Buon Giorno – Buon Sabato 15 Novembre 2025
--- Sant’Alberto Magno --- San Rocco Gonzalez ---
---San Leopoldo ---
La nostra vita è un dono, che spesso non è apprezzato, perché a volte è un’impresa, che comprende varie fasi, quelle gioiose, ma soprattutto quelle, che fanno soffrire, che comprendono ansie e insolite preoccupazioni.
Rispettando sempre, però la natura, che ci permette di esistere, creando un bel ambiente naturale, rappresentato dai boschi, dalla campagna, dai monti, dalle vallate, dai corsi d’acqua e dai mari, che consentono l’avvicendarsi degli esseri umani, degli animali, degli uccelli e dei pesci
Questo dono è meraviglioso specie, quando si raggiungono, da parte degli esseri umani, traguardi voluti, gratificanti per migliorare la propria esistenza come nel pensare, nel creare, dopo un accurata conoscenza, ottenendo risultati innovativi.
Intanto stamane lasciamoci baciare da questi ultimi raggi caldi del sole splendente, dell’estate di San Martino e andiamo avanti nel nostro cammino esistenziale
Oggi, nel raccontarvi le mie curiosità storiche, continuerò a descrivervi, amiche ed amic, nun una curiosità culinaria, ma un antico mestiere napoletano scomparso, quelllo di un venditore ambulante, di un giocattolo, tanto amato dai bambini che un tempo, era venduto solo questo semplice innocuo giocattolino..
Dalle curiosità storiche di Sasà ‘o Professore, sui mestieri scomparsi.
‘0 Vennetore de’ Pulicenelle musicali
Il venditore
dei giocattolini di Pulcinella musicale era un personaggio incredibile, che precedeva
le processioni nel paesi, portando addosso su una stramba imbragatura con
centinaia di fischietti, che. erano fatti con dei coni di cartone con dentro un
pupazzetto (pulcinella), che si animava con un bastoncino, il tutto
naturalmente fischiando.
Passava tra la gente urlando "Signori, Pulcinella! Solo un euro per
Pulcinella!" e vi posso
assicurare ne vendeva moltissimi.
Negli anni 80 e 90 del secolo scorso, lo si poteva ancora incontrare presso piazze e nelle vie trafficate monumentali, specie da turisti e da famigliole con bambini.
La piccola
marionetta del Pulcinella musicale consta di un cono di cartone sul quale vi è
attaccato, con colla vinilica, della carta colorata da regalo, dal quale
fuoriesce una testa in terra cotta di un Pulcinella che veste di panno-cencio
rigorosamente bianco.
La testa del Pulcinella è attaccata da un’estremità ad un filo di ferro zincato
passando attraverso il cono di cartone e fuoriuscendo dall’estremità opposta
della strettoia inferiore dello stesso cono di cartone, grazie ad un foro
praticato.
Quest’ultima estremità è piegata su se stessa in modo da essere facilmente
impugnata con l’indice e il pollice della mano destra e mossa con movimenti
simultanei e cadenzati dal basso verso l’alto e viceversa. In tal modo la piccola
marionetta di Pulcinella entra ed esce ripetutamente dal cono, facendo sì che
essa appaia e scompaia.



altri mestieri napoletani scomparsi per l'eleluzione dei tmpi e dei modi di fare, per le nuove tecnologie e compoprtamentiper andare sempre in fretta, un tempo erano utili e procuravano tanto lavoro.
RispondiEliminaChe bellissimo ricordo il Pulcinella , un gioco innocente della tradizione Napoletana
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