lunedì 10 novembre 2025

uon Giorno – Buon Lunedì 10 Novembre 2025

 

Buon Giorno – Buon Lunedì 10 Novembre 2025

--- Santa Ninfa --- Sant’Andrea --- San Leone Magno ---

Il nuovo sciopero generale" della Cgil contro il governo " per protestare contro la legge di bilancio e "contro tutti i provvedimenti, che si sono affastellati in questi anni, motivato  dal segretario generale della Ccil, cadrà venerdì il 12 dicembre 2025.        Intanto, sui canali Televisivi social, è stato commentato dai leader governativi con sarcasmo. Al-chè il sindacato ha replicato che la manovra "premia i più ricchi e non i più poveri", incentiva le diseguaglianze e "prevede una crescita sostanzialmente zero".       Vivendo questa triste realtà, mi auguro che si sia un  ravvidimento migliorativo, per poter far migliorare la vita lavortiva e non solo.

Oggi¸ però, dopo avervi augurato un buon inisio di settimana, vi posterò ugualmente una mia curiosità storica, sull’importanza della canzone napoletana, non solo per chi la suona, ma soprattutto per chi l’ascolta, in quanto trova conforta sia la mente che il cuore.

La curiosità storica di “ Sasà ‘o Professore”

 

La canzone Napoletana

 

La prima canzone napoletana considerata la forma classica è "Te voglio bene assaje", composta nel 1839.

L'autore del testo della canzone "Te voglio bene assaje" fu, Raffaele Sacco, mentre la musica fu attribuita a Filippo Campanella. Una leggenda popolare attribuisce erroneamente la composizione a Gaetano Donizetti, ma questa ipotesi non è confermata. 

 Raffaele Sacco, era un ottico, quando scrisse il testo.

Il primo Festival della Canzone Napoletana, però si ebbe e si tenne a Napoli, allora chiamato "Festival Radiofonico della Canzone Napoletana", dal 28 al 30 settembre 1952

Le canzoni, oltre a Napoli, erano conosciute in Italia e nel mondo attraverso diversi canali. Le canzoni napoletane hanno raggiunto fama globale grazie alla loro melodia e ai testi emotivi, diventando famose a livello internazionale con brani, come "'O Sole Mio"

La Canzone Napoletana: Divenne famosa in tutto il mondo, come espressione del sentimento napoletano, con la sua melodicità e le sue narrazioni, che hanno affascinato le persone.

 

Uno dei Canali diffusori della Canzone napoletana, sono i posteggiatori, che furono fondamentali per la propagazione della canzone napoletana, svolgendo il ruolo di artisti girovaghi, che (tra l'Ottocento e il Novecento), portavano i brani nelle piazze e nei locali di Napoli

. Inoltre, grazie a loro e alla diffusione delle "copielle" (fogli volanti di canzoni), la musica si diffuse rapidamente, e alcuni posteggiatori raggiunsero il successo internazionale, esportando la canzone napoletana in Europa. 

Diffusione locale: I posteggiatori si esibivano nei luoghi pubblici di Napoli, raggiungendo un vasto pubblico sia nella città che nei dintorni, aiutando così a rendere la canzone napoletana un fenomeno di massa.

Ma prima dei Posteggiatori c’erano stati i Gavottisti che suonavano canzoni napoletanre nelle loro esibizioni.         ‘O Gavottista era il musicista a pagamento per qualsiasi occasione per poter far ascoltare musica di dolci melodie o per far ballare.
"’E Gavottisti “ erano musicisti o meglio musicanti, che offrivano la loro opera per allietare festicciole in occasioni speciali, come un lieto evento (fidanzamento, matrimonio o battesimo).
"’E Gavottisti "divennero insostituibili, quando nel primo Novecento e sul finire dell’ Ottocento. erano richiesti per portare serenate ai domicili delle amanti per conto  di timidi innamorati.
La loro nascita risale all’introduzione della “Gavotta“ , (sorta di danza, originaria della Provenza, del tipo minuetto ballata a coppia), quando giunse a Napoli, fu danzata e suonata soprattutto nelle feste popolari, e nelle festicciole occasionali familiari, per cui necessitavano suonatori per allietare  le serate ed anche per far ballare gli invitati.
Prima dell’avvento delle canzoni ascoltate dalle radio, e ancora dai dischi e infine dagli Jube box, ’e Gavottisti furono i soli umanissimi propagatori di queste melodie per rallegrare le feste della povera gente      ( i Signori , i Nobili si servivano di orchestre, di complessini musicali da camera)
’E Gavottisti per essere ingaggiati si radunavano nei bar e nelle sale da caffè o botteghe di strumenti musicali, fino a quando non fu costruita la Galleria Umberto I a Via Toledo, che divenne il loro ritrovo giornaliero e poi di tutti gli addetti agli spettacoli canori musicali..
Consci della importanza del loro lavoro e consapevoli della loro insostituibilità, difficilmente abbassavano il proprio cachet per tenere alto il loro prestigio.
All’inizio del Novecento, quando la musica si propagandava e si poteva ascoltare a mezzo della produzione dei primi dischi, la loro opera non fu più richiesta e così non più necessaria, per cui furono costretti a riciclarsi, e per sobbarcare il lunare, iniziarono a suonare nei ristoranti alla moda ed i più sfortunati in osterie e bettole ed agli angoli delle strade principali.
’E Gavottisti da quel momento si denominarono

 “ ‘A Pusteggia” (Orchestrina del posto) , mentre i componenti “ ‘E Pustiggiature” (complessino musicale formato per lo più da suonatori di mandolino, di chitarra e di violino e di un cantante).
'E Pustiggiature usavano tra di loro una lingua particolare detta " 'A Parlesia" in cui alcuni vocaboli usati erano :
( 'O Tagliere per indicare il violino : Allagrossa per la chitarra ; 'O Peretto per il mandolino) infine per raccogliere le regalie,  questua con il piattino ('O Rasto).

               Canzone Napoletana: Ha raggiunto popolarità globale, cantata e ascoltata in ogni angolo del pianeta.

2 commenti:

  1. la curiosità sulla canzone napoletana è un omaggio per gli appassionati della musica, non solo per chi la suona , ma anchi l0ascolta perchè è un conforto alla spirito, alla mente e al cuore

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  2. Meravigliosa curiosita' , sulla nascita della Posteggia, che ancora oggi si gode nei piu' prestigiosi Locali. Grazie Professore

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