331^ puntata dele curiosità storiche di Sasà ‘o professore.
La Madonna dell’Arco,
Venerata a Sant’Anastasia (NA)
Nel Quattrocento, sorgeva un'edicola dedicata alla Madonna sul
margine della via che collegava a Napoli i vari comuni vesuviani, nel lato del
monte Somma. Tale edicola si trovava a circa otto chilometri dalla capitale del
Meridione d'Italia, in territorio del comune di Sant'Anastasia, nella contrada
che si chiamava «Arco» per la presenza dei resti delle arcate di un antico
acquedotto romano. Potrebbe perciò essere questo il motivo per cui, con molta
probabilità, i tanti devoti attribuirono all'immagine sacra il nome di «Madonna
dell'Arco». Il dipinto certamente non vanta pregi artistici, ma colpisce
la mesta espressione del volto, dominato da due grandi occhi che hanno
l'effetto di penetrare l'animo di chi li guarda, lasciandovi un ricordo
indelebile. Oggi, chi entra nel Santuario la vede nel tempietto,
costruito nel 1621 sul luogo preciso dov'era il muricciolo dipinto. Durante un
restauro, nel 1952, venne tolto il pannello di marmo anteriore che copriva
parte del dipinto e venne alla luce gran parte della primitiva immagine che fu
poi nuovamente ricoperta.
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IL miracolo ; Era il lunedì di Pasqua, 6 aprile 1450, e nella località si
svolgeva una festa paesana. Due giovani giocavano a chi facesse andare più
lontana una palla di legno colpendola con un
maglio.
Nel gioco, la boccia di uno dei due andò a sbattere contro un albero di
tiglio che sorgeva vicino all'edicola della sacra immagine, facendogli perdere
la partita. Il perdente, accecato dall'ira, bestemmiando scagliò la
boccia contro l'effige della Madonna, colpendola alla guancia sinistra. Questa,
come se fosse di carne, cominciò a sanguinare.. Un giocatore di pallamaglio,
furioso per aver perso, colpì l’immagine votiva che prese a sanguinare.
invocando come fare per espiare il male procurato all'immagine sacra. La
gente si gettò sul sacrilego e stava per linciarlo, quando, passando di lì il
Conte di Sarno, Raimondo Orsini, Gran Giustiziere del Regno di Napoli, fece
liberare il malcapitato. Dopo un processo sommario, constatato il miracolo, il
sacrilego venne impiccato allo stesso albero di tiglio che aveva fermato la
boccia. Da quel momento i devoti della Madonna , noti come. i
fujenti, vestiti di bianco e a piedi scalzi, nell’ultimo tratto della
processione, corrono freneticamente per espiare il peccato dell’empio
giocatore. I fujenti portano in dono alla Madonna gli ex voto per grazia
ricevuta. Il santuario ne conserva a migliaia di tutti i tipi, la collezione forse
più copiosa del mondo cristiano.
+le immagini sottostanti sono:
La prima immagine sacra della Madonna dell'Arco,la seconda è il dipinto della Madonna dell’arco, come oggi si presenta a Sant Anastasia (Na):
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