‘O Masterasce .
Masterascio Il falegname del sottile) |
Il vocabolo dovrebbe essere Mastedascio per il fatto che in napoletano spesso la D è pronunziata R , pare così abbia un segreto significato, mentre in realtà dovrebbe indicare Maestro di Ascia.
Anticamente era il mestiere, di chi con la sola ascia riusciva a scavare tronchi per costruire barche ed il fasciame per bastimenti, poi è diventato in genere chi lavora il legno (il Falegname).
Bisogna distinguere vari tipi di Masterasce, in funzione del tipo di lavorazione del legno, che usano trattare, per cui abbiamo:
" 'O Materasce d’’ ‘u gruosse , artefice che lavora il legno di grossi tronchi per fare infissi, tramezzi, porte, balconi, finestre, persiane, pedane;
" 'O Materasce d’ ‘u suttile (il classico falegname) che lavora il legno già spaccato o segato in tavole, travi, assi, aste, producendo sedie, stipi, tavole, panche, mensole, armadi, scrivanie, librerie, cristalliere etc
Tra 'e masterasci bisogna annoverare altre categorie di mestieri, che trattano e lavorano anche loro con il legno come :
Ebanista, Chi tratta e lavora solo legni duri come l’Ebano, il Mogano
Liutaio chi tratta e lavora legni da utilizzare per la costruzione di strumenti musicali (violino, chitarra, basso, contrabasso, mandolino)
Bottaio—chi tratta e lavora legni per costruire botti, mastelli, tini;
Carradore—Chi tratta e lavora legni per fare carri, carrozze, baronci
Casciamurtare—Chi lavora il legno per fare cassa da morti. ( le bare)
ill dialetto napoletano antico era molto fantasioso.
RispondiEliminati dice nulla "bellommo, ballommo" per dire un tizio ?
bravo!
RispondiEliminabel blog!
ciao!