lunedì 21 gennaio 2008

'A Pacchiana

'a pacchiana
‘A Pacchiana .Donna alquanto anziana che veste, come una contadina tenendo in testa la cosiddetta Macchiosa , sorta di foular, come una bandana, per non far sporcare i capelli.
Generalmente la Macchiosa di color nero lo indossavano le donne anziane o vedove, mentre la giovani nubili e le zitelle utilizzavano coprirsi la chioma con quella di color bianco di stoffa di lino .
Si può definire ‘a pacchiana un comportamento goffo, rozzo, cafone, irriguardoso, tale da discordare con le buone maniere ed usanze civili.
Oltre al comportamento ed il modo di fare, ha un suo modo di vestire inconfondibile, che è quello delle donne di campagna, che hanno larghe gonne plissettate con grembiuli colorati, terminanti con corpetti quadrati increspati a forma di nidi di vespe, nonché la testa coperta da un fazzoletto detto "'a macchiosa", di color nero se utilizzata in occasione di lutto o da vedove.
pacchiana abruzzese con la procidana
         
In un recente periodo estivo che trascorsi nella serenità del Lago di Scanno ebbi modo di incontrare delle donne anziane del luogo, che vestivano da pacchiane con il loro bel costume detto “‘alla Procidana.
'a procidana
                                     
Costume questo,consistente in un gonna in lana castorino di colore nero, tutta plissettata con un Vantesino, o meglio da un mantesino ( Grembiule) , parola di chiara derivazione latina (ante - sinum) a significare la particolare destinazione del manufatto. realizzato in panno di lana di colore verde erba, con ricami, applicazioni (varianti in stoffa anche di colore nero, di seta in bianco con ricami a rilievo ).
Il Corpetto del costume, che aveva la chiara funzione strategica di sorreggere il seno, anche alle poco dotate, era realizzato in panno a strati e con accorgimenti nei bordi a mo di antiurto, con la funzione di tenere ben coperta la parte posteriore della cassa toracica, era molto stretto ed anch’esso di color nero e riprendeva il colore della gonna
Sotto il corpetto c’era ’A Cammesola, camicia bianca importante con pizzi agli orli di color senape e con evidenti ricami a punto croce.
il copricapo della pacchiana, detto 'o maccaturo



infine il copricapo, ‘o Maccaturo, in lana di color (nero che cade sul laterale delle guance, ricco di frange annodate, sovrastato da ricami a bassorilievo in spugna, con motivi floreali., quando lo mettevano le vedove o le persone anziane),  in lino ma di color (bianco che cade sulle spalle  con un 'orlatura ricamata e lo portavano con molta grazia le ragazze nubili o le zitelle.

la tradizione vuole che ‘a Procidana, fu adottata dalle donne di tutto il comprensorio abruzzese che va da (Pescasseroli, Alfedena, lago di scanno, Barrea e zone limitrofe) dopo il ritorno di tre contadine di Pescasseroli, che recatosi a Ischia per fare una cura termale, giunte colà furono fatte segno di stupore e scherno dai villeggianti per i vivaci costumi che esse indossavano.
Precipitosamente le stesse si recarono alla vicina isola di Procida dove cambiarono i loro costumi con cui erano partite, ritenuti chiassosi, con quelli severi delle donne dell’isola. Tale episodio è narrato dallo studioso , Agostinoni, avvenuto nel lontano 1846 è pertanto il costume nero ed il suo insieme fu introdotto per una circostanza del tutto fortuita dei costumi dell’epoca, tra il modo di vestire della Pacchiana


1 commento:

  1. è bello leggere questi frammenti d'una napoli negativamente dimenticata. Anche io sono napoletano (precisamente di Scampìa) e amo tanto la letteratura italiana, e la mia passione è quella di scrivere (racconti, poesie...) le cui tematiche sono quelle sociali e "culturali" del mio quartiere che tutti criticano e indicano questo perimetro come un perimetro da non varcare perchè andando oltre c'è la "criminalità"... chi non è un campano seppellisce napoli e i quartieri degradati che ne fanno parte, Roberto Saviano ne è un esempio, che ha ricalcato ancora di più la criminalità qui a Napoli e ha finito di seppellire Partenope (Per partenope intendo dire la bellezza di Napoli)
    Certo è una vergogna parlare dell'emergenza rifiuti all'inizio d'un nuovo anno, è vergognoso avere un presidente della regione che non sa fare il suo ruolo - o, semplicemente, CHE NON SA RICOPRIRLO, ASSOLUTAMENTE! -... non so, è molto probabile che io abbia sbagliato, non me ne intendo di politica, ho solo 14 anni e ho capito che scampìa è una favola sporca senza morale e senza la parte finale, è una serie di aggettivi che escono dalla bocca di tante persone ma può essere spappolata in frammenti da un ragazzo quando capisce che il futuro E' IL VERO SENSO DELLA VITA... la stessa cosa è anche per napoli, non solo per il quartiere di cui vivo e di cui ne sono orgoglioso di viverci e di essere un NAPOLETANO A TUTTI GLI EFFETTI... detto questo visiterò spesso il tuo blog, è ricco di curiosità appunto di una napoli messa sempre sotto le critiche dei politici (criminali anche loro, direi, o anche TRUFFATORI DELLO STATO, quale Bassolino, Mastella, Berlusconi, Prodi e Sgarbi), giornalisti (raccomandati e/o truffatori, prendiamo Emilio Fede che di Berlusconi ne ha fatto una Beatrice)... mi scuso se esco un po' dal margine del discorso... ma comunque Complimenti per il tuo blog, se vuoi passa nel mio :)

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