mercoledì 30 gennaio 2008

'O Pastare

'O Pastare


‘O Pastare è il Pastaio. Antichissimo mestiere, che era esercitato per la fabbricazione di paste per minestre, la cosiddetta Pastasciutta
fabbrica di pasta a livello industriale




La pasta è considerata uno degli alimenti fondamentali della dieta mediterranea, tanto che è consumata principalmente da tutti i paesi, che s’affacciano sul Mare Mediterraneo.
Anche se la pasta, nota con la parola “ maccheroni” è da considerarsi un invenzione dei navigatori arabi, un quanto nei loro viaggi per mare, erano soliti mangiare un sorta di frumento pastificato con acqua e tagliato poi con la Machaera ( sorta di coltello ricurvo)
machaira, coltello arabo  utilizzato per tagliare l'impasto

I primi pastai furono i Genovesi (ne dà notizia il notaio Ugolino Scarpa, quando redasse un testamento nel 1279, in cui era elencato l’inventario dei beni di un certo Porzio Bastone. Tra i beni di Costui è riportato “una Barisella plena de Maccaronibus” (la Barisella è una piccola nave egiziana, che era piena di casse di maccheroni, che era pronta per salpare)
I più grandi pastai di tutti i tempi furono, però, quelli di Gragnano, noti in tutto il mondo.
I primi Pastai Gragnanesi iniziarono a svolgere la loro arte nel molire il grano nel lontano 1650, grazie al fatto, che nella zona funzionavano 



Storico palazzo della Copperativa Pastai di Gragnano
30 e più mulini ad acqua, a pieno ritmo, ma soprattutto nel saper sfruttare l’aria leggermente umida, che permetteva una prosciugazione lenta e graduale dell’ impasto, ideale per creazione dei maccheroni e quant’altro tipo di pasta..

Pasta tipo Maccheroni Ziti
Pasta Tipo Penne rigate
               
I più noti pastai furono già nel 1789 ( come descritto nell’archivio comunale di Gragnano) Don Salvatore Montella e Michele Garofalo, negli anni successivi la concessione a pastificare fu data anche Pasquale Sabatino, Vincenzo Coda, Gaetano di Liguoro e Francesco Izzo.
Fino all’avvento dei Robottini (piccole macchine impastatrici elettriche) le nostre mamme anch’esse potevano definirsi dei Pastari. Infatti su una tavola da lavoro di legno, che poggiavano sul tavolo da cucina, ammonticchiando farina, acqua ed uova ottenevano un impasto per poi spianarlo con il laganaturo (il matterello di legno) per fare le pettole (sfoglia di pasta distesa, chiamata così per la forma che prendeva l’impasto ,che appariva come fosse un lembo inferiore della camicia) che arrotolate e piegate come fazzoletti erano poi tagliate un po’ grandi diventando fettuccine, mentre se tagliate più sottili sono denominati tagliolini o tagliatelle.  se tagliolinidi tipo quadrangoli, detti pure spaghetti alla chitarra.



Macchina Tirapasta (specie la pettola)





                      
La pettola poteva aversi senza fatica, se l’impasto si faceva passare attraverso la macchinetta della pasta a mano con manovella o elettrica che fa girare dei rulli ed una volta ottenuta, la si faceva ripassare attraverso una piccola trafila che produceva una sorta di pasta sottile simile agli spaghetti.

2 commenti:

  1. aaaa prop mio caro sai che a gragnano c'è un pastificio con un ristorante per la degustazione dei suoi prodotti al suo interno?
    a ri-a-prop fra i pastifici storici c'era anche afeltra...
    basta sennò sembra che faccio pubblicità e nemmeno occulta...hehehe
    a gragnano ci so anche na marea di ristorantini e osterie dove si mangia da favola...mi fai ricorda tente belle serate di un tempo...

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  2. Dalla tradizione al futuro  propio a Napoli un  buongustaio della pasta come documentatomi sembra che si chiama Luigi Misto dopo anni di studi
    con soci finanziatori ha creato la prima rete di locali con il concetto di fast food puramente italiano dove si possono gustare circa 300 primi piatti di pasta diversi cotti in solo 4 minuti e costano pochissimo . Si sono aperti gia 4 locali io ci sono stato e si mangia veramente bene poi la cortesia del personale e veramente soddisfacente  ve lo consiglio fra l' altro i locali sono anche forniti di postazioni internet gratuite per i clienti

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