Buon giorno – Buon Lunedì 24 Novembre 2025
--- Sant’Andrea – Santa Flora – Santa Firmina ---
La vituperata Burocrazia è necessaria e valida da non sottovalutare, specie per evitare truffe, involontarie ingiustizie, favorendo non solo i cosiddetti, furbetti di quartiere, ma anche associazioni malavitose, quando riescono a corrompere gli addetti a svolgere il compito di verifica degli elementi sostanziali, come la legittimità, prevista dai regolamenti, e quindi non è esercitata.
La Burocrazia, quando è svolta efficientemente, contiene da parte di chi la deve esercitare, competenza, specifica preparazione specializzata e il segreto d’ufficio.
Intanto, ieri 23/11/2025, sono andato a votare per esercitare il mio dovere di cittadino, rispetttoso delle norme, che regolano le consultazioni elettorali, (diritto acquisito da quando è in vigore la nostra Costituzione Repubblicana, ottenuta dalle lotte partigiane volontarie della maggioranza degli italiani.
Dopo questa mia affermazione sulla necessità della “Burocrazia” nella realtà, continuerò, care amiche e cari amici, a farvi leggere una ulteriore mia curiosità storica, su alcuni mestieri napoletani, ormai scomparsi, che ci hanno permesso di alimentarci, senza procurare danni fisici e malori indesiderati, con prodotti naturali facilmente reperibili.
Dalle curiosità storiche di Sasà ‘o Professore, sui mestieri scomparsi.
'O Menestare
‘O Menestare appartiene alla famiglia degli ortolani, ed era un verduraio ambulante occasionale. ‘O Menestare era il classico venditore stagionale di verdure da poter utilizzare per alcune minestre tipiche, che sono consumate nel periodo invernale. Le più famose minestre, che oggi consumano in genere i napoletani sono : ‘A Menesta Semplice = data dalla lessatura unica di verdure come: “Il tutto poi condito con brodo di pollo ed una buona spruzzata di parmigiano grattugiato;
‘A Menesta ‘Mmaretata = la più nota, si consuma generalmente la vigilia di Natale e spesso anche a Pasqua ed è composta oltre alle verdure della minestra semplice, dall’aggiunta nel classico brodo di pollo (meglio se di gallina) da pezzi di pollo, pezzi di carne, da croste di parmigiano e dalla salsiccia forte per rendere il tutto più gustoso..
Anticamente (‘o Menestare) forniva altri prodotti dell’orto, che spesso coltivava nel suo orticello, che facevano parte della dieta dei napoletani, che si basava, su zuppe di foglie di ortaggi prima dell’avvento dei maccheroni, come :
‘o Cavulisciore
’e cappuccia,
‘e
Vruocchele ‘e foglie,
‘e Foglie ‘e scarulelle,
‘e Turzelle de cimme ‘e rape).
Questi ortaggi insieme con un bell’osso di prosciutto, a carne fresca di maiale, a croste di parmigiano o di caciocavallo secco, a cotiche di prosciutto, a guanciale di maiale, a salsicce fresche, con aggiunta di pepe, sale e peperoncino piccante erano gli ingredienti essenziali, che servivano per dare vita al vecchio
“Pignate Mmareta” da cui è derivata “ ‘A Menesta Mmaretata. cucinata ancora nel Napoletano.
Mangiare minestre fa bene alla salute, non fa ingrassare, e ti sazia .
Le immaggini sottostanti :
solo verdure viere per fare le zuppa di vedura



speriamo bene per l'elezione regionale dela campania.m vi prometto e vi assicuro che continuerò cpn le mie curiosità storiche prer farvi piacere, buon inizio di settiman.
RispondiEliminaBuon pomeriggio Professore
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