lunedì 11 agosto 2025

La Madonna dell'arco


 

331^ puntata dele curiosità storiche di Sasà ‘o professore.

La Madonna dell’Arco,  

 Venerata a Sant’Anastasia (NA)

 

  Nel Quattrocento, sorgeva un'edicola dedicata alla Madonna sul margine della via che collegava a Napoli i vari comuni vesuviani, nel lato del monte Somma. Tale edicola si trovava a circa otto chilometri dalla capitale del Meridione d'Italia, in territorio del comune di Sant'Anastasia, nella contrada che si chiamava «Arco» per la presenza dei resti delle arcate di un antico acquedotto romano. Potrebbe perciò essere questo il motivo per cui, con molta probabilità, i tanti devoti attribuirono all'immagine sacra il nome di «Madonna dell'Arco».  Il dipinto certamente non vanta pregi artistici, ma colpisce la mesta espressione del volto, dominato da due grandi occhi che hanno l'effetto di penetrare l'animo di chi li guarda, lasciandovi un ricordo indelebile.  Oggi, chi entra nel Santuario la vede nel tempietto, costruito nel 1621 sul luogo preciso dov'era il muricciolo dipinto. Durante un restauro, nel 1952, venne tolto il pannello di marmo anteriore che copriva parte del dipinto e venne alla luce gran parte della primitiva immagine che fu poi nuovamente ricoperta.



Nel mese di marzo del 2000, al termine dei lavori di restauro dell'intero tempietto, si è proceduto a togliere definitivamente il pannello di marmo. In tal modo, è di nuovo possibile ammirare il dipinto nella sua interezza come doveva apparire la Madonna nel '400 ai viandanti che vi passavano dinnanzi-Dove avvenne il miracolo:

IL miracolo ; Era il lunedì di Pasqua, 6 aprile 1450, e nella località si svolgeva una festa paesana. Due giovani giocavano a chi facesse andare più lontana una palla di legno colpendola con un maglio.         
Nel gioco, la boccia di uno dei due andò a sbattere contro un albero di tiglio che sorgeva vicino all'edicola della sacra immagine, facendogli perdere la partita.  Il perdente, accecato dall'ira, bestemmiando scagliò la boccia contro l'effige della Madonna, colpendola alla guancia sinistra. Questa, come se fosse di carne, cominciò a sanguinare.. Un giocatore di pallamaglio, furioso per aver perso, colpì l’immagine votiva che prese a sanguinare.  invocando come fare per espiare il male procurato all'immagine sacra.  La gente si gettò sul sacrilego e stava per linciarlo, quando, passando di lì il Conte di Sarno, Raimondo Orsini, Gran Giustiziere del Regno di Napoli, fece liberare il malcapitato. Dopo un processo sommario, constatato il miracolo, il sacrilego venne impiccato allo stesso albero di tiglio che aveva fermato la boccia.   Da quel momento i devoti della Madonna , noti come. i fujenti, vestiti di bianco e a piedi scalzi, nell’ultimo tratto della processione, corrono freneticamente per espiare il peccato dell’empio giocatore. I fujenti portano in dono alla Madonna gli ex voto per grazia ricevuta. Il santuario ne conserva a migliaia di tutti i tipi, la collezione forse più copiosa del mondo cristiano.

+le immagini sottostanti sono:

 La prima immagine sacra della Madonna dell'Arco,la seconda è il dipinto  della Madonna dell’arco, come oggi si presenta a Sant Anastasia  (Na):


 

 

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