Buon Giorno Buon Venerdì 22 agosto 2025
--- San Filiberto – San Fabrizio -- San Timoteo ---
Domani inizia di nuovo Il torneo di Calcio italiano, con grande entusiasmo, specie per chi lo può vedere per tv , che rappresenta uno svago utile per rinfrancarsi delle continue notizie terrificanti dei confitti, ancora in essere, con decessi di innocenti. Si spera intanto, come è avvenuto l’anno scorso, in un nuovo successo della squadra del Napoli, dopo quello ottenuto e vissuto nel 2024/2025, come il quarto scudetto della sua storia. Credendo che tale risultato calcistico possa di nuovo verificarsi, altrimenti può diminuire l’interesse, procurando una forte delusione nel popolo napoletano,.
Il gioco del calcio, noto come “football”, è quello Sport, praticato soprattutto da atleti giovani. ed è lforse il più praticato al mondo, non solo da atleti uomini, ma in questi ultimi tempi, anche dalle donne, con squadre nazionali, ed è possibile vederlo per televisione, o con i moderni apparecchi telefonici. pagando un abbonamento su speciali canali o reti televisive, senza andare negli stadi, dove si effettuano le gare.
che si svolge generalmente all’aperto con due squadre di undici elementi su un campo rettangolare..
Il risultato o meglio lo scopo e della disputa della gara, sta nel far entrare nella porta avversaria, situata al centro dell’estremità del campo rettangolare, quante più volte, una palla di cuoio, di circa 396/453 grammi. , L’ufficialità alla disputa sportiva, è sanzionata da un arbitro, detto direttore di gara, coadiuvato da dure segnalinee. Attualmente per le gare più importanti e quelle internazionali europee e mondiali, per ovviare a errori arbitrali clamorosi, esiste il Var, che è l'acronimo di Video Assistant Referee, in italiano –(video assistente arbitro-), che collabora con il direttore di gara per chiarire situazioni dubbie, avvalendosi dell'ausilio di filmati e di tecnologie a tre dimensioni, che consentono di rivedere l'azione, da diverse prospettive a velocità variabile, . Buona giornata. il gioco del calcio, noto come “football”, è lo sport più praticato al mondo, non solo da uomini, ma in questi ultimi tempi, anche dalle donne con squadre nazionali, ed è uno svago utile anche vedendolo per televisione o con i moderni apparecchi telefonici..
Intanto oggi come promesso, vi posterò, un’altra curiosità sui misteri del Maschio Angioino, che si può ammirare sulle pareti della sala dei Baroni del maestoso Castello napoletano.
341^ puntata dele curiosità storiche di Sasà ‘o professore.
Il "Mistero" del Raggio di Sole del Maschio Angioino
Il "mistero" del raggio di sole, che crea l'immagine di un libro aperto nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino, durante il solstizio d'estate, è un fenomeno legato all'orientamento della sala e alla posizione del sole in quel particolare giorno dell'anno. Questo evento, che si verifica il 21 giugno, crea un'illusione ottica, che richiama un libro aperto, simboleggiando la conoscenza e la saggezza, secondo alcune interpretazioni. Ci sono segreti, che vengono alla luce dopo secoli di buio. Il Maschio Angioino inizia a svelare i suoi. misteri. Durante il Solstizio una sagoma di luce appare lungo le pareti della Sala dei Baroni ed ha la forma di un libro. Lo stesso che appare dipinto nei quadri, che ritraggono Alfonso d’Aragona. È una delle ultime scoperte, che riguarda il castello costruito dagli Angioini, che ora appare, agli occhi degli studiosi, come uno scrigno pieno di preziosi simboli. Gioielli di conoscenza, che si intrecciano alla storia di Napoli e alle leggende più suggestive del Medioevo, come quella del Santo Graal su tutte. O Sang Real, come lo definì il professor Robert Langdon nel Codice da Vinci.. Dopo 600 anni riappare il «Libro di luce», una sagoma fluorescente, che corre sulle pareti dell’antico maniero, fatto ristrutturare da Alfonso d’Aragona dopo il suo ingresso nella città di Napoli nel 1442. Un re che credeva molto nella simbologia, che amava le leggende della corte di re Artù, e che si paragonava a Galahad, figlio illegittimo di Lancillotto, unico ammesso a sedersi sulla tredicesima sedia della “Tavola Rotonda”.
Dal 23 giugno 2017 (inizio alle 17.30), si aprono al pubblico i portoni del Maschio Angioino, per poter ammirare il fenomeno del libro di luce Qual è il suo significato? «Esotericamente può rappresentare la conoscenza rivelata», spiega lo stusioso napoletano ,Salvatore Forte. Affermando «Sicuramente non è un fenomeno casuale». Per tanto è consentito scattare foto solo dai cellulari: sui social si possono utilizzare i due hashtag (#ilgraalalmaschioangioino).. Una novità possibile questa, grazie ad un accordo culturale voluto dall’assessore Nino Daniele del Comune di Napoli.. Ma c’è di più, e questa è una storia tutta da scoprire. Molto probabilmente Re Alfonso d’Aragona, era convinto di essere il legittimo possessore del Graal. «Era un uomo di cultura, amante (spiega lo studioso Salvatore Forte) dei classici e dei poemi cavallereschi. Si sentiva un novello Galahad: volle quindi ricreare nella fortezza napoletana una simbolica analogia fra il cavaliere e se stesso, celebrando il diritto di governare il Regno di Napoli come Galahad aveva acquistato il diritto di sedersi sulla tredicesima sedia alla corte di re Artù. Un diritto divino ricevuto dal Graal», che aveva la coppa santa. Come detto ne era convinto. E allora dove si trova? Forse in qualche parte del Maschio Angioino. Chissà se un giorno il «libro di luce» svelerà il mistero. In particolare, l'associazione documenta con un filmato, sostiene che il particolare fenomeno nella Sala dei Baroni che è una tesi: cje si verifica al solstizio d’estate. quando il sole, intorno alle 17.30, entra dal finestrone più grande dal lato del cortile a ovest. Il raggio compie sulla parete opposta un arco di cerchio. Man mano la luce si trasforma in un quadrato e poi in quella che sembra essere la sagoma di un "libro aperto" o libro della conoscenza, immagine più volte riproposta nel castello. Il filmato è stato girato il 21 di giugno del 2016 all'interno della sala de trono o sala dei Baroni. L'associazione fa notare che tale fenomeno viene riprodotto in alcune opere (quadri e monete): nel dipinto in cui è raffigurato ad esempio Alfonso D'Aragona.
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