martedì 22 agosto 2023

Storia dell'anello dei Vacca - Quarta pntata

Il seguito della storia  dell'anello dei Vacca- Quarta puntata -

 

 

I sei discendenti di Vacca Vincenzo e Rusciano Teresa.                                 

Le figlie donne – Maria e Camilla

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 Maria Vacca. Nacque a Napoli, nel borgo di Polvica del Comune Chiaiano, in via Barone 19^, il 1° febbraio 1934^. Negli anni cinquanta del Novecento fu la prima insegnante elementare del suo quartiere di Napoli, Chiaiano-Polvica, ora noto come 8* municipalità di Napoli, per questo motivo fu un’eccellenza, per cui si dette da fare a insegnare a quasi tutta la gioventù dell’epoca, ma anche alle tante persone anziane ignoranti, l’importanza degli elementi scolastici per percorrersi strada e valere nella vita. Dopo alcune esperienze amorose senza successo, conobbe il giovane Alfano luigi in una festa di amici e dopo un lungo fidanzamento lo sposò e abitò nella casa sopraelevata, fatta costruire dai suoi genitori, con l’identica superfice e stanze della casa materna.                                                                                                  Dal matrimonio con Luigi Alfano procreò tre figli, Vincenzo, Concettina (Tina) e Teresa, continuando nello stesso tempo a insegnare.                                                                                              Maria Vacca, fu quindi un'insegnante elementare con successo, anche se tale professione, inizialmente la svolse come docente incaricata nelle scuole elementari del suo quartiere, Chiaiano, negli anni 1955/1965.  Vincendo, poi, il concorso regionale della Campania per le scuole elementari, andò a insegnare prima nel comune di Visciano nell’avellinese e negli ultimi anni in quello di Qualiano, dove si pensionò nel 1994.  L'encomiabile maestrina elementare, Maria Vacca, ci ha lasciato definitivamente il 7.4.2022 alla veneranda età di 88^ anni nella sua ultima dimora, nella sua casa, a Giugliano di Napoli. Tale abitazione giuglianese, la volle il marito, Luigi Alfano, che la realizzò, su un suolo acquistato con il ricavato della vendita di quella a Chiaiano, In via Santa Maria a Cubito 594, facendo costruire un edificio di due piani per tenere insieme i suoi tre figli, che nel frattempo si erano sposati, che si sistemarono al piano sopraelevato e nei due appartamenti superiori del palazzo.  Per la verità, la casa di Chiaiano, fu venduta, anche, se la madre l’aveva fatta edificare come una sopraelevazione abusiva, senza la licenza edilizia, sul solaio acquistato della propria abitazione al secondo piano.  La sopraelevata casa abusiva di Chiaiano, poiché era stata legalizzata dopo una vicenda giudiziaria, avendo pagato i relativi oneri comunali e una tassa per la condonazione, fu possibile la sua vendita.

Camilla Vacca. Nacque, anch’essa, a Napoli nel Borgo Polvica del comune di Chiaiano, in via Barone 19, l‘8 dicembre 1936^ e non potendo usufruire degli studi superiori, coma la sorella Maria, perché la sua famiglia, con poche risorse, all’epoca, non se lo poteva permettere, imponendole di imparare un mestiere, quella della sarta, andando da giovinetta come allieva da brave cucitrici di vestiti presso donne locali.    Ben presto si cimentò a imparare il sistema del taglio per cucito, frequentando una scuola di tale specialità, che si teneva nel vicino comune di Mugnano di Napoli, conseguendo in breve tempo un certificato di tale sistema per cucire. Perfezionò tale qualità, ricevendo l’abilitazione ufficiale, presso il centro sartoriale napoletano, ubicato in via Tarsia, nei pressi di Piazza Dante.          Conobbe in quel centro una brava sarta, che la volle a cucire nel suo atelier nel quartiere della Pignasecca, dove, dopo un anno quasi, divenne una sarta finita, cioè era capace di confezionare vestiti da donna, cappotti, pantaloni, tayer, casacche premaman, rilevando tali modelli dai famosi “Figurini” che erano pubblicati su riviste specializzate. Fu una sarta eccellente, ebbe molte allieve ed era nota non solo nel suo quartiere, Chiaiano, con una clientela anche nei comuni della periferia nord di Napoli e nella stessa città capoluogo.  Camilla Vacca, dopo un lungo fidanzamento con il giovane, Napolano Giovanni, suo coevo locale, conosciuto un giovane del quartiere di Secondigliano se ne innamorò con grande affetto e lo sposò per accasarsi definitivamente. All’inizio andò ad abitare con una parente, prima in un palazzo sulla via Santa Maria a Cubito vicino al cinema Felix di Chiaiano, finché non fitto una propria abitazione in un edificio di nuova costruzione all’inizio del Corso Campano.   Intanto il marito Antonio De luca, esercitando il mestiere di falegname di mobili da cucina, riuscì, dopo un tirocinio proficuo da infermiere presso l’Ospedale Monaldi, occuparsi come dipendente fisso con un ottimo stipendio presso lo stesso nosocomio. Camilla Vacca, unendo i guadagni della sua attività di sarta e quelli dello stipendio sicuro del marito, acquistò un appartamento in un nuovo palazzo costruito sulla strada provinciale, Santa Maria a Cubito vicino alla stazione della metropolitana di Chiaiano.  Con il marito, De luca Antonio, Camilla Vacca procreò due figli: Anna e Ciro e morì il 3 giugno 1981, a causa del male incurabile, come la madre Teresa, un tumore al seno.

 

 

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