Buon Giorno – Buon Giovedì 20 Novembre 2025
-Sant’Ottavio-Sant’Edmondo-San Basilio-San Crispino
Affrontare i disagi della vita, che si presentano quotidianamente per andare avanti senza doversi fermare, è una delle perplessità della nostra esistenza. Il costo della vita, per esempio, non è più sopportabile, a causa dell’inflazione, che aumenta velocemente.
Le misure per arginarla non bastano, chi è povero e non sarà aiutato, finisce nell’indigenza totale, mentre i più agiati non la percepiscono, anche perché le loro entrate sono sicure e la assorbono senza problemi. Cambiano i governanti, ma in problemi atavici non vengono mai risolti , come pure le forme per aversi una vera parità degli esseri umani, per ottenere una giustizia uguale per tutti, per aversi una sentita solidarietà, aiutando i meno abbienti, gli emigranti, che subendo nei loro paesi le numerose deficienze alimentari ed economiche, sono costretti a lasciarli.
Dopo questa mia riflessione mattutina sull’attualità, contnuerò a descrivervi, care amiche e cari amici, le mie curiosità storiche sui mestieri napoletani e personaggi strani, di un tempo, ormai scomparsi per la irrefrenabile evoluzione.
Dalle curiosità storiche di Sasà ‘o Professore, sui mestieri scomparsi.
Ostrecare
Ostrecare = Ostricaro. Venditore ambulante di Frutti di mare, in generale come :
Murici o patelle, datteri, tartufi, Ostriche, lupini, cannulicchi, vonghele, ed in mancanza di essi, cozze, ricci 'e mare e tunninele.
L'insieme dei crostacei e dei mitili del mare nostrani, include specie i crostacei, che comprendono gamberi, aragoste e gamberetti, e i molluschi bivalvi, come le cozze (mitili), le vongole e i lupini.
Questi organismi marini sono una componente importante della fauna locale, con i mitili, che sono spesso chiamati in modi diversi a seconda della zona (come Muscoli o Peoci)
L’invito
dell’Ostrecare a comprare le sue prelibatezze
( i frutti di mare) era :
“ Vuje
vulissene bell’ostreche d’ ‘o Fusare!. ‘E meglie tunninele,
Tunninele e ‘nzieme ‘e cozzeche ‘e può fa’
‘na bella zuppa!,
Ne tenghe surtante ‘n’ ate quatte.!”.
(Traduzione = Vi piacerebbe avere belle ostriche del lago Fusaro! Ho le migliori telline! Con l'insieme di telline e cozze, puoi farti una buona Zuppa di mare! Né ho da vendere soltanto altre poche).
I napoletani acquistano i frutti di mare, vuoi perché sono attratti dal profumo di mare, che emanano, vuoi dalla credenza, che riescono ad infiammare i sensi e far emettere sospiri amorosi.
Il gustare i frutti di mare, è un rito o meglio uno sfizio, tanto da non saper sfuggire alla spasmodica voracità nel gustarli, specie, dopo avere spremuto su di essi un bel sugo di limone, quello dolce di Sorrento.
Attualmente l’Ostricare è un mestiere scompars, è stato assorbito dal pescivendolo comune, mentre oggi con questo nome indichiamo il venditore di Souvenir del mare di Napoli, quali Dolabelle, Conchiglie giganti, Scunciglie per ciondoli e Chiocchiole di madreperla, ripulite e lucidate, e lo s' incontra lungo il marciapiede sul lungomare di Mergellina.
Ricordo gli Ostricari, che durante le feste patronali del mio quartiere natio napoletano, Chiaiano, erano soliti mettersi nei pressi delle Osterie o nell’adiacenza di spazi pubblici, dove sorgevano quasi per incanto, in quei giorni di festa, dei Chalet d'Ostricari, noti e detti: (‘E Maruzzare), addobbati con Rosoni circolari a guisa di lampioni colorati, con il rosso, il bianco ed il verde, montati su grosse anfore di rame martellate, che vendevano ogni sorta di frutti di mare cotti, (ostriche, cozze. Maruzzielle, Scunciglie, Cannullicchie, che si potevano degustare, o all’in piedi o seduti comodi, su sedie e tavoli pieghevoli, utilizzabili al momento.






ci sono altri mestieri che impersonificano il comportamento edd il modi agire di determinati personaggi. alla prossima curiosità
RispondiEliminaE' una descrizione scenografica pittoresca, e viene anche l'acquolina in bocca
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