domenica 20 gennaio 2008

Ovajola

Ovajola = L’ovaiuola. Mestiere rappresentato anticamente da contadine delle contrade limitrofe, che circondavano la città di Napoli, che, ogni mattina sia d’estate, che d’inverno, bussando all’uscio delle abitazioni offrivano uova fresche di giornata.

Ovaiuola (venditrice di uova di galline)


                                                
Si riconoscevano perché portavano le loro prelibate primizie in ceste, che si mettevano in testa o in panieri sottobraccia. Dopo aver esaurito il giro per la rituale clientela per liberarsi delle uova in esubero, erano solite fermarsi agli angoli delle strade per venderle al grido:
So’ ove paisane! “ So’ fresche, so’ ancore cavere! L’agge levate stammatine a sott’‘ ‘e galline. “
(Sono di masserie paesane! Sono fresche, sono ancora calde! le ho tolte stamattina da sotto le galline)
L' Ovajole oltre ad essere venditrici erano per lo più, anche, produttrici d'uova, poiché erano esse stesse ad allevare gallinelle ovipare nei loro pollai, che tenevano negli orti antistanti le loro case. Negli anni del dopo guerra è esistito un altro personaggio di venditore d'uova , questa volta, però, di uova cotte, ossia di uova sode, utilizzate nei mesi caldi per farcire la famosa (‘nsalata ‘e riso) e quindi alle massaie faceva comodo rimediare una buona cena con modica spesa.
Nell’ alimentazione napoletana fin dall’antichità l’ uovo è stato un alimento completo per una buona nutrizione e lo si è consumato in tutte le epoche in diversi modi, oggi viene indicato e lo si conosce come:

Uovo fresco da bere

               
Uovo da bere = uovo fresco, che si può bere facilmente, succhiando il contenuto da un foro. 


Uovo alla cocque ( alla cocche)
Uovo alla Cocque  o alla cocche= uovo da mangiare dopo aver fatto indurire il bianco d'uovo dopo averlo fatto bollire per 3 o 4 minuti con acqua in un tegamino 

Uovo Apule = Uovo tenero, appena depositato dalla gallina. hs il gudcio molle , non ancora indurito.


Uovo Arrustute = Uovo fritto
Uova fritte arrostite


Uovo a Uocchie ‘e Voje = uovo ad occhio di bue, 
Uova ad occhio di bue od in tegamino


generalmente si dice pure uovo in tegamino, in pratica uovo tolto dal guscio e fatto scivolare direttamente in tegame, dove cuoce nell’olio, tenendo separato il tuorlo dalla chiara, diventa rappreso come se fosse un occhio grande.
Uovo Fracete = uovo barlaccio, uovo andata a male.

Uovo Fritte = uovo cotto nell’olio, dove prima di cuocerlo, è stato sbattuto e si è mischiato tuorlo e chiara ed è venuta fuori una (frittata) dal color giallo dorato
Uovo ’Mpurgatorie = uovo rappreso interamente nella chiara senza guscio, cotto nella salsa con cipolle
Uovo ’ngallate = uovo gallato.Uovo pronto a generare un pulcino.
Uovo ’Scaurate = uovo sodo, cotto con tutto il guscio in acqua




UOVA SODE, alcune cotte ancora con il guscio

Uovo ’Vapule =
vedi Uovo Apule


Infine, come scriveva Ferdinando Russo nei pressi di Santa Lucia agli inizi del Novecento esisteva la reale “Accedemia ‘e ll’ove toste.”, dove a suon di scommesse si ingurgitavano uova con tutto il guscio appena appena schiacciate con la punta della lingua. Era una gara fra buontemponi, che sfociava poi in solenni e grosse bevute.

2 commenti:

  1. Complimenti come sempre, perchè non fai anche qualcosa su i numeri del lotto? ciao

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  2. per l'amico borbonico,
    ho gia scritto i numeri con la dizione scritto in originale napoletano
    se vuoi chattare con il sottoscritto via msn il mio indirzzo è savac@hotmail,it
    ciao e grazie per il commento a risentirci

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