
L’entusiasmo, è quel sentimento intenso di provare una gioia nell’adoperarsi per farla accadere, che si crede migliorerà la nostra esistenza. Infatti, l’entusiasmo è come una molla, che scatta, nel proprio essere, un meccanismo essenziale per vivere la nostra esistenza.
Quindi senza entusiasmo qualsiasi attività o un “modus vivendi” compor,tamentale che s'intraprende, il più delle volte, non gratifica la sua realizzazione, ma è solo il modo di andare avanti per uniformarsi alla realtà vigente. Si può affermare che: “Com'è bello provare entusiasmo, credendo che esiste una possibilità di cambiare le cose, che non vanno per il verso giusto desiderato”.
Dopo questa mia visione sul sentimento, che si prova senza entusiasmo, nell’agire e vivere comunque la realtà, ugualmente, oggi, vi posterò un personaggio speciale (con una funzione utilissima), delle curiosità storiche dei mestieri antichi napoletani scomparsi, riguardante un lavoratore ambulante, che offriva per venderli, accessori necessari per apparire con un aspetto dignitoso e piacevole.
Dalle curiosita storiche di Sasà ‘o Professore, antichi mestieri napoletani soppressi
'O PETTENESSARE
‘O Pettenessare (il Pettinagnolo), era un venditore, una volta, ambulante, che con un grosso cesto andava a vendere per strada offrendo pettini, pettenesse e bigodini.
Il pettine si può dire che è nato con l’evoluzione dell’uomo, tanto che già usato nell’era neolitica, come è documentato da reperti ritrovati nei pressi di ossa umane.
Il pettine può essere costruito in materie differenti: tipicamente, i pettini sono in osso, in metallo, in plastica, ma possono essere anche in madreperla, o in legno, o in altri materiali.
Di
pettini ce ne sono di varia foggia e di vario materiale e per vari usi.
Possono essere di corno (i più resistenti), di osso, di tartaruga,
d’avorio (i più pregiati), di bossolo ed anche di metallo, come quelli, di
ferro o di alluminio, utilizzati dalla povera gente specie durante il periodo
bellico.
Attualmente si fabbricano in tutte le varie fogge con materie plastiche.
A secondo l’uso i pettini si possono
definire:
Pettene
Larghe =Pettine rado,
utilizzato per lo più dalle donne per strigare e ravvivare: Pettene Astritte = Pettine stretto con denti
fitti che serviva per eliminare dai capelli “ ‘e peducchie ” (i pidocchi) “ ’e lénneme”(le larve
dei pidocchi).
Pettene
Lasche = Pettine utilizzato
per ravvivare i capelli dei neonati senza tirarli dal cuoio capelluto. Pettenecchia = Sorta di pettine
utilizzato per pulire seghe ed vari utensili con denti. Pettenessa = Sorta di pettine a denti
larghi, spesso ricurvo, spesso intagliato od ornato, che serviva per sostenere
le trecce dei capelli lunghi avvolte nel tuppo, dietro l’occipite.( cioè
crocchie femminili di capelli raccolti sulla nuca, con le quali erano solite
conciarsi le donne dei vicoli)
‘O
Pettenessaro (il
Pettinagnolo), quando era ancora ambulante, e andava per strade e vicoli si annunciava
gridando: :“Piettene e Pettenesse ! Neh,
Perucchiuse, Accattateve ’O
Pettene!
Ve donghe pe’ ‘na lira!
Sparagnate ‘e fa ‘e perucchie a
cuofene, fetiente!
Le immagini sottostanti sono:
Pettine d'osso trovato,tomba vichinga
Pettine ritrovato età del bronzo Pettini con varia impugnatura Pettine d'alluminio utilizzato nel dopoguerra dalle genti povere Pettine a denti larghi; Pettine a denti stretti per pulire pulci e pidocchi Pettine con denti molto radi per neonati; Pettine detto Lasco per neonati Pettenecchia, pettine per pulire utilizzato per pulire seghe ed vari utensili con denti. Pettenessa, pettine per fermarei capeli lunghi delle donne








augurandovi buon fine settimana, domani è un 'altro giorno e se vi fa piacere conyinirò con le mie curiosità sui mestieri soppressi.lasciate un commento .
RispondiElimina, grazie
Sempre interessante la lettura, buon sabato Professore
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