'O Cappellare in italiano non è altro che il Cappellaio,
chi fabbrica e vende cappelli di varia foggia e varia tipologia.
Una volta 'e cappielle, che si confezionavano erano :
ESTIVI (le cosiddette pagliette), perché erano fatte di paglia e si era soliti “'ngegnarsele” od ad utilizzarle in primavera, sfoggiandole lungo una duratura passeggiata nella ricorrenza della festività di San Giuseppe ( il 19 marzo) nella strada di Via Medina a Napoli nei pressi del Maschio Angioino.
Paglietta ( cappello estivo di paglia) |
INVERNALI , che erano confezionati con stoffa pesante,
per ripararsi dal freddo, tra i più utilizzati c'erano :
( ‘o Cappielle 'e Lane = Mefisto, usato specie nel letto dalle persone anziane)Cappello basco , detto comunemente 'o piripisse |
'E CEREMMONIE tra i quali si annoverano :
Cappelo a clindro ( lo staio) |
‘o Cilindre = lo Staio -,
cappello a Bombetta |
'a Bumbetta = la Tuba
Cappelli 'e Uniformi=
Carabinieri con cappelli dette feluche |
'a Feluca ((il cappello di carabiniere)
Elmetto ( cappello da vigile urbano) |
l' Elmetto (il cappello dei vigili )-
Un discorso a parte va fatto per i Cappelli ecclesiastici dove incontriamo:
il cappello a tre punte (il Nicchio) = il cappello da prete dei parroci).
infine la cosiddeta 'a scazzetta de' Monsignori ,(evonimo)
utilizzata do' Vescove, do' Cardinale.
Un'artigiano della famiglia dei cappellare è 'o cuppulare, che predilige confezionare berretti, berrettini, fez sia di stoffa che di lana.
L'articolo pero da cui a preso il nome è 'a Coppela,
cappello di stoffa con visiera per poter meglio guardare e vedere lontano, specie, quando c'è il sole.
In gergo napoletano 'O Cuppulare è anche sinonimo
di uomo truce, di sgherro, di guappo.
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