sabato 2 agosto 2025

L Quartiere Avvocata

 

IL Quartiere Avvocata

Avvocata è un quartiere di Napoli facente parte della seconda municipalità insieme ai quartieri Montecalvario, Mercato, Pendino, Porto, San Giuseppe.

Confina a ovest col quartiere Arenella e col quartiere Vomero), a sud col quartiere Montecalvario, a est col quartiere San Giuseppe, e col quartiere San Lorenzo) e infine a nord, nord-est col quartiere Stella.  E’attraversato nella sua lunghezza da via Salvator Rosa che è il maggior asse viario del quartiere.

La sua Etimologia del nome Avvocata, deriva dall'attributo latino Advocata, dato alla Vergine Maria, Difensore degli uomini e Mediatrice per i peccatori. Si tratta del participio passato (advocatus), reso sostantivo femminile del verbo advocare che vuol dire "chiamare al cospetto".

La zona era abitata fin dall'antichità come testimonia il ponte romano ritrovato presso via Salvator Rosa e varie urbanizzazioni si sono succedute nei secoli, ma nonostante questo il quartiere ha un'estetica abbastanza omogenea, che si rifà alle architetture tipiche napoletane che vanno dal XVII fino al XIX secolo che hanno avuto il sopravvento sulle urbanizzazioni precedenti.

Monumenti e luoghi d'interesse

Il quartiere, figlio dell'immensa espansione urbanistica avutasi nella Napoli vicereale, è ricchissimo di edifici civili e sacri monumentali.

Su via Salvator Rosa (che è l'asse viario principale del quartiere) si affacciano due chiese monumentali (la Chiesa di Santa Maria Maddalena de' Pazzi e la Basilica di Santa Maria della Pazienza) e vari palazzi storici caratterizzati da cortili interni che presentano grandi arcate e pregevoli scale aperte.

Sul colle di Pontecorvo la concentrazione di edifici sacri e civili è forse la più ragguardevole del quartiere,

A valle rispetto alla collina di Pontecorvo vi è via Ventaglieri, dove vi sono alcuni palazzi di pregio,

Altra porzione del quartiere ricca di edifici di pregio è il Colle di San Potito, storicamente detto della Costigliola, dove, vi è la chiesa omonima, mentre in via Correra nell'alternanza tra fondachi e palazzi nobiliari si distinguono soprattutto: Palazzo Vitale-Sarnelli (al civico 22 nel quale vi nacque il generale Armando Diaz).

Un tipo di architettura del Quartiere ha ispirato le ambientazioni per innumerevoli commedie teatrali napoletane e riprese in molti dei film di Totò, ad esempio il palazzo che fa da sfondo al film Miseria e nobiltà: scenografia ricostruita a Cinecittà ma che si ispirava a un vero palazzo tuttora esistente nel quartiere.

Tuttavia oltre a quelle del passato sono numerose le opere d'arte moderna che si susseguono tra una strada e l'altra.

Il quartiere, infatti, è stato protagonista di una massiccia opera di riqualificazione che ha avuto origine dall'apertura delle stazioni del Metro dell'arte: Salvator Rosa e Materdei. Queste stazioni non si limitano a essere un museo d'arte moderna nei loro corridoi interni, ma la museicità va oltre e invade il quartiere e i palazzi circostanti.

Merita una citazione il cosiddetto Palazzo blu che si affaccia sulla stazione di Salvator Rosa: alto sei piani e completamente ridipinto di blu oltremare, al quale sono state impiantante, sotto a ogni finestra, lamiere dorate ondulate a imitare panni stesi mossi dal vento. Inoltre tutto l'arredamento urbano del quartiere, come paletti, rotonde e quant'altro sono in tono con la stazione.

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