venerdì 19 ottobre 2007

ARRIFFATORE

L'Arriffatore per le strade di Napoli

Organizzatore di Riffa ( Lotteria rionale privata collegata al gioco del lotto, contabilizzata da un cartellone di 90 numeri con un trattino per indicare il nome del giocatore corrispondente, se è riferita all'estrazione settimanale.
 Se l'estrazione dei 90 numeri è giornaliera, viene effettuata dallo stesso organizzatore con un’urna speciale ( ’o Panariello), che conteneva i numeri a forma di cilindretti, che erano estratti con una procedura ed un linguaggio rituale, ed avveniva dopo la vendita del novantesimo biglietto numerato.
I premi consistevano per l'estrazione settimanale, di solito, in oggetti casalinghi di valore, di monili semipreziosi, capi d'abbigliamento, comunque cose di alto costo e non facilmente accessibili, mentre per l'estrazioni giornaliere erano beni culinari, quali pezzi di carne, dolci, cassette di frutta e ortaggi vari, cesti di ricotta o mozzarella, tortani.
Questo mestiere è un retaggio della dominazione spagnola, perché la parola riffa significa sorteggio.
Per dare maggiore casualità all'estrazioni quotidiane generalmente l'Arriffatore era un Femminiello, un travestito, che, dopo aver chiamato a raccolta chi aveva acquistato i biglietti, procedeva con voce provocatoria e sottintesi sessuali, ed esclamava :
" Neh, ca Je 'o tire!"-
" CCà sta 'a mana e ccà 'o cule d' 'o panare.
( traduzione : Via, che io lo tiro. Qua sta la mano e qua il fondo del paniere.)
(mostrando che non v' era trucco, né inganno)
Arriffa napoletana o meglio la Riffa
se le vincite erano in danaro allora era nota come              " ‘a Bonafficiatella", ossia il Lotto clandestino.
Per differenziarla dalla  " 'a Bonafficiata" quella del lotto ufficiale.

1 commento:

  1. questo mwe lo ricordo negli anni settanta quando lasciai napoli girava ancora per i vicoli:-)
    che ricordi prufusso'
    che ricordi marònnamia

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