lunedì 15 settembre 2025

Perchè Napoli è piena di Chiese

 

Buon Giorno Buon Lunedì 15 Settembre 2025

--- San Valeriano – San Geremia – San Ladislao –

 

Con la fine della stagione estiva termina  il momentaneo cambiamento di residenza, noto col termine “ Villeggiatura”. In realtà è il moderno concetto di vacanza, che consiste nel fare viaggi di piacere per conoscere paesi lontani, per la loro cultura e usanze diverse o nel fare soggiorni nelle nelle località balneari o montane, dove un tempo solo chi aveva un lavoro sicuro con un buon stipendio, se la poteva concedere.

Il classico periodo delle  vacanze si è sviluppato durante il “Boom italiano”, noto come il turismo balneare, che avvenne negli anni ’60 e nei successivi decenni e continuò fino all’anno 2019, in cui milioni di persone partivano verso le località di mare nel corso del mese caldo, agosto. Dopo il Lock Down per l’Epidemia del Covid-19,  il boom delle vacanze estive è ripreso, ma a causa dei costi aumentati, il periodo si è ridotto notevolmente, sia per quanto riguarda la durata, sia per evitare la calca dei vacanzieri, nelle giornate dell’andata e ritorno sulle autostrade e sulle vie per raggiungere le località scelte e preferite.

La villeggiatura per le persone di una certa età, sia per i malanni fisici, sia per non essere di peso, non avendo più l’agilità di un tempo, diventa sono un piacevole ricordo, in quanto si rimane rintanati nelle proprie dimore, raccontando le località, specie quelle balneari, dove si trascorreva il periodo della vacanza.  

Oggi, intanto, dopo la esposizione dettagliata della storia e l’evoluzione, del Debito Pubblico Italiano

vi posterò, come promesso, una mia interessante curiosità storica, che sicuramente si sono posti sia gli abitanti residenti. i napoletani, che gli occasionali turisti della grande città pertenopea, Napoli.

356^ puntata delle curiosità storiche di Sasà ‘o professore.

Napoli è piena di Chiese, perché?

 

A proposito di curiosità storiche, vuoi conoscere perché Napoli, più d'ogni altra città italiana, è piena di Chiese, Basiliche e Conventi, e Case religiose d'ogni ordine, quali i monaci Domenicani e le monache Domenicane, i frati Francescani, le Clarisse, nonché sette di Gesuiti. Nel Medio Evo erano presenti poi, le confraternite degli Olivetani, dei Teatini, dei Carmelitani, dei Minimi, dei Benedettini e dei Certosini.

Questa popolazione ecclesiastica proveniva dalle contrade più sperdute del Regno di Napoli e detti, perciò “Regnicoli”, che era una sorta di sottoproletariato clericale, che, per sfuggire alla miseria da cui era afflitta, si riversava nella Capitale del Regno alimentando qualsiasi setta religiosa indossandone il saio, e così riusciva a sobbarcare il lunario.

La concentrazione di tanti ordini religiosi proprio a Napoli, a detta degli Anticurialisti, (tra i quali il viaggiatore protestante inglese Gilbert Burnet, già nella seconda metà dei Seicento) era data da molteplici cause, in special modo dall’ignoranza, dalla superstizione, dalla possibilità di potersi salvare l’anima, facendo donazioni sia in vita o con i Legati (Donazioni ricevute Legate con l’obbligo di celebrare messe dopo la morte del donatore in espiazione dei suoi peccati), inoltre, dai cosiddetti “Diritto all’Isola" e “ “Diritto d’asilo”, (sorta d'esazione d'imposte, che anche se non previste da nessuna prammatica, (legge, editto, decreto,  o norma, come emanazione regia), lungo il corso dei secoli, era diventata prassi consolidata).

Il Diritto all’Isola non era altro, che la facoltà, che era permessa alle chiese ed ai relativi conventi o chiostri, di poter espropriare ad un prezzo irrisorio tutte quelle file d'abitazioni private, ritenute abusive, che circondavano il tempio e che erano sorte ambo i lati d'incrocio, e ne determinavano una soluzione di continuità. Per rendere chiaro il concetto basta prendere come esempio l’isola gesuita, che consisteva nel tempio del Gesù Nuovo e tutte le costruzioni, che l’affiancavano e che le giravano tutto intorno, in questo modo divenne, a poco a poco, tanta vasta, forse più di quella dell’isola, che a Napoli, comprende la Basilica di Santa Chiara.

Il Diritto d’asilo, come lo definì già a quell’epoca, il Gran riformatore inglese Burnet, era uno scandalo per la giustizia, perché rappresentava quel sotterfugio, secondo il quale un malfattore o un delinquente, dopo aver consumato una sua malefatta o un delitto, bastasse appoggiare le mani vicino ad una proprietà di una chiesa o di un convento, il che non era difficile giacché queste istituzioni religiose erano presenti per tutta la città ogni cento metri, per acquisire il diritto a rifugiarsi in essa, sfuggendo alla cattura da parte delle guardie e non poteva essere arrestato per tutto il tempo necessario per l’istituzione del processo presso il tribunale civile o penale.

Tale Diritto implicava che gli enti religiosi acquisivano un potere straordinario, noto come l’extraterritorialità, rifiutando il giudizio su tali delitti al Tribunale civile, ritenendo la competenza di quello ecclesiastico, sfociando spesso in violenti scontri tra armigeri dell’una e dell’altra parte.

Le immaggini sottostanti sono:

 

Il prete scozzese, Gilbert Burnet,

nato ad Edimburgo il 1643 e morto a Londra il 1715;

 

Il complesso degli edifici della basilica del Gesù Nuovo a Napoli

Il complesso degli edifici della basilica di Santa Chiara a Napoli




 

2 commenti:

  1. Buongiorno Professore, molto interessante , come sempre.

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    1. Grazie cara speranza, sono solo mie curiosità da buon napoletano.

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