lunedì 29 settembre 2025

 

 

 

Buon Giorno. Buon Lunedì 29 Settembre 2025

--- San Michele – San Raffaele -- San Gabriele ---

 

Stamane innanzitutto faccio gli auguri di buon onomastico, ai tanti amici che hanno i nomi di Michele, Raffaele e Gabriele e poi faccio una ricorrente riflessione sugli avvenimenti accaduti nel quartiere di Caivano nei confronti del parroco Patriciello. un reverendo, che si prodiga ad aiutare  non solo i più bisognosi, ma anche che sta nel peccato o è un malavitoso.  

Dopo questo brutto episodio di intimidazione nei confronti di un propugnatore di bene contro il male, vi posterò, come faccio anche quest’oggi, la narrazioni delle mie curiosità storiche, inerenti a personaggi, che hanno interessato, il nostro paese nel passato.

Ottava Puntata (la prima parte) del Processo delle statue dei Re della Reggia, a Piazza del Plebiscito.(la Dinastia dei Savoia.

Re Umberto II° di Savoia

Prima parte

 

(prima parte)
Re Umberto II° di Savoia

Dopo il processo di P.za del Pleb.- I Savoia -8^ puntata


Prosieguo della narrazione  storica dell'immaginario incontro con Vittorio Emanuele II° di Savoia

Dopo la descrizione degli eventi accaduti durante il regno di Vittorio Emanuele III°,  eccovi l’ultimo Re d’Italia,Unberto II° di Savoia, Noto come il Re di Maggio.

  Sasà ‘o Professore con il collega Tore Castagna

….  

Appena m'intravide seduto nello stesso bar a Piazza Municipio, il Buon Castagna, mi salutò caldamente affermando: ”Buon giorno, Professore Sasà, ieri, quando ci siamo lasciati, mi congedaste dicendomi che avreste continuato a raccontarmi la storia sui Savoia un altro giorno, perché la questione era lunga ed occorrevano molte ore, e, poiché s’era fatto tardi,  ci salutammo.Continuò, poi Invitandomi: “Ora, però, che ci siamo rivisti, perché non mi compiaceste riprendendo da dove abbiamo lasciato e parlarmi dell’ultimo vero Re d’Italia?  Sono ansioso di ascoltare, nessuno ne vuol più parlare, è una cosa chiusa, finita, così si va dicendo! “

Mio carissimo Castagna, Rispose Sasà ‘o Professore, ti stavo aspettando e come al solito ogni mattina, quando posso, mi faccio questa capatina a Piazza Municipio, vuoi per rimembrare i tempi andati, quando entrambi eravamo costretti, nostro malgrado, venirci ogni mattina a fare il nostro dovere come lavoratori, vuoi come adesso per incontrare qualche caro amico, come te, e scambiare con lui qualche riflessione sulla realtà, che abbiamo vissuto o che ci accingiamo ad essere protagonista”. Fu la mia risposta di saluto all’esortazione fattomi dal mio interlocutore.

Ripresi a dire: “ Vuoi conoscere chi è stato ufficialmente l’ultimo Re d’Italia, o meglio quello che fu definito il Re di maggio. Va bene, te lo dico subito.

“ L’ultimo Re d’Italia è stato Umberto II° di Savoia, la sua storia fin dalla nascita è stata una sorta di compromesso, molti volevano decidere di lui (il padre, il Re Vittorio Emanuele III°, la madre, la regina Elena di Montenegro, perfino la nonna, la regina Madre Margherita di Savoia) ”

“Professò, raccontate, non vi fermate, mi stuzzica molto sapere certe cose, non immaginavo che la vita di "Umberto II" mi potesse interessare. Cosa gli capitò, la madre, la regina Elena, dove lo partorì?”

Ripresi a dire: “Mio carissimo Castagna, anche se la nascita di "Umberto II"di Savoia, non era la primogenitura della coppia reale, era lo stesso attesissima, perchè, la regina Elena, la madre, infatti aveva dato alla luce già due figlie (Iolanda (1901), Mafalda (1902) e dopo di Lui , generò Giovanna (1907) e Maria Francesca (1914) . Umberto II°, l’erede maschio, il delfino, nacque esattamente il 15 settembre 1904.

La gioia fu tale, che il padre Vittorio Emanuele III°, telegrafò nottetempo, che era nato Umberto II° di Savoia, alla Madre, la regina Margherita, che, entusiasta per la notizia e felice del nome imposto al Piccolo in ricordo dal marito Umberto I°, gli consigliò di nominarlo, principe non di Roma, come avrebbe voluto Lui, ma di Piemonte, per non fare apparire il tradizionale titolo nobiliare, che spettava all’erede al trono, un affronto al Vaticano, dato i non buoni rapporti intrattenuti con sua Santità il Papa, (che aveva scomunicato i regnanti di Casa Savoia dopo i fatti della Breccia di Porta Pia (1870). Si procedette così a nominarlo con Decreto Reale, Principe di Piemonte, giustificando che la nascita del principe ereditario era avvenuta In Piemonte nel castello di Racconigi. Era stato imposto anche a Lui, Vittorio Emanuele III°, quando nacque a Napoli (1869), e fu nominato erede al trono d’Italia, il titolo di Principe di Napoli e per ricordare l’evento gli fu intitolata una galleria a Napoli, (la famosa Galleria Principe di Napoli)
   Il buon Castagna osservò: “ Quella che si trova al museo, forse per distinguerla dalla più grande quella di fronte al teatro San Carlo, la Galleria Umberto I°.(quella fu dedicata al padre)”

Esattamente ripresi: “ Furono intestati anche ad Umberto II°, come Principe di Piemonte, vari uffici pubblici  in tante città, come pure a Napoli, esiste, infatti, l’ospedale Principe di Piemonte, attualmente rinominato e noto  come ospedale Monadi

Continuando a parlare della vita adolescenziale di "Umberto II" ebbi a dire: “ Fu un giovanotto ubbidiente e rispettoso, cresciuto sotto l’egida educazione di tipo militare, prevista per tutti gli eredi di casa Savoia, che dovevano diventare Re. Non frequentò nessuna scuola pubblica ed ebbe vari precettori, che riuscirono a forgiarlo con un carattere dominato dall’ossequio all’autorità ed alla gerarchia, sapendo fortemente sfoggiare un rigido autocontrollo.

Il principale precettore d'Umberto II, fu l’ammiraglio Bonaldi Attilio, che lo istruì con una educazione militare molto severa, tanto che  appena divenne maggiorenne preferì discostarsi dai suoi insegnamenti e dal suo metodo austero educativo,  che riteneva mal formativo e punitivo. Tale disappunto fu manifestato dal principe Umberto, quando rifiutò di partecipare alle esequie dello stesso.

Intanto anche se avesse voluto diventare un uomo di scienza ed un buon giurista, il suo destino era tracciato, doveva diventare come tutti i Savoia, un re Soldato e perciò fu avviato alla carriera militare e, ad appena ventunenne, fu nominato nel 1925 Generale militare dell’esercito.

Trascorse generalmente la propria gioventù spensieratamente a Torino nel grandioso Palazzo reale e preferiva passare le sue giornate, quando non aveva impegni di rappresentanza istituzionali, in caserma come un qualsiasi ufficiale vivendo con i suoi commilitoni, poiché rifiutava l’ambiente di corte, che riteneva troppo freddo e formale.  .

Politicamente era considerato un liberal-conservatore e contrariamente ai suoi parenti (tutta la dinastia Savoia) era un credente osservante della religione cattolica.

“Scusate Professore Sasà!” M’interruppe il buon Castagna: “Re Umberto era uno, che non teneva grilli per la testa, ere ‘nu brave giuvinotte, ossequioso del padre e della madre, è overe?  Come mai era in contrasto con Benito Mussolini? E’ vero che non correva buon sangue tra i due?  Ho letto da qualche parte che Mussolini non nutriva particolari simpatie verso di Lui, perciò relegò il Principe di Piemonte, Umberto di Savoia, ad avere una funzione del tutto marginale al potere decisionale del governo e del Regno”.

Mio caro, le tue domande meritano un'esauriente risposta, anche, se gli interrogativi, che hai posto sono molteplici e poi pensando alla situazione politica dell’epoca e poi alle vicende personali e private  specificatamente del Principe Umberto, occorrono spiegazioni plausibili.” Ripresi a dire: “Comunque andiamo con ordine, devi sapere che nessuno, anche se appartenente alla famiglia reale, poteva contraddire il Duce (Benito Mussolini), tanto che fu usata un’ azione di demonizzazione  per annientare la ingombrante figura dell’erede al trono, facendolo passare come presunto omosessuale  (come si evince da un dossier fatto predisporre, fin dagli anni venti dall’OVRA, sul conto di Umberto di Savoia, che era vigilato e controllato in  ogni  sua azione, nel quale si ingigantivano calunnie e voci strane e nello stesso tempo contraddicendosi l’une con le altre). Rapporti che parlavano d’innumerevoli avventure con donne di tutti i ceti sociali, oppure dell’impossibilità fisica da parte del giovane, Umberto di Savoia di poter procreare e pertanto si concedeva spesso e volentieri ad avere tresche con giovani camerieri antifascisti e soldati).

Tali insinuazioni diffamatorie, redatte ufficiosamente dai

  Servizi segreti del regime fascista, furono utilizzate da Mussolini, quando proclamò la repubblica di Salò, per fare propaganda contro il Regno del sud e del suo legittimo sovrano, mentre da certa cronaca rosa furono rintuzzate ed enfatizzate (specie nel secondo dopoguerra) con le voci popolari, dell’amicizia, che il principe aveva con la cantante Milly.

A questo punto l’amico Castagna m'interruppe con questi interrogativi: “Come la prese, professor Sasà, il principe Umberto a queste dicerie? Si turbava o tirava avanti senza curarsene troppo?

 Fui, così, costretto, a procedere nel raccontare,  a parlare di Maria Josè, la futura sposa di Umberto di Savoia  e risposi

 

Le immagini sotttostanti sono:

la foto di Re Umberto II di savoia, il Re di Maggio;

La galleria Principe di napoli ingresso in via Museo;

 Ospedale Principe di Piemonte, attualmente noto comr Oaspedalee Monaldi;

la foto di Milly (alias carla Emilia Mignone)

La foto Di Maria Josè , l’ultima Regina d’Italia






 

1 commento:

  1. E' solo la prima parte ci sarà un seguito chr interesserà perchè fa parte del nostro recente passato

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