lunedì 24 settembre 2007

Il Mito di Ermafrodito


Chi era “ Ermafrodito” e che simboleggia ? Vi piace saperne di più ?
EccoVi ……..accontentati.



Parlare di Ermafrodito a prima vista può sembrare imbarazzante, perché si deve trattare l’argomento sesso, ma gli antichi Greci vivevano senza alcuna inibizione insegnandoci che tutto quello, che ammiriamo e ci gira intorno, è frutto della natura, e non può essere considerato riprovevole.
Ermafrodito nacque dall’unione di due Dei, considerati gemelli, poiché avevano il giorno di nascita comune, (cioè il quarto giorno di ogni mese lunare)

Ermes ( mercurio)





Statua della dea  Afrodite (la dea della brellezza)




 
 Ermes (Mercurio)  ed   Afrodite (Venere), erano:
Entrambi erano figli di Urano (il cielo notturno) e di Emera (la luce del giorno)
Afrodite, partorito Ermafrodito e, non potendo tenerlo con sé, appena bambino l’affidò alle cure delle Ninfe del Monte Ida, dove fu allevato in una grotta.
I lineamenti del fanciullo rimarcavano sia quelli del padre ( Ermes = mercurio), che quelli della madre (Afrodite =venere),  era una bellezza divina.
All’età di quindici anni il fanciullo lasciò i monti della sua infanzia ed andò in giro per tutta l’Asia Minore ammirando soprattutto le acque (Laghi, Sorgenti. Fiumi, Stagni).
Girovagando senza meta alla fine giunse in Caria, presso la magnifica sorgente della ninfa Salmakis (Salmace).
Salmakis (Salmace) non era la solita ninfa, che passava il tempo ad andare a caccia per i boschi, ma stava tutto il giorno a pettinarsi i lunghi capelli ed ad ammirare se stessa nello specchio dell’acqua della sua sorgente


Ermafrodito e salmace alla Sorgente




Nell’avvicinarsi alla sorgente Ermafrodito fu scorto da Salmakis, che attratta dalla sua bellezza subito se ne innamorò, senza riuscire però a sedurlo,.
Ermafrodito, respinse le avance della ninfa, ma desideroso di farsi un bagno nelle limpide e fresche acque, entrò nella sorgente.
Mentre s’immergeva, Salmakis riuscì ad abbracciarlo, anche se respinta, ed invocando gli Dei Olimpici, ottenne dagli stessi di diventare un tutt’uno con il figlio di Ermes ed di Afrodite, cioè un corpo solo con i caratteri genitali dei due sessi ( maschile e femminile) che da quel momento ( il giovane figlio di Ermes e di Afrodite) venne chiamato Ermafrodito.
All’inizio Ermafrodito veniva confuso con Eros (il dio dell’amore) anch’esso ritenuto figlio di Ermes e di Afrodite, ma quest’ultimo aveva solo un aspetto di un fanciullo dalla bellezza femminea.

Ricapitolando sulla concezione dell’amore gli antichi Greci ci hanno tramandato l’insegnamento, che dell’amore non se ne può fare a meno e bisogna che lo si rispetti sempre in ogni sua manifestazione, perché è il collante, che ci permette di vivere tutti insieme in armonia..

2 commenti:

  1. < Ciao Salvatore, interessantissima questa leggenda greca, come tutte le altre d'altronde!! Un caro saluto, Angela>

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  2. Che bel racconto..! una leggenda appassioanta, molto interessante! a me è piaciuta e molto caro Sasà! ottimo bravo !!!

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