Buon Giorno – Buon Lunedì 20 Ottobre 2025
--- Sant’Irene --- Santa Aurora -– Sant’Artemio ---
Spesso crediamo alle opinioni degli altri e non alla nostra, che scaturisce da convinzioni, come acquisizioni formatesi in noi, dovute allo studio acquisito con impegno, nonchè alla cultura, cui apparteniamo, all’epoca storica o alla religione di riferimento conosciuta fin dalla tenera età.
Considerare le opinioni, che le persone hanno di noi, può essere importanti nella misura, in cui non ci condizionano la vita e non influenzano la nostra autostima. Avere una propria opinione per esaminare, discutere, per poi, accettare avvenimenti, anche sgradevoli, che accadono, senza averli provocati o auspicati, ci rende coscienti, che non possiamo interferire per cambiarli o trasformarli, ma solo saper nel miglior modo adeguarci.
Come è consuetudine ormai da un po di tempo per tenere viva la nostra amicizia, cari amici e amiche, vi auguro un buon inizio di settimana, e quindi vi posterò un’altra mia curiosità storica, riguardante un mobile e chi inventò questo noto contenitore di abiti ", che inizialmente indicava una cassa con ripiani chiusa da ante, utilizzata per conservare armi e altri attrezzi, ormai diventato indispensabile in ogni famiglia.
La curiosità storica è:
L’Armadio
Non c'è un singolo inventore dell'armadio, poiché le sue origini risalgono all'antichità, con forme rudimentali, come le ceste e le cassapanche, usate per conservare oggetti. Il termine "armadio" deriva dal latino "
“Armarium", che inizialmente indicava una cassa
con ripiani chiusa da ante, utilizzata per conservare armi e altri attrezzi.
L'evoluzione è proseguita attraverso i secoli, con gli Egizi, che usavano
contenitori di legno pregiato e i Romani che svilupparono gli armadi "L’armadio, più di un semplice
mobile, è un vero e proprio spazio di rivelazione del sé. Nei suoi scaffali e
nei suoi cassetti, tra pieghe di tessuto e oggetti accumulati, si celano i
tratti distintivi della personalità di chi lo possiede. Ogni armadio racconta una storia, una
narrazione silenziosa che si svela attraverso l’ordine, il disordine, gli stili
e i colori delle cose che conserva. Come un diario personale, è un luogo
privato dove l’estetica personale e le scelte di vita vengono custodite con
cura o abbandonate al caos, una sorta di santuario dell’identità individuale.
che riflette le molteplici sfaccettature del suo proprietario.
In esso, ogni capo di abbigliamento, ogni accessorio ha una storia, un’origine,
una ragione per essere lì. Questi oggetti sono i testimoni silenziosi dei
cambiamenti, delle evoluzioni e talvolta delle contraddizioni del carattere
umano.
L’armadio ha una storia lunga e affascinante che si intreccia con lo sviluppo delle
abitazioni, e un vero e proprio simbolo di status, un pezzo centrale del design
di interni.
L’armadio ha attraversato secoli di storia, riflettendo e adattandosi ai
cambiamenti sociali, culturali ed economici. Oggi, più che mai, l’armadio
rappresenta un punto di incontro tra estetica, tecnologia e funzionalità,
continuando a evolversi in sintonia con le esigenze dell’abitare contemporaneo.
Le origini dell’armadio risalgono all’antico Egitto, dove i primi esempi erano
rudimentali cassapanche, utilizzate per conservare vestiti e oggetti preziosi.
Questi contenitori erano spesso realizzati in legni pregiati e decorati con
intarsi, dimostrando già all’epoca una forte intersezione tra utilità e
estetica.
Durante il Medioevo, l’armadio cominciò a evolversi in forme più vicine a
quelle attuali, con l’introduzione di armadiature chiuse, che potevano essere
chiuse a chiave, riflettendo la crescente necessità di proteggere i beni
personali. Ce ne sono alcuni esempi con più serrature, le cui chiavi venivano
distribuite dal padrone di casa a più persone di fiducia, proprio per
scoraggiare eventuali ladri dal voler sottrarne il contenuto.
Con l’avvento della rivoluzione
industriale nel XVIII e XIX secolo, la produzione di mobili, incluso l’armadio,
divenne più standardizzata, ma allo stesso tempo più accessibile.
L’introduzione di nuovi materiali, come il compensato e successivamente i
derivati della plastica, ha permesso una varietà di stili e forme in precedenza
inimmaginabile. In questo periodo, infatti,
l’armadio si differenziava sempre più per tipologia: armadi a muro, a due ante,
a più ante, fino agli attuali sistemi
modulari.
Il XX secolo vide l’armadio abbracciare i principi del modernismo, con disegni,
che enfatizzavano la funzionalità e la semplicità. Designer come Charles e Ray Eames e Alvar Aalto sperimentarono armadi con forme, che erano opere d’arte
quanto mobili funzionali. L’introduzione dell’armadio a muro integrato negli
anni ‘50 e ‘60 rappresentò una rivoluzione, offrendo soluzioni di risparmio di
spazio che erano ideali per la crescente
urbanizzazione e la moderna vita in appartamento.
Oggi, l’armadio è al centro di un’ulteriore evoluzione, grazie
all’integrazione della tecnologia e a un’enfasi sulla personalizzazione.,. L’armadio,
inoltre, si conferma, non solo come custode delle nostre vesti, ma anche come
guardiano delle nostre storie più intime, facendo eco al complesso teatro
dell’animo umano, con i suoi pregi, i difetti, le forze, le debolezze. In
fondo, chi non ha i propri scheletri nell’armadio?
Le fiere di mobili, comprendente anche l’armadio, tra più famose a livello internazionale sono
il Salone del Mobile di Milano, Maison&Objet a Parigi, IMM Cologne a Colonia e la Stockholm Design Week.
e la fiera della Casa di Napoli.
La "Fiera della Casa" di Napoli è un evento che si svolge annualmente presso la “Mostra d'Oltremare”, presentando novità e prodotti legati all'arredamento, al design e alle migliori soluzioni per la casa.
L'evento include spesso aree dedicate a temi come l'energia, la salute, il benessere e attività per i bambini, e in alcune edizioni passate l'ingresso era gratuito.



ci sarano altre curiosirtà storiche, riguaradanti l'arredamento della casa , lasciate un commdento se la curiosità è piaciuta , gtazie.
RispondiElimina"Armadio" è un mondo da scoprire, potrebbe non bastare mai, tanta la roba che vorremmo contenere, ma poi rischia di scoppiare e allora necessariamente bisogna fare una cernita e liberare spazio, come la memoria di un computer o di uno smartphone.
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