‘ E Gioielle D’ ‘A Chiesa ‘E S.Anna ‘e Lombarde
( noti pure il Compianto del Cristo del Mazzoni
ed il Refettorio del Vasari)
Questa volta più di una curiosità storica, desidero farvi conoscere alcune delle tante bellezze artistiche e culturali della nostra amatissima Napoli, nascoste e quasi dimenticate, in una delle tante chiese da ristrutturare, purtroppo, non facilmente usufruibili per l’incuria e la cecità di chi sovrintende al ricchissimo patrimonio dei beni culturali ed architettonici della nostra Città.
Ingresso della chiesa di S. Maria a Momteoliveto o S. Anna deui Lombardi
Sto per iniziare a parlarvi della Chiesa Monumentale di S. Anna dei Lombardi a Napoli, che si trova precisamente a Piazzetta Monteoliveto, attaccata alla Caserma Pastrengo della benemerita Arma dei Carabinieri, nei pressi di Piazza Carità.
Originariamente era conosciuta come “ La chiesa di S. Maria di Monteoliveto e fu fatta costruire nel 1411 per volere del Protonotario del Re , Ladislao di Durazzo, Gurello Origlia, con annesso un convento, e fu affidata ai monaci Olivetani.(gli Olivetani erano famosi a quell’epoca, anche fuori del regno Napoletano, per gli ottimi prodotti che fabbricavano nella loro spezialeria, come il sapone, noto per la sua bontà e delicatezza sull’epidermide, tanto che era venduto a 24 carlini la libbra, cifra notevole per simile spezia
Dopo la cacciata dei monaci olivetani, per volere di Ferdinando di Borbone, quando ritornò a potere nel 1805, perché li ritenne collusi con la Repubblica Partenopea , il complesso monumentale passò alla confraternita di S. Anna dei Lombardi, che aveva avuto la propria chiesa, che era dislocata nelle adiacenze, semidistrutta, a seguito del terremoto del 1798
Della Facciata originale resta solo il basamento dopo un primo rifacimento fatto nel Seicento, e dopo le devastazioni del bombardamento dell’ultimo conflitto mondiale, si è provveduto a restaurare per il momento l’ingresso, il “bell’Arco Catalano”, che la contraddistingueva e riproponendo nel 1955, ad opera di Salvatore Vecchione, la stessa lignea porta, un attento rifacimento perfetto dell’originale.
Il complesso fu particolarmente caro alla dinastia Aragonese, soprattutto al Re Afonso II d’Aragona ed ai più stretti collaboratori della casa reale , come il Piccolomini, Duca d’Amalfi, e Marino Curiale, che fecero erigere cappelle, altari e sepolcri, arricchiti poi nei secoli successivi da opere pittoriche (come affreschi del Vasari, di Pedro Rubiales, di Malinconico e di Solvimene) ed opere di scultura , ritenute il meglio dell’arte Rinascimentale Napoletana.
Tra i capolavori, che si trovano nella Chiesa di Monteoliveto, vi è il Grande gruppo suggestivo dello scultore Guido Mazzoni da Modena (noto pure come il Modenino),
IL COMPLESSO DEL COMPIANTO DEL CRISTO MORTO
composto, originariamente, da Nove figure a grandezza naturale in una drammatica deposizione del Cristo morto.(ora se ne possono ammirare solo otto)
L’opera si trova sull’altare della cappella Origlia e ricalca altri due simili gruppi lavorati da Guido Mazzoni nella sua Modena ed a Padova (Busseto) e s’identificano come la pietà, mentre il gruppo napoletano, allestito in terracotta policroma a Napoli nel 1492, è detto
“ il compianto del Cristo”, poiché contiene espressioni realistiche di personaggi raffiguranti, figure celebri napoletane contemporanee dell’artista, quali il Re Alfonso II d’Aragona, Giovanni Pontano, Jacopo Sannazaro, Lucrezia D’Alagno (la favorita del Re Alfonso il Magnanimo), che interpretano la scena con un atteggiamento implorante, come pure lo sguardo, rivolto verso il cielo, della madonna, quasi a dire : “sia fatta la volontà di dio”
L’altro Gioiello che si può ammirare nella chiesa
di Sant’Anna dei Lombardi, è l’antico Refettorio dei Monaci Olivetani , poi divenuto sacrestia ed oggi sala di riunioni della Confraternita dei Lombardi , affrescato con opere pittoriche di primaria importanza dall’ aretino Giorgio Vasari .
Sacrestia affrescata del vasari nella chiesa di S. Maria di monteoliveto
Il Vasari, con la collaborazione di Raffaelino del Colle, adattò le volte, un tempo gotiche , a grottesche crociere che terminano in tre zone, ognuna delle quali è dedicata
alla Fede, alla Religione ed all’Eternità, quasi a ricordare ai monaci che lì mangiavano, ciò che era richiesto alla loro vista per raggiungere la perfezione. Le pareti, infine, sono attorniati da meravigliosi stalli in tarsia lignea, prodotti da Giovanni da Verona , che riproducono alcuni monumenti rinascimentali di Napoli , compresa la facciata originale della chiesa stessa, che addobavano la chiesa di S. Anna dei Lombardi, semidistrutta a seguito del terremoto del 1798 e collocati lì, per preservarli nel 1805 dal Re Borbone al suo rientro a Napoli dall'esilio di Palermo
Tomba del grande architetto Ingegnere Domenico Fontana nell'atrio della chiesa S.Maria degli Olivetani a |
Ma sei un pozzo senza fine professòòòò.....comme se fa a leggerti così tutti i giorni? spettacolareeeeeeee..............Carmen
RispondiElimina