Buon giorno- Buon sabato 22 novembre 2025
--Santa Cecilia--Sant’Emiliano--San Tirso--
Non ricordo una giornata piovosa e ventosa, che non invita ad uscire di casa, altro che Lock down causato della pandemia, e giusto anche il divieto, nella nostra regione la Campania, di accedere ai parchi, ai musei, ai cimiteri per evitare incidenti per crolli di cornicioni di edifici vetusti o per la caduta di alberi, non abituati a sopportare le furiose ventate di questo improvviso cambio di temperatura. Infatti ieri nel mio comune, Marano, alcuni alberi sono caduti nei pressi di edifici, fortunatamente senza produrre danni
Buona giornata. E’ la natura, che si ribella e che non eccetta di essere maltrattata, trasformata nel suo assetto orginale, che consente agli esseri umani di esistere.
Dopo questa mia costatazione mattutina sugli effetti negativi del cambiamento meteorologico, che stiamo vivendo, ugualmente continuerò, care amiche e cari amici, a farvi leggere una mia curiosità storica, su alcuni mestieri napoletani, ormai scomparsi, come “Giggino Don Perignon”, che volevano dimostrare un efficienza personale, nel dire fesserie, cioè dal francese: balla = palla, quale contenitore del nulla,
Dalle curiosità storiche di Sasà ‘o Professore, sui mestieri scomparsi.
‘O Pallista = Buffone, dispensatore di bugie e sciocchezze, che poiché inverosimili, non sono da ritenersi vere. Modo di comportarsi non serio, rendendo ridicola ogni cosa.
Modo di fare di chi si ostina consapevolmente a rendere spiritosa una situazione, divenuta molto pesante e pericolosa, improvvisa motti e facezie per far sorridere esagerando nell’esposizione.
Nel Circo, ‘e Palliste indossano particolari abiti abbondanti, chiamati pagliaccetti, che consistevano in un costume ridicolo esagerato, molto largo e con foggia di colori nella loro composizione buffi.
A Napoli,’o Pallista, è quello che dispensa continuamente le cosiddette Balle ( dal francese antico) una balla = palla, quale contenitore del nulla, aria evanescente, aria gonfiata con elio o altri gas riuscendo a librare verso l’alto.
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"Nun dicere fesserie", espressione napoletana, che si dice nei confronti del pallista, che spera di far passare per veritiere le sue fandonie. |
Nell’espressione tipica napoletana ha anche il significato per definire una persona, che vuol apparire ridicola, esagerando per minimizzare una cosa alquanto grave.
Nella vita quotidiana se ne incontrano a migliaia, tanto da diventare un personaggio comico del teatro cabarettistico napoletano, come:
“Giggino Don Perignon”, ottimamente interpretato dal comico (Rosario Toscano), quale l’emblema dell’esagerato,
altre curiosità su anrici mestieri scomparsi continurerà con altri natrrazioni interessanti , alla prossima curiosità .
RispondiEliminaBuon pomeriggio e buon sabato Professore
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