venerdì 14 settembre 2007

Zucchini alla Scapece


A proposito di cucina Napoletana e delle sue rinomate gustosissime leccornie, vuoi conoscere chi preparò per primo i cosiddetti Zucchini Alla Scapece, un contorno senza tante pretese, che delizia il palato dei buongustai napoletani.


  Zucchine, tagliate a forma  di rondelle mentre friggono
dopo che essere state fritte, trattate con aglio, aceto e menta, diventano alla scapece




Come si presentano a tavola Gli zucchini alla scapece

State facendo l’acquolina in bocca ! Un momento ve lo dirò subito !
avete ragione sono una vera leccornia !.







A preparare “‘E zucchine a Scapece”, questo contorno squisito e pratico da servire nei pranzi a base di cacciagioni arrostite e pesci fritti, per la prima volta fu il più gran cuoco dell’antichità romana, Marco Gavio Celio Apicio, nativo di Bacoli e vissuto ai tempi d’Augusto e di Tiberio nel I secolo d.c..



Schiava addetta a sevire gli zucchini alla scapece ad un convivio


Ritratto presunto di Apicio patrizio romano , maestro dell'arte culinaria
i critici ritengono che si possa identificare in tre personaggi vissuti in epoche conseguenti
all'impero di Ottaviano e Tiberio, recante lo stesso nome.






Apicio, dalla corruzione ( storpiatura) del suo nome è derivata poi la dizione
“A scapece”, ( dal latino proposto e fatto " da  Apicio ") oltre ad essere un gran ghiottone, si beò perfino di scrivere un trattato d’arte culinaria, tutto ciò che gustava, in dieci libri dal titolo “De Re Coquinaria “ ( Il cucinare delle cose).
A quei tempi non esistevano ancora i frigoriferi, né le ghiacciaie, perciò le vivande, che non erano consumate, dovevano essere buttate o dato in pasto agli animali, perché si deterioravano  facilmente, sia nell’odore, che nel sapore e non più gustevoli.
Apicio, inventò allora un Liquamen ( una sorta d’intruglio a base di menta, aglio e aceto di vino bianco, in cui erano messi a marinare sia ortaggi fritti come gli zucchini, melanzane, ed ogni altra cosa fritta, specie pesci, come alici, anguille, capitoni. Con questo metodo si conservavano le vivande a lungo e le stesse acquistavano un gustoso sapore  acidulo e potevano essere preparate anzitempo. ( come pure la famosa salsa Garum).
Ad Apicio si deve attribuire anche l’origine della Menesta Ammaretata, La minestra sposata, cotta con altre verdure) e la semplicissima “ Caponata che prese il nome da biscotto integrale chiamato Custrum, l’attuale Fresella, che a quei tempi si consumava nelle Cauponae viarie, ( da mangiare per strada).



Spero che  è piaciuto il mio contorno"gli zucchine alla scapece" ne potete mangiare quanto ne volete, non fanno ingrassare, ne fanno gonfiare.
alla prossima ..............................

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